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21/04/20

Oggi Roma festeggia 2773 anni di storia ! Tutte le iniziative (nonostante il Coronavirus)



Roma oggi, 21 aprile, festeggia i 2773 anni di storia. 

Ecco le iniziative, pur nel clima surreale della pandemia che ha reso la città deserta. 

Oggi alle 16.30 sara' possibile partecipare sulla piattaforma gratuita Zoom alla conferenza in diretta del ciclo I martedi' da Traiano

Nel nuovo appuntamento, dal titolo La memoria sulla pietra, Maria Paola Del Moro parlera' del valore della memoria personale e familiare nella societa' romana. 

Attraverso i canali web e social del Museo Pietro Canonica, si potra' seguire il secondo appuntamento di Radio Canonica, il progetto divulgativo con podcast audio, dedicato al racconto della vita dello scultore piemontese e della ricca collezione di sue opere. 
Continuera' il percorso intrapreso nella prima puntata e si concentrera' sulle prime conoscenze artistiche del giovane Pietro nella puntata La scoperta dell`arte. Non mancheranno le attivita' dedicate ai piu' piccoli. 

Il Museo della Casine delle Civette a Villa Torlonia continuera', per il quinto appuntamento de La Casine delle Meraviglie, a raccontare la dimora del Principe Giovanni Torlonia attraverso gli animali che sono raffigurati al suo interno, proponendo ai bambini di disegnarli a casa. 

In questa occasione si parlera' del Salottino dei Satiri e della raffigurazione al suo interno di un animale portafortuna: la chiocciola. 

Alle 11 sulla pagina Facebook delle Biblioteche di Roma si ricordera' il Natale della citta' presentando un puzzle di immagini tratte dall'Album di Roma, progetto online nato dalla collaborazione tra l`Istituzione con Roma Capitale e l`Archivio Capitolino

Strumento unico per approfondire la conoscenza della Capitale, l`Album di Roma raccoglie immagini provenienti da archivi privati, enti e istituzioni, che ricostruiscono la Roma del Novecento: un volto a tratti dimenticato della citta', dei suoi territori e delle sue micro comunita'. 

Per i bambini l'istituzione alle 17.00 e' in programma, sempre sulla pagina Facebook delle Biblioteche di Roma, la presentazione del libro Roma in rima di Massimiliano Maiucchi, con le illustrazioni di Fabio Magnasciutti, novita' editoriale pubblicata da Palombi Editori.

 La video lettura delle filastrocche su Roma sara' accompagnata da guanti animati, oggetti, pupazzi e volumi pop-up e sara' intervallata da giocolerie, magie comiche, favole e canzoni. 

Con .TdROnline, .laculturaincasa e .iorestoacasa domani alle 16 sui canali social del Teatro di Roma verra' trasmesso il primo incontro del ciclo Luce sull`Archeologia per raccontare le origini di Roma, tra mito e storia, attraverso la collaborazione e gli interventi introduttivi dello storico dell`arte Claudio Strinati, del direttore dei giornali Archeo e Medioevo Andreas M. Steiner e del direttore associato dell`Istituto Nazionale di Studi Romani Massimiliano Ghilardi. Carmine Ampolo, professore emerito di Storia Greca alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Orietta Rossini, responsabile dell'Archivio Storico Capitolino, gia' Responsabile del Museo dell'Ara Pacis, e Anna Mura Sommella, gia' direttrice dei Musei Capitolini di Roma, illustreranno al pubblico i contesti archeologici dell`area centrale di Roma per comprendere la formazione della citta', in particolare gli scavi del Foro di Cesare e quelli sul colle Palatino. 

Inoltre, sono previsti un approfondimento sul Tempio di Giove Capitolino e un racconto delle origini di Roma attraverso sette capolavori ispirati al simbolo della citta', la Lupa. 


21/04/18

21 Aprile 2018, Natale di Roma - La misteriosa sepoltura di Romolo, il fondatore della Città Eterna, nel cuore del Foro Romano (Lapis Niger).


Alla mitologia di Romolo, fondatore della città, sono legati diversi fondamentali luoghi di Roma, in primis il luogo della sua sepoltura, la sua tomba, che nella tradizione di derivazione greca, assorbita dai Romani, spettava a lui di diritto nella piazza (agorà) centrale della città. 

Il sacro diritto, spettante soltanto ai fondatori della città, fu dunque, in tempi antichissimi assegnato a Romolo, stabilendo che la sua tomba (heròon) dovesse collocarsi nel cuore cittadino, nel Foro, tra l’edificio della Curia e il Comizio che anticamente funzionava come orologio solare, meridiana di riferimento per tutta la città. 

