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26/04/21

Riaprono da oggi finalmente i musei a Roma !


Il Colosseo riapre le porte ai turisti. Da oggi, con le nuove disposizioni del governo, si puo' visitare il monumento italiano piu' celebre del mondo.

Il Parco archeologico del Colosseo, il Foro Romano e il Palatino, saranno aperti tutti i giorni della settimana, compreso il weekend, dalle 10.30 alle ore 19.15

Le vendite dei biglietti, con prenotazione obbligatoria della fascia oraria, saranno aperte settimanalmente, dal lunedi' alla domenica. 

Aperti anche i musei capitolini, mentre i Musei vaticani riapriranno lunedi' prossimo, 3 maggio.

19/12/18

Eternità del Colosseo: Trip Advisor lo incorona attrazione più popolare del mondo.


Buone notizie per l'Italia dalla classifica delle "esperienze" su TripAdvisor: il Colosseo e' l'attrazione piu' popolare al mondo nel 2018 in base alle prenotazioni ricevute sul sito. 

Se si considera anche il secondo gradino del podio mondiale occupato dai Musei Vaticani (che tecnicamente si trovano nella Citta' del Vaticano) e il decimo con il Canal Grande di Venezia, l'Italia occupa ben 3 attrazioni tra le 10 piu' prenotate al mondo, primato che condivide solo con la Francia (che e' presente con Museo del Louvre 4/o, Torre Eiffel 5/o e Reggia di Versailles 9/o)

Le attrazioni italiane dimostrano quindi di essere tra le preferite dei viaggiatori globali quest'anno, superando icone internazionali come la Statua della Liberta' (3/a), la Sagrada Familia (6/a), il Golden Gate (7/o) e Stonehenge (8/o). 

Ecco la classifica delle 10 ATTRAZIONI PIÙ PRENOTATE DEL MONDO NEL 2018 

1. Colosseo, Roma, Italia 
2. Musei Vaticani, Roma, Italia 
3. Statua della Liberta', New York City, Stati Uniti 
4. Museo del Louvre, Parigi, Francia 
5. Torre Eiffel, Parigi, Francia 
6. Sagrada Familia, Barcellona, Spagna 
7. Golden Gate, San Francisco, Stati Uniti 
8. Stonehenge, Amesbury, Regno Unito 
9. Reggia di Versailles, Versailles, Francia 
10. Canal Grande, Venezia, Italia 

Ecco invece le 10 ATTRAZIONI PIÙ PRENOTATE IN ITALIA NEL 2018 

1. Colosseo, Roma 
2. Musei Vaticani, Roma 
3. Canal Grande, Venezia 
4. Pompei - Parco Archeologico, Pompei 
5. Galleria dell'Accademia, Firenze 
6. Galleria degli Uffizi, Firenze 
7. Cattedrale di Siena, Siena 
8. Torre di Pisa, Pisa 
9. Basilica di San Marco, Venezia 
10. Il Cenacolo, Milano 

06/04/18

Il Louvre si conferma il Museo più visitato al Mondo - Ma incalzano i Cinesi !



Re Louvre sempre sul trono supera la crisi e risale la china tornando di nuovo sopra agli 8,1 milioni di visitatori, 700 mila in piu' rispetto al 2016, l'anno nero del terrorismo.

Ma il vero exploit e' quello del National Museumof China che con poche presenze in meno (8.062.000) rispetto al blasonatissimo collega francese svetta di colpo al secondo posto della classifica mondiale 2017 stilata dal Giornale dell'Arte con The Art Newspaper, lasciandosi alle spalle il Met di NewYork, che pure ha affrontato le sue crisi di bilancio guadagnando ancora visitatori.

Tant'e', quest'anno anche i Musei Vaticani festeggiano, con 400 mila presenze in piu' che gli valgono la riconquista del quarto posto (un anno fa erano scivolati al quinto, superati dalla National Gallery di Londra).

Mentre nella top 100, dove da sempre figurano alcuni dei piu' importanti musei italiani, dagli Uffizi a Castel Sant'Angelo, entrano alla grande il Complesso Museale del Duomo di Siena (31), Palazzo Reale di Milano che ha ospitato tra l'altro la grande mostra di Caravaggio (71) e finalmente la Reggia di Caserta, complici forse pure le domeniche gratuite lanciate dal Mibact (100).

Insomma, se guerre e terrorismo continuano a fare paura e la crisi economica costringe anche i piu' grandi a rivedere i bilanci, la fame di cultura nel mondo sembra crescere insieme con i numeri globali del turismo.

E l'Oriente, con un trend che va avanti ormai da tempo, si fa spazio, sgomitando anche ai danni delle istituzioni piu' storiche. Nella lista dei primi dieci le variazioni sono minime.

Soffrono un po' i musei londinesi (anche qui la paura del terrorismo puo' aver fatto la sua parte) con il British Museum che scivola dal terzo al quinto posto e la National Gallery che dal quarto precipita all'ottavo.

