Visualizzazione post con etichetta obelischi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta obelischi. Mostra tutti i post

10/07/12

Gli Obelischi di Roma - 13. Obelisco di Dogali.




Ed eccoci arrivati all'ultimo capitolo del nostro viaggio attraverso i 13 obelischi egizi - nell'ordine di rierezione - attualmente esistenti a Roma (città che ne detiene di più  numerosi al mondo). Qui le precedenti puntate. Concludiamo con il piccolo - e misconosciuto - Obelisco di Dogali, oggi nei pressi della Stazione Termini.

13. Obelisco dei caduti di Dogali . 
anno di rierezione:  1887 – 

Geroglifici 

Originale Egizio appartenente all’epoca del regno di Ramses II, viene in luce, perfettamente conservato, nel luglio 1883 in uno scavo archeologico nella via del Beato Angelico, nel luogo dell’antico Iseum et Serapeum.


Eretto nel marzo 1887 nella Piazza della Stazione Termini, a memoria dell’eccidio dei 584 soldati italiani a Dogali, da Francesco Azzurri che decide di non utilizzare come basamento quello originale dell’ob. Sallustiano. 

Trasferito, durante i lavori per l’anno santo 1925, nella via delle Terme di Diocleziano, dove appare tutt’oggi, in posizione penalizzata. 

Al monumento nel 1936 fu abbinato il cosiddetto Leone di Giuda, giunto dall’Abissinia, poi sparito dopo l’ingresso a Roma delle truppe americane e resitituito al negus Hailè Selassiè.

18/05/12

Gli obelischi di Roma - 9. Obelisco del Quirinale




Nona puntata nel nostro excursus attraverso la storia dei 13 obelischi egizi presenti a Roma (la città al mondo che può vantarne di più) - qui le precedenti puntate.  E' la volta della magnifica stele posta al centro della Piazza del Quirinale.


9. Obelisco del Quirinale

anno di rierezione: 1786 

altezza m. 14,63 - (con basamento : m. 28,9)

Anepigrafo (cioè senza geroglifici). 

E’ l’obelisco gemello di quello Esquilino

Trasportato da Augusto Imperatore e traslato di fronte al suo mausoleo da Claudio intorno al 10 d.C. Abbattuto dai Goti, e recuperato grazie a Monsignor Francesco Soderini (divenuto proprietario del terreno comprendente il Mausoleo di Augusto) nell’aprile del 1549, continua a giacere dietro la chiesa di San Rocco. 

Poi risotterrato forse dallo stesso Soderini. Dimenticato per altri 150 anni. Recuperato definitivamente il 17 agosto 1781 quando viene ritrovato casualmente ( in tre pezzi ) durante i lavori di scavo per riedificare alcune case poste dietro la chiesa di san Rocco. 

Papa Pio VI ne affida la rierezione a Giovanni Antinori, nella piazza di Montecavallo (attuale piazza del Quirinale), in mezzo ai due colossali Dioscuri (probabilmente copie romane di originali greci,  in realtà raffigurazioni entrambi di Alessandro Magno che doma il cavallo), che fino a quel momento erano allineati. 

Erezione e rotazione dei dioscuri avvengono nel settembre 1786

L’attuale fontana, opera di Raffaele Stern, viene aggiunta nel 1818. 

L’ultima riga dell’iscrizione in onore di PioVI è visibilmente modificata, visto che vi si magnificavano le gesta di PIO VI ("più grande di Alessandro Magno"), che invece moriva in prigionia a Valenza nel 1799, a seguito dei fatti della rivoluzione francese.



01/05/12

Gli Obelischi di Roma - 6. Obelisco Flaminio.



Sesta puntata della serie che dedichiamo ai 13 obelischi romani (qui le puntate precedenti).

E' oggi la volta di uno dei più celebri e dalla più augusta storia.

6. Obelisco Flaminio 

Rieretto nel 1589 
altezza:  m.23,91 
Estesi geroglifici 

Cavato dai monti di Assuan dal faraone Seti I (1304 a.c., secondo faraone della XIXa dinastia ). Impresa portata poi a termine da Ramesse II (suo figlio), che lo erige a Heliopolis. 

Dopo aver conquistato l’Egitto, Augusto imperatore lo fa trasportare a Roma nel 10 a.C. collocandolo nella spina centrale del Circo Massimo (conservandone la dedica al Sole – soli donum dedit), ornandone la cima con un globo dorato.

Abbattuto dai Goti condotti da Re Totila nel 547 d.C. 

Ricordato come memoria nei Mirabilia, e nel libro di Fulvio (1527). Sisto V decide lo scavo nel febbraio 1587, portato a termine da Matteo da Castello. 

Recuperato quindi in situ nel Circo Massimo in pezzi e scantonato nei lati (operazione effettuata dagli stessi Goti per renderne impossibile la riedificazione). 

Eretto da Domenico Fontana nell’attuale Piazza del Popolo e consacrato il 25 marzo 1589.



17/04/12

Gli Obelischi di Roma - 4. Obelisco Esquilino.




Nel nostro excursus attraverso la storia dei 13 obelischi egiziani attualmente esistenti a Roma (la città al mondo che ne ha di più - qui le precedenti puntate), è oggi la volta del quarto in ordine di ri-erezione dopo le devastazioni dei Goti. 

E' un altro monolite davanti al quale passiamo di fronte quasi ogni giorno e del quale i più ignorano la plurimillenaria storia. 

Riportiamo qui, la scheda come abbiamo fatto con gli altri.

4. Obelisco Esquilino 


rieretto nel 1587 


altezza: -  m. 14.73  (m. 25.53 compreso il basamento). 


Anepigrafo (non ci sono geroglifici) 


Non ci sono notizie sul faraone e sulla dinastia egizia sotto il quale fu edificato. 