Il luogo della sepoltura di Romolo fu immediatamente dichiarato sacro e l’antico toponimo di Lapis Niger è legato al materiale che fu usato per la sua copertura: un lastricato in marmo nero (risalente ai lavori che furono effettuati mentre regnava Lucio Cornelio Silla), i cui frammenti sono miracolosamente sopravvissuti e ancora oggi visibili.


Il luogo individuato nell’area del Foro non era soltanto quello della sepoltura di Romolo, bensì anche quello della sua morte. Nella probabile realtà storica infatti – a dispetto della tradizione che volle deificare Romolo raccontando di una sua ascesa al cielo dal Campo Marzio, avvolto in una nube luminosa - il fondatore di Roma sarebbe stato ucciso da una congiura dei patrizi durante una seduta del consiglio regio al Volcanale, ovvero il Tempio di Efesto nel Foro Romano, che si trovava proprio sopra il Comitium

Il Lapis Niger poi potrebbe essere ancora più antico e precedere la stessa sepoltura di Romolo: secondo alcuni infatti il luogo sarebbe già stato identificato per dare sepoltura a Faustolo, il padre adottivo di Romolo. 

 Mentre secondo altri ricercatori l’antichissima tomba (che una volta era a cielo aperto) si riferirebbe ad Osto Ostilio, il nonno di Tullo Ostilio, il terzo dei re di Roma. 

E all’epoca di Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.), lo scrittore riferiva la presenza di due leoni accovacciati che erano di guardia al sacro sepolcro. 

 Quel che è certo è che il primo nucleo originario della struttura risale al VI secolo a.C. e a questa stessa epoca risalgono le strutture sotterranee: una piattaforma su cui era posto un altare a forma di U dotato di un basamento e di due cippi, uno conoidale che forse era la base di una statua (probabilmente di Orazio Coclite identificato come il dio Vulcano aggiunta all’inizio del III secolo a.C.), ed uno trapezoidale con una legge sacra iscritta in latino arcaico su tutte e quattro le facce.


I cippi sono oggi entrambi mutili, ma ovviamente quello più interessante è quello trapezoidale che ha dato molto lavoro agli archeologi e agli epigrafisti. L’iscrizione infatti presenta caratteri simili alla scrittura greca, ma che non sono greci e perlopiù sono disposti alla maniera bustrofedica, cioè da sinistra a destra e a capo da destra a sinistra, come fanno gli aratri nei campi

Per molto tempo questa iscrizione – fino alla incredibile scoperta della Fibula Praenestina (la spilla in oro del VII secolo a.C. scoperta a Palestrina nel 1887 e conservata oggi al Museo Luigi Pigorini) – era ritenuta la più antica latina mai conosciuta

E ancora oggi viene ritenuta importantissima per la decifrazione del latino arcaico. Pur essendo mutilata, gli esperti hanno potuto interpretare l’iscrizione come una formulazione di maledizione contro chi osasse violare questo luogo di sepoltura sacro, un po’ come avveniva per i sepolcri dei faraoni dell’Antico Egitto.


Il nero utilizzato per il lastrico, i leoni di guardia, e la misteriosa pietra, hanno per lungo tempo protetto il luogo dalla intrusione dei predoni e dalla furia dei vandali. E ancora oggi è una delle principali attrazioni del Foro Romano.

Fabrizio Falconi
riproduzione riservata - 2018

16/04/18

Il 21 Aprile, Natale di Roma, uno straordinario concerto al Mausoleo di Santa Costanza per celebrare il restauro dell'organo monumentale.




Il lavoro di restauro, ad opera della ditta Tamburini di Crema, ha previsto la rifusione e sostituzione delle canne piegate e pericolanti, il rifacimento dei cinque mantici, la sostituzione del motore e altri lavori di sostituzione, manutenzione e pulizia. 

Con l’aiuto di tanti fedeli e amici, della parrocchia e non, il complesso monumentale di Sant’Agnese riabbraccia così uno dei suoi elementi storici: l’organo - ma non solo… ricordiamo anche il nuovo sistema di riscaldamento elettrico della basilica e la sostituzione dell’organo elettronico nel Mausoleo di Costanza. 

Il Maestro Paolo De Matthaeis - organista della Basilica e del Mausoleo - suonerà alcuni celebri brani per organo, tra cui la celebre Toccata e Fuga in re minore BWV 565 di J.S.Bach, trascrizioni e brani. 

Si aggiungeranno gli Archi della Cappella Musicale Costantina per suonare insieme all’organo altre pagine famose come l’Adagio di Albinoni nella trascrizione di Giazotto per Organo e Archi, seguirà la trascrizione dell’Ave Maria di Gounod di Ettore Bonelli e una stagione di Antonio Vivaldi - L’Estate - perché proprio nella partitura originale il violinista veneziano volle specificare la presenza dell’organo. 

