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16/01/18

Waters e Mason oggi alla Inaugurazione della grande Mostra sui Pink Floyd a Roma. Roger Waters: "Guardo al futuro, non al passato. Siamo in presenza di un protofascismo."




In un'atmosfera piuttosto caotica, Nick Mason e Roger Waters  hanno inaugurato oggi al Macro di Roma la mostra dedicata alla storia dei Pink Floyd che aprira' i battenti venerdi' 19 gennaio e rimarra' aperta al pubblico fino al primo luglio. "The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains", la 

L'atteggiamento dei due protagonisti rispetto alla mostra e' molto diverso: Nick Mason, che e' una persona molto affabile, ha fatto da consulente, Roger Waters l'ha visitata per la prima volta ieri: a quella di Londra, che al Victoria & Albert Museum e' stata visitata da 400 mila persone, ha solo partecipato alla presentazione alla stampa.

E oggi a Roma ha detto: "Mi sembra un miracolo tecnologico, ma sinceramente non mi interessano molto la nostra eredita' e il nostro passato, mi interessa il presente, sono un uomo ancora relativamente giovane e penso di avere tanto lavoro davanti a me. Saro' in tour per due anni (in Italia verra' a luglio per due concerti, l'11 a Lucca e il 14 a Roma al Circo Massimo) e ho pubblicato un nuovo album. Sono molto piu' concentrato sulla questione dei diritti umani. Non c'e' niente di sbagliato in questa mostra che coinvolge tanta gente, ma a me sinceramente non interessa, sono molto piu' interessato a me e a voi, mi coinvolge il tema degli uomini come individui. L'uomo esiste sulla Terra da 150-100 mila anni ed e' accertato che sia apparso per la prima volta in Africa, dunque siamo tutti africani" ha aggiunto tra gli applausi.

Nel salone del Macro, proprio sopra il tavolo degli ospiti, troneggiava uno degli enormi pupazzi gonfiabili usati durante il tour di "Animals".

"Quella tourne'e del 1977 per noi e' stata fondamentale perche' per la prima volta abbiamo cominciato ad avere un approccio spettacolare" ha spiegato Nick Mason che, come aveva gia' fatto in novembre, quando era venuto a Roma a presentare l'evento, ha ricordato che in fondo "questa mostra e' nata in un modo molto meno premeditato di quanto possa pensare. Questo format non e' fatto per essere stabile: sicuramente allo sviluppo della mostra sui Pink Floyd ha contribuito il successo di quelle dedicate a David Bowie e ai Rolling Stones, ma quello che spero e' che i giovani ricavino dal viaggio nel nostro passato una lezione utile per costruirsi una propria strada". Replica Waters, che ribadisce il suo legame con l'Italia, creato dal fatto che il padre, il cui corpo non e' mai stato ritrovato ma potrebbe trovarsi nei dintorni di Aprilia, e' morto durante lo sbarco di Anzio: "La mia ossessione e' entrare in empatia con gli altri. Non si puo' vivere in uno stato di guerra permanente: io abito negli Usa e la maggior parte delle tasse che pago viene investita in guerre. Ecuador, Siria, Palestina, se smettessimo di concentrare tutta la nostra attenzione sulle foto dei telefonini potremmo dedicarci anche ad altro: per esempio a renderci conto che ormai siamo in presenza di un proto fascismo".

Quanto a 'Their Mortal Remains', piu' che una mostra e' un'esperienza, un gioiello tecnologico perfettamente in linea con la storia dei Pink Floyd che rappresentano storicamente il simbolo del connubio tra musica e tecnologia all'avanguardia.

Basta pensare all'ultima sala dove si ascolta, con una tecnica di riproduzione e missaggio quasi del futuro, l'ultimo concerto della band riunita, quello di Hyde Park per il Live 8, nel 2005.