Escluso il Reina Sofia di Madrid, che con 3,8 milioni di visitatori si deve accontentare dell'undicesimo posto, in discesa come il Prado che con 2,8 milioni e' diciottesimo (era al gradino 14).

Intanto si fa strada il Tokyo Metropolitan Art Museum, che entra al 21/o posto, cosi' come il Museum National de Antropologia di Citta' del Messico, che con 2 milioni 336 mila presenze e' 24/o, seguito al 30/o da un altro museo cittadino, il Museum National de Historia (2.135.465).

E se a Firenze gli Uffizi perdono una posizione scendendo al 26/o posto e la Galleria dell'Accademia ne cede due (al 37/o con 1,6 milioni), un destino analogo al museo dell'Acropoli di Atene (1,5 milioni di visitatori, e' 40/o, nel 2016 era al 36/o posto), guadagna invece ben 11 posizioni il National Museum of Western Art di Tokyo, 43/o con 1,4 milioni di visitatori.

Quanto alla classifica italiana, i primi posti sono gli stessi di sempre, al top inossidabili gli Uffizi, con 2 milioni 235 mila visitatori, seguiti dalla Galleria dell'Accademia di Firenze e dal Museo di Castel sant'Angelo, primo dei romani.

Tra i siti archeologici domina il Colosseo, da sempre il monumento piu' gettonato, che nel 2017 ha sfondato il muro dei 7 milioni di visitatori, seguito da Pompei con 3 milioni 418 mila (anche qui oltre un milione in piu' rispetto a pochi anni fa) e a sorpresa dalla Valle dei templi di Agrigento con 867 mila.

Guardando ai 32 super musei voluti da Franceschini (quelli a gestione autonoma) in testa c'e' sempre l'Anfiteatro Flavio, seguito dal complesso Uffizi, Pitti, Boboli (3 milioni 825 milioni) e poi da Pompei e dalla Galleria dell'Accademia.

Agli ultimi posti la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia (59 mila visitatori) e il Parco dell'Appia Antica (48 mila) con tutta probabilita' penalizzato dalla mancanza di uffici e personale. 

Una classifica valuta anche chiese, abbazie e complessi museali: qui dominano i toscani, primo assoluto il Duomo di Siena con 2,1 milioni di visitatori, seguito a distanza dal Duomo di Firenze (725 mila) e da Santa Maria Novella (450 mila).

09/02/18

Novità mondiale. Il Patrimonio dei Musei Vaticani è ora in 3D, scansionato millimetro per millimetro.


Il patrimonio dei Musei Vaticani in 3D, scansionato millimetro per millimetro

Come avere una fotografia, ma molto piu' raffinata e dettagliata, di tutte le aree del monumentale complesso museale. L'innovativo progetto e' stato presentato a Roma nella sala convegni dei Musei Vaticani. 

Durante l'iniziativa sono stati presentati i rilievi georeferenziati del patrimonio dei Musei Vaticani utili per la catalogazione e gestione dei beni artistici, in grado di unire piu' fonti di dati al fine di una maggiore conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale

Un progetto realizzato dall'azienda umbra Archimede Arte, che ha prima effettuato la digitalizzazione, modellazione 3D di tutte le principali aree espositive dei Musei Vaticani e ha poi avanzato, in sinergia con una articolata equipe interdisciplinare (Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale dell'Universita' degli Studi di Perugia, Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia, D.B. Cad srl, Relevo srl, Tecla srl), anche una proposta fortemente sperimentale: il "concept" per realizzare una replica multimediale itinerante della Cappella Sistina ("Sistina Experience"), ovvero smontabile e rimontabile liberamente in ogni parte del mondo. 

 A prendere per prima la parola e' stata Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, che ha sottolineato l'"importante lavoro di rilievo su 170 mila metri quadrati grazie alla competenza di Archimede Arte". 

"Tradizione e innovazione - ha detto - si sposano da sempre qui nei musei del Papa, con l'innovazione che e' stata sempre prerogativa ed e' valida ancora oggi. Ci sono voluti quattro anni per documentare tutto il museo, rilevato fino ad ogni scantinato per avere una mappatura universale di tutto". 

Il minuzioso lavoro di rilievo laser e fotogrammatico eseguito da Archimede Arte - e' stato spiegato - e svolto al Museo Gregoriano Etrusco, al Museo Chiaramonti, al Braccio Nuovo, al Museo Pio Clementino, alle Stanze di Raffaello, alla Cappella Nicolina, alla Torre dei Borgia, alla Pinacoteca, al Cortile della Pigna, alla Scala del Bramante e alla Cappella Sistina, ha portato a rilevamenti ad altissimo livello di dettaglio. 

Portando, cosi', alla creazione della nuvola di punti e alle rappresentazioni 3D che ora vengono utilizzate negli affascinanti tour virtuali a 360 gradi dei Musei Vaticani e in altri progetti che permettono ai fruitori di ammirare i dettagli di affreschi, marmi, decori e molte altre preziose opere, fruendo cosi' del patrimonio artistico in tutto il suo unico splendore. 