L’ultima parte del concerto - oltre alla presenza dell’organo - prevede la partecipazione dei solisti, del coro e del resto dell’orchestra fino al noto Alleluja di Haendel. 

PROGRAMMA 
organo solo 
J.S.Bach Preludio e fuga in mi minore BWV 533  
D.BuxtehudeCiacona in mi minore BUXWV 160 
J.S.BachAria in re maggiore 
J.S.BachToccata e Fuga in re minore BWV 565 

con l’orchestra 
T.Albinoni Adagio in sol minore per Organo e Archi 
C.Gounod Ave Maria 
A.Vivaldi Estate con il coro e con l’orchestra 
C.Franck Domine non secundum (offertorio) 
G.Caccini Ave Maria 
W.A.Mozart Dixit 
G.F.Haendel Alleluja dal Messiah 

Il concerto è previsto alle ore 20.15, dopo la Messa delle ore 19. L’ingresso è gratuito. 

Ci sarà al termine la possibilità di contribuire liberamente alla raccolta di fondi per completare il pagamento dei lavori di restauro dell’organo stesso.

21/04/17

21 Aprile - Roma compie 2770 anni ! Tutte le iniziative oggi in città.




La citta' festeggia il Natale di Roma numero 2270 tra letture, concerti, mostre e rievocazioni storiche con un calendario di 44 appuntamenti con visite guidate e laboratori nei musei e sul territorio. 

Lo comunica il Campidoglio. "Quattro giorni di iniziative che coinvolgeranno la Capitale dal 20 al 23 aprile e che prevedono un regalo speciale per la giornata del 21 aprile: l'accesso gratuito per tutti, residenti e non, ai musei civici della citta' e alle aree archeologiche di pertinenza di Roma Capitale ad esclusione del Planetario, dello spazio espositivo dell'Ara Pacis e del nuovo spazio espositivo del Museo di Roma". 

 "Un ricco programma di eventi che iniziato ieri  giovedi' 20 aprile con la maratona di lettura dei sonetti di Belli, dalle 16 alle 19 nella Sala della Protomoteca a cura della Sovrintendenza Capitolina con l'Archivio Storico Capitolino e il Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli. 

Il cuore delle celebrazioni è oggi, venerdi' 21 aprile. 

La giornata si apre alle 9 in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, con il seminario internazionale di studi storici 'Da Roma alla terza Roma' sul tema 'Le citta' dell'Impero da Roma a Costantinopoli a Mosca. Fondazione e organizzazione, capitale e province'. 

 Alle 12 in Piazza del Campidoglio ci sara' il concerto della Banda Musicale del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale in divisa storica che fara' da contrappunto a una serie di concerti delle bande dei corpi militari che avranno luogo in diversi municipi della citta'.

"Un Natale di Roma speciale tra le oltre mille varietà di rose botaniche, antiche e moderne provenienti da tutto il mondo. Da oggi 21 aprile, riapre al pubblico il Roseto comunale, lo splendido spazio ai piedi dell'Aventino. L'ingresso è libero e le visite guidate al seguito dei tecnici del Roseto sono gratuite", annuncia Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale.

Fino al 18 giugno, tutti i giorni dalle 8.30 alle 19:30 comprese le domeniche e i festivi, si potrà ammirare una delle più prestigiose collezioni botaniche di rose, che permette di ripercorrere la storia e l'evoluzione della rosa dall'antichità ai giorni nostri.


21/04/16

Roma compie 2769 anni ! Tutte le iniziative per il "Natale di Roma 2016.



Letture poetiche, concorsi di letteratura latina, concerti, installazioni d'arte, rievocazioni storiche, inaugurazione di spazi pubblici restaurati, musei gratis e visite guidate. E luce, molta luce su monumenti, musei, Fori. 

Questo e altro è il Natale di Roma 2016, 2769mo dalla data tradizionale della fondazione dell'Urbe (21 aprile del 753 avanti Cristo). 

Il programma, si legge sul sito del Comune di Roma, parte oggi per andare avanti fino al 6 maggio. 

Primo appuntamento di rilievo, oggi, maratona di lettura dei sonetti di Belli, dalle 16 alle 19 nella sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini. Recitano i versi 40 lettori selezionati tra cittadini: uomini e donne, professori, studenti, religiosi, laici e anche amministratori capitolini, romani e non. A cura della Sovrintendenza capitolina con l'Archivio storico capitolino e il Centro studi Giuseppe Gioachino Belli.