Acquisito da Augusto per ornare l’ingresso del proprio Mausoleo (oggi Piazza Augusto Imperatore) a Roma,  e lì sistemato da Claudio nel 10 a.C. circa. 


Riscoperto nel 1519 e provvisoriamente trasferito all’inizio di Via di Ripetta in quattro pezzi. 


Inizialmente destinato a Piazza del Popolo (progetto del 1519). 


Eretto sotto Sisto V da Domenico Fontana nel 1587 all’Esquilino sul retro della Basilica di Santa Maria Maggiore (probabilmente perché lì sorgeva uno degli ingressi principali della Villa Montalto, di proprietà della famiglia di Felice Peretti-Sisto V).



12/04/12

Gli obelischi di Roma - 3. Obelisco Vaticano




Torniamo dunque, ai nostri obelischi (qui le precedenti puntate). E oggi è di volta il terzo in ordine di erezione: l'obelisco vaticano, il più misterioso di tutti, proprio perché l'unico rimasto sempre in piedi.
Se è vero quello che viene riportato dai Vangeli apocrifi, e soprattutto negli Atti di Pietro, questo obelisco ha 'assistito' al massacro dei cristiani, ordinato da Nerone a seguito dell'incendio di Roma nel 64 d. C. per allontanare da sé l’accusa di averlo provocato.
Nerone incrimina di esso i Cristiani e ne mette a morte, secondo le fonti dell'epoca, una multitudo ingens, fra atroci sofferenze, negli horti Neroniani in Vaticano (Tacito, Annali XV, 44). 

Per capire bene lo svolgimento della scena, bisogna capire cosa era il Circo Neroniano, in realtà già di Caligola: era una grande arena (non paragonabile alle dimensioni del Circo Massimo, ma con nella spina centrale proprio il nostro Obelisco ). 

Gli Horti sono quella macchia di vegetazione al di sopra del Circo. Erano - e sono - le pendici del Colle Vaticano. In quell'epoca, lì esisteva una strada di collegamento che permetteva l'ingresso a chi arrivava dal Nord di Roma. 

La storia di questo obelisco ne fa uno degli oggetti più importanti nella storia dell'umanità. 

3. Obelisco Vaticano 

spostato nella destinazione attuale nel 1585 – 

altezza m.23,36.

L’unico sempre rimasto eretto. 

Secondo Plinio, fu originariamente eretto da Nencoreo (Nebkaure Amenemhet II) figlio di Sesotide (1992 – 1985 a.C.), a Eliopoli - oggi periferia de Il Cairo.

Rotto durante i lavori di allestimento romani del Forum Iulium ad Alessandria, compiuti da Cornelio Gallo, l'Obelisco aveva in origine dimensioni gigantesche: 52 m. e 50 cm di altezza !

Dopo la rottura, il fusto superiore alto m.25,36 (l’attuale obelisco) fu trasportato a Roma dalle navi romane per ordine di Caligola intorno al 30 a.C., ad ornamento del suo circo privato sul Colle Vaticano (con iscrizione dedicatoria, ancora visibile, a Cesare, Augusto e Tiberio ). 

Anepigrafo, cioè privo di geroglifici. 

Eretto originariamente sul lato sinistro della Basilica Vaticana (a fianco dell’attuale Sagrestia, dove una lapide sul pavimento ne ricorda ancora oggi l'originaria ubicazione). 



nella foto qui di fianco si legge: ('SITO DELL'OBELISCO VATICANO FINO ALL'ANNO 1586')


Fu spostato al centro della piazza San Pietro (appena 200 metri di 'cammino'), dove è posizionato oggi, sotto Sisto V , dopo incredibili lavori (che coinvolsero 400 carri trainati da quadrighe e migliaia di operai e facchini)  coordinati  dall’architetto Domenico Fontana in tredici mesi dal settembre 1585 al settembre 1586.



La storia di questo obelisco, dunque è lunga 4.000 anni !  E comincia due millenni prima di Cristo, in Egitto. 
Come abbiamo poi già detto, l'Obelisco Vaticano è l'unico risparmiato dall'ondata devastatrice dei Goti, comandati dal Re Totila, che quando entrano a Roma nel 546, mettendola a ferro e fuoco, abbattono tutti gli obelischi, in quanto simbolo della grandezza e della prepotenza di Roma. fermandosi soltanto di fronte a quello Vaticano. 

Di fronte all'Obelisco, infatti, era stata eretta la grande Basilica Costantiniana, in onore dell'Apostolo Pietro, sul luogo della sua sepoltura.  

Anche i Goti rispettarono dunque questa memoria, considerando che non erano ancora passati  500 anni dalla morte di Pietro.

Sull'enorme piedistallo dell'attuale Obelisco si leggono le iscrizioni dedicatorie: 

SIXTUS V PONTIFEX MAXIMUS OBELISCUM VATICANUM DIS GENTIUM IMPIO CULTU DICATUM AD APOSTOLORUM LIMINA OPEROSO LABORE TRANSTULIT ANNO MDLXXXVI PONT II
cioè (più o meno):


"Sisto V Pontefice Massimo fece porre con immenso sforzo l'obelisco vaticano di fronte all'ingresso. Esso era stato originariamento dedicato a divinità pagane attraverso cerimonie profane. Anno 1586, secondo anno del ponteficato".


Le iscrizioni sugli altri lati recitano: 
"CHRISTUS VINCIT CHRISTUS REGNAT CHRISTUS IMPERAT CHRISTUS AB OMNI MALO PLEBEM SUAM DEFENDAT"
e
"ECCE CRUX DOMINI FUGITE PARTES ADVERSAE VICIT LEO DE TRIBU JUDA"   



Fabrizio Falconi © riproduzione riservata.