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22/05/20

Roma e i romani secondo Federico Fellini, una sintesi geniale


Nel centenario della nascita, vale la pena tornare a occuparsi di Federico Fellini.

Recentemente, tra le sue vecchie interviste, ho scoperto quella che per me è la più perfetta definizione dei romani (quelli veri, quelli che quasi non esistono più) data da uno che non era romano e che poi è diventato il più romano di tutti.

La riporto qui si seguito:

"Roma è una città di bambini svogliati, scettici e maleducati: anche un po' deformi, psichicamente, giacché impedire la crescita è innaturale. Anche per questo a Roma c'è un tale attaccamento alla famiglia. Io non ho mai visto una città al mondo dove si parli tanto dei parenti. 'Te presento mi' cognato. Ecco Lallo, er fijo de mi' cugino'. 

E' una catena: si vive tra persone ben circoscritte e ben conoscibili, per un comune dato biologico. Vivono come nidiate, come covate... 

E Roma resta la madre ideale, la madre che non ti obbliga a comportarti bene. Anche la frase molto comune. 'Ma chi sei? Nun sei nessuno!' è confortante. Perché non c'è solo disprezzo, ma anche una carica liberatoria. Non sei nessuno quindi puoi essere tutto. 

Insultata come nessun'altra città, Roma non reagisce. Il romano dice: ' Mica è mia, Roma.' Questa cancellazione della realtà che fa il romano, quando dice: 'Ma che te frega!", nasce forse dal fatto che ha da temere qualcosa o dal papa o dalla gendarmeria o dai nobili. Egli si in chiude in un cerchio gastrosessuale.

Onore al maestro. 

26/04/20

Centenario di Fellini: Esce "La Roma di Federico Fellini", un libro che racconta il rapporto del Maestro con Roma.



E' uscito da poco in libreria "La Roma di Federico Fellini", un ottimo baedeker che permette di ricostruire - e ritrovare - tutti i luoghi della città eterna amati dal grande regista e da lui inseriti nei film che ne hanno decretato il genio. 

Roma del resto ha avuto un ruolo decisivo, primario, nella filmografia del maestro. Ecco la scheda del libro:


Via Margutta, dove una targa indica la sua abitazione. Non può non iniziare da qui la passeggiata romana alla scoperta dei luoghi di Federico Fellini nel centenario della sua nascita, avvenuta il 20 gennaio 1920. 

Il legame tra Fellini e la Capitale ha fatto la storia del cinema. E ha contribuito pure alla storia dell’immagine della città, che il regista ha letto con sguardo lucido ma anche visionario e riscritto secondo suggestioni da sogno che della realtà hanno finito per fare mito. Fontana di Trevi richiama immediatamente il bagno di Anita Ekberg e Marcello Mastroianni. Al Teatro 5 di Cinecittà sono state girate molte delle scene cult dei suoi film e negli Studios sono ancora conservati alcuni dei costumi che hanno caratterizzato il suo immaginario. Poi, il bar Canova, in piazza del Popolo, dove amava prendere il caffè, l’Eur di Boccaccio ‘70, il Mausoleo di Cecilia Metella ne Lo sceicco bianco, il Parco degli Acquedotti e ovviamente via Veneto per La dolce vita, le Terme di Caracalla per Le notti di Cabiria e così via. Tra indirizzi del suo privato e location per le riprese, un viaggio alla scoperta della Roma felliniana.


Valeria Arnaldi 
La Roma di Federico Fellini. I luoghi iconici del regista nella Capitale 
Editore: Olmata 
Collana: Romae 
Anno edizione: 2020
Euro 11 Pagine: 96 p