Domani, in Campidoglio, il cuore delle celebrazioni. Dalle 11 nell'aula Giulio Cesare si susseguono i consueti eventi del Natale di Roma: l'edizione annuale della Strenna dei Romanisti, i premi e i concorsi (Cultori di Roma, Certamen Capitolinum, Premio Urbis), la medaglia 2016 dedicata al gemellaggio Roma-Parigi. 

Poi, sulla piazza, il concerto della banda dei vigili, che fa da contrappunto a una serie di concerti mattina e pomeriggio in centro, con la banda di esercito, guardia di finanza, aeronautica, Marina, polizia, polizia penitenziaria e carabinieri

Il 21 aprile i musei civici di Roma Capitale sono aperti gratis: liberamente visitabili le collezioni e le mostre in corso. 

A seguire, la riapertura di due spazi storici restaurati: alle 12.30 il Giardino degli Aranci all'Aventino, alle 15 il giardino di piazza Cairoli. E al tramonto, alle 19.58, l'accensione della nuova illuminazione Acea del Foro Romano, da contemplare dalle pendici del Campidoglio

La giornata prosegue alle 20.30 sulla banchina destra del Tevere, all'altezza di Ponte Sisto, con una performance musicale e di danza al cospetto di 'Triumph and laments', il fregio di 500 metri realizzato dal sudafricano William Kentridge pulendo selettivamente la patina biologica del travertino dei muraglioni (il progetto è dell'onlus Tevereterno)

A conclusione, i Viaggi nell'antica Roma di Piero Angela ai Fori di Augusto, Cesare e Traiano, un'anteprima ad ingresso gratuito ad entrambi gli spettacoli fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria allo 060608 (è possibile prenotare al massimo 5 posti per ogni telefonata). Le repliche proseguiranno tutte le sere fino al 30 ottobre 2016.

Nei giorni successivi si segnala: venerdì 22 la riapertura di Villa Aldobrandini dopo i lavori di restauro (ore 12); domenica 24, al Circo Massimo, le rievocazioni in abiti storici a cura del Gruppo storico romano (dalle 10 in poi); venerdì 6 maggio in Campidoglio (sala della Protomoteca), un concerto cameristico tutto all'insegna della stagione fiorita: in programma una trascrizione de La primavera da Le quattro stagioni di Vivaldi e la Sonata per violino e pianoforte n. 5 in fa maggiore, opera n. 24 'la Primavera' di Beethoven. Lungo tutto il periodo, un ciclo di visite guidate ai musei civici e ad altri luoghi storici di Roma.

08/04/16

Incontro (gratuito) con il grande William Kentridge, Lunedì prossimo a Palazzo Barberini.



E’ l’artista di rilievo internazionale William Kentridge l’ospite di Massimiliano Finazzer Flory per il quarto appuntamento de «Il Gioco serio dell’Arte», X edizione. Autentico «uomo rinascimentale», artista a 360 gradi, attivo nella pittura e nel disegno, nel teatro e nel cinema, nella performance e nelle installazioni, Kentridge attribuisce da sempre un’indispensabile valenza sociopolitica alla propria opera, facendone un oggetto culturale utile alle riflessioni su grandi temi del contemporaneo, come la convivenza tra le razze, la sopraffazione e la tolleranza, il conflitto e la pacificazione - che nel Sudafrica, da dove Kentridge proviene, ha conosciuto criticità, drammi e possibili soluzioni.