Ci sono strumenti musicali da collezione, pedaliere, tastiere, sintetizzatori, video in cui i componenti della band raccontano la nascita dei brani piu' celebri, parti degli allestimenti scenici, in un percorso musicale che parte dagli anni della psichedelia con Syd Barrett, ricchissimo e arriva fino al periodo in cui, come oggi, le strade di David Gilmour e Roger Waters si sono separate.

C'e' naturalmente uno spazio dedicato alle performance italiane, da quella leggendaria del Piper nel 1968 alle esperienze negli studi di registrazioni romani per la colonna di "Zabriskie Point" nel 1969, fino a Pompei nel 1971 e al concerto (all'epoca trasmesso in diretta tv, in Italia da Rai1, per un'audience di 100 milioni di persone) nel 1989. 

09/12/17

The Pink Floyd Exhibition - La straordinaria mostra a Roma, da gennaio.





Retrospettiva epocale a 50 anni dalla nascita di uno dei gruppi musicali più innovativi e influenti della storia, a gennaio arriva a Roma dopo Londra, acclamata dalla critica e in esclusiva per l`Italia, la mostra The PinkFloyd Exhibition: Their Mortal Remains (QUI il sito ufficiale della mostra). 

L`esposizione - promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale - aprirà al MACRO Museo d'Arte Contemporanea di Roma di via Nizza dal prossimo 19 gennaio

Dopo l`enorme successo del debutto di qualche mese fa al Victoria and Albert Museum di Londra, che ha visto la partecipazione di piu' di 400.000 persone, la mostra si sposta a Roma per la prima tappa internazionale. 

Ideata da Storm Thorgerson e sviluppata da Aubrey `Po` Powell di Hipgnosis, che ha lavorato in stretta collaborazione con Nick Mason (consulente della mostra per conto dei Pink Floyd), The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains e' un viaggio audiovisivo nei 50 anni di carriera di uno dei piu' leggendari gruppi rock di sempre e offre una visione inedita ed esclusiva del mondo dei Pink Floyd

Il colossale allestimento del Victoria and Albert Museum di Londra, descritto dai quotidiani inglesi come "impressionante", "un`autentica festa per i sensi" e "quasi altrettanto emozionante che ascoltare i Pink Floyd dal vivo", e' stato il piu' visitato di sempre nel suo genere.

In esclusiva per l`Italia il MACRO ospitera' l`esposizione e lo stesso Mason ricorda che - a meno di 1 km di distanza - proprio al Piper ebbe luogo uno dei primi concerti dei Pink Floyd in Italia nell`aprile del 1968. 

La mostra racconta quale fu il ruolo della band nel cruciale passaggio culturale dagli anni sessanta in poi. Grazie al suo approccio sperimentale - che rese il gruppo inglese esponente di spicco del movimento psichedelico che cambio' per sempre l`idea della musica in quegli anni - la band venne riconosciuta come uno dei fenomeni piu' importanti della scena musicale contemporanea.

I Pink Floyd hanno prodotto alcune delle immagini piu' leggendarie della cultura pop: dalle mucche al prisma di The Dark Side of the Moon, fino al maiale rosa sopra la Battersea Power Station e ai "Marching Hammers". La loro personale visione del mondo si e' realizzata grazie a creativi come il moderno surrealista e collaboratore di lunga data Storm Thorgerson, l`illustratore satirico Gerald Scarfe e il pioniere dell`illuminazione psichedelica Peter Wynne-Wilson. 

Il percorso espositivo che guida il visitatore seguendo un ordine cronologico, e' sempre accompagnato dalla musica e dalle voci dei membri passati e presenti dei Pink Floyd, tra cui Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour. 

Il momento culminante e' la Performance Zone, in cui i visitatori entrano in uno spazio audiovisivo immersivo, che comprende la ricreazione dell`ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005 con Comfortably Numb, appositamente mixata con l`avanguardistica tecnologia audio AMBEO 3D della Sennheiser, oltre al video, in esclusiva per Roma, di One Of These Days, tratto dalla storica esibizione del gruppo a Pompei.