Dunque un interlocutore di speciale prestigio per un confronto di grande interesse sul tema che Finazzer ha scelto per questa decima edizione de «Il Gioco serio dell’Arte». “Mai come oggi -dichiara Massimiliano Finazzer Flory- abbiamo bisogno dell’arte per comprendere la nostra realtà che non è divisa tra politica, economia, comunicazione… ma si chiama realtà proprio perché tiene insieme fenomeni diversi e ovviamente in modo asimmetrico e variabile. Impossibile dunque avere un modello oppure una visione diretta di questa realtà. Ecco perché serve l’arte. Perché attraverso essa noi possiamo con rappresentazioni, mediazioni, disegni o messe in scena ottenere conoscenza e dialogo che non sono altro che gli ultimi due residui non bellici della nostra cultura. In questi termini ho invitato William Kentridge perché si possa discutere di tecnologia e realtà per chiederci dove sia più presente l’uomo per scoprire forse che la sua rappresentazione con l’arte è più credibile delle informazioni che abbiamo dai media”, anticipando alcuni argomenti sui quali si confronterà con Kentridge, la cui presenza, in questi giorni a Roma, assume un significato ancor più importante a meno di due settimane dall’inaugurazione della monumentale opera-installazione che ha concepito sugli argini del Tevere: Triumphs and Laments, al tempo stesso un omaggio senza precedenti, una celebrazione grandiosa, ma anche una rappresentazione originalissima dei grandi momenti di Bene e Male che la Città Eterna ha vissuto nel corso della propria storia. E aggiunge Finazzer Flory : “William Kentridge non è solo l’artista che ha dato vita al disegno per proiezione ma la sua opera è tale perché mette in discussione il nostro pensiero come disegno non lineare. Invitare Kentridge, dunque, significa offrire il disegno storto della storia. In una rassegna il cui tema quest’anno è migranti la presenza dell’artista sudafricano è anche una nota di polemica contro l’estetizzazione e la retorica della sofferenza e della morte che invade la nostra comunicazione. Utilizzare il cinema di animazione di Kentridge per scuotere le coscienze per rappresentare la denuncia sociale significa in altri termini preferire le ombre della realtà, l’ambiguità al tutto chiaro. Come del resto ha ben scritto Kentridge “se c’è qualcosa che l’arte deve fare è renderci coscienti di un precetto: mediare sempre”. La sfida della cultura europea che riguarda un’idea di integrazione fondata su legami profondi potrebbe avere in questo artista un punto di riferimento, un esempio, un’azione”.

William Kentridge, artista, regista teatrale e di film di animazione, è nato a Johannesburg, Sudafrica, da famiglia ebraica. Suggestionato dall'orrore della segregazione razziale e dalle problematiche connesse - abusi nell'ambito del lavoro, barriere razziali, aspirazioni libertarie dei neri - Kentridge ha affrontato l'argomento in molte sue opere, traendo ispirazione tanto da quadri di Goya e di Hogarth quanto dalle pellicole dell'Espressionismo tedesco e dai film di S.M. Ejzenštejn. Si è servito del disegno a pastello o a carboncino per i filmati d'animazione, rivelando innovative capacità tecniche. 

Della sua ricca attività teatrale si ricordano i lavori svolti in collaborazione con la Handspring Puppet Company, tra cui Il ritorno d'Ulisse e la regia de Il flauto magico di W.A. Mozart. Kentridge ha partecipato a manifestazioni internazionali quali le Biennali di Venezia, Istanbul, Johannesburg, L'Avana, Shanghai. Numerose mostre l’hanno visto protagonista nei più prestigiosi musei del mondo. 

Kentridge sta ultimando l’installazione Triumphs and Laments, straordinario progetto per la città di Roma: un fregio – lungo 550 metri – composto da 80 figure alte fino a 10 metri, realizzato con una pulizia selettiva della patina biologica accumulata sui muraglioni nel tratto del Tevere tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini. Triumphs and Laments racconta la storia millenaria di Roma in una sequenza non cronologica, volgendo lo sguardo sia ai trionfi che alle sconfitte. L’inaugurazione è prevista il 21 aprile del 2016, in occasione del Natale di Roma.

Il Gioco serio dell’Arte, nato nel 2006, per volere de Il Gioco del Lotto – Lottomatica, è ideato e condotto da Massimiliano Finazzer Flory e presentato presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, guidate dal nuovo direttore Flaminia Gennari Santori. Quest’anno, la rassegna culturale viene nuovamente ospitata a Palazzo Barberini, che risplende nella sua bellezza dopo i recenti lavori di restauro realizzati anche grazie ai fondi de Il Gioco del Lotto.

“Migranti sono i pensieri che si connettono ad altri pensieri. Migranti, oggi come non mai, sono le nostre identità” suggerisce il regista e attore Massimiliano Finazzer Flory, ideatore de Il Gioco Serio dell’Arte, nel presentare il tema di questa edizione. “Migranti sono i quadri, le opere d’arte, adesso anche i musei e con loro gli uomini che attraverso le arti uniscono culture e costumi”.

La X edizione del Gioco Serio dell’Arte, “Migranti”, vuole rappresentare una casa d’accoglienza per tutti coloro che desiderano darsi convegno per celebrare una visione dell’arte totalizzante, alla ricerca del segno culturale in ogni gesto e in ogni attimo della nostra vita. La manifestazione è incentrata sull’incontro/dialogo con personalità di statura nazionale e internazionale, sul tema prescelto per ciascuna edizione. La parola intesa come momento artistico del vivere. La conversazione come scintilla della percezione e come provocazione intellettuale.

lunedì 11 Aprile 2016 ore 18.30
Palazzo Barberini, Via delle Quattro Fontane 13, Roma
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma
Palazzo Barberini
Roma - Via delle Quattro Fontane 13