11/11/17

Numero chiuso per la Cappella Sistina ? "Per il futuro sarà inevitabile".





Mi chiedo spesso,  passando davanti alle interminabili code che si snodano lungo le Mura Vaticane - per poter accedere ai Musei - come si potrà gestire in futuro, l'aumento costante della massa di turisti che nel nostro paese si mette in coda o prende d'assalto i musei più "gettonati" come quelli Vaticani o gli Uffizi a Firenze. 

Se infatti è certamente un bene questa domanda continua di cultura museale, non mancano le ombre: molto di questo turismo, infatti, è rapido, superficiale, l'elemento di un pacchetto che viene venduto ai turisti dalle compagnie, con tempi sempre più contingentati e con dinamiche sempre più di massa. 

Potrà sopportare un patrimonio culturale immenso ma fragile come il nostro un impatto come questo?

Secondo diversi osservatori, nei luoghi italiani di maggiore interesse culturale, per far fronte al crescente afflusso di turisti, "attuare il numero chiuso sara' presto inevitabile"

E' l'opionione anche dell'ex sovrintendente a Firenze ed ex direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci. che lo ha ripetuto recentemente a margine di un evento in Palazzo Vecchio.

 Secondo lo storico dell'arte "non si potra' fare altrimenti. Ci sono diversi luoghi e spazi, in Italia, che sono di fatto attrattori enormi, attirano fiumane di persone in arrivo da tutto il mondo. Al crescere di queste fiumane, ad un certo punto bisognera' necessariamente porre dei limiti: e allora, verranno attivati dei contapersone, e quando le persone saranno troppe, dei numeri chiusi", ha spiegato Paolucci.



Una prospettiva, secondo lo studioso, destinata ad avverarsi "presto": e questo perché "se e' vero che l'industria del turismo di massa e' quella che tira di piu' al mondo e cresce con percentuali altissime anno dopo anno, continuerà con questo trend, il numero chiuso rapidamente diventerà inevitabile. Per adesso, al netto di variabili al momento imprevedibili, lo scenario che ci aspetta e' questo". 

Insomma, il futuro potrebbe presentarci - per ironia della sorte in un mondo sempre più aperto, sempre più concesso a tutti - opere d'arte sempre più blindate e sempre più inaccessibili.

12/05/16

Dopo due anni torna a splendere la 'Galleria dei Candelabri' dei Musei Vaticani.



Dopo un intervento di restauro durato oltre due anni, torna a splendere la Galleria dei Candelabri, nel cuore dei Musei Vaticani, ogni giorno attraversata dalle migliaia di persone che si recano alla Cappella Sistina. I lavori hanno riguardato non solo il degrado delle pitture ottocentesche di questo corpo architettonico edificato gia' a partire dalla seconda meta' del nel '500, ma hanno hanno affrontato e risolto la problematica costituita dall'eterogeneita' dell'esecuzione delle pitture, al fine di riconsegnare la Galleria alla sua piena integrita' estetica.

Il restauro e' stato presentato dal direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, dal curatore della Collezione d'Arte Contemporanea Micol Forti, dal responsabile del Cantiere di restauro Francesca Persegati e da Padre Mark Haydu, dei Patronsof the Arts in the Vatican Museums che hanno finanziato l'intervento. Per la precisione, i circa 700.000 euro necessari per il restauro nel suo insieme sono arrivati da Connie Frankino, dei Patrons dell'Ohio, che ha sponsorizzato l'opera in memoria del marito Sam attraverso la Fondazione di famiglia.

Il non facile intervento, ha detto Micol Forti, ha richiesto un'organizzazione in grado di portare a termine i lavori senza mai chiudere quegli ambienti sempre affollati e sopratutto la sinergia di numerose, diverse competenze. La Galleria dei Candelabri, quando venne progettata e realizzata, si presentava infatti come una loggia aperta e solo nel 1785 Pio VI la fece chiudere per preservare in modo ottimale le sculture di epoca romana li' collocate. Il corridoio, lungo oltre 70 metri, fu scandito in sei campate con l'inserimento di arcate sostenute da coppie di colonne doriche e aperture laterali, dove trovarono posto dei grandi Candelabri in marmo bianco, che diedero il nome alla Galleria. 

L'ambiente rimase invariato fino a quando papa Leone XIII (1878-1903) decise di abbellirlo con dipinti che avrebbero avuto il compito di sviluppare le linee programmatiche del suo pontificato, aperto, ha ricordato la Forti, alle trasformazioni sociali dell'epoca.

I lavori furono avviati nel 1883 con la realizzazione di un nuovo pavimento in marmo, mentre per la vasta decorazione pittorica furono chiamati artisti quali Annibale Angelini, Domenico Torti e Ludovico Seitz, che ha dipinto le splendide scene della quarta campata, la piu' grande della Galleria, nonche' i monocromi della quinta e della sesta. Sono appunto le sue pitture quelle qualitativamente piu' alte, ricche di reminiscenze raffaellesche, aggiornate pero' da un sentimento romantico e da un'accurata messa in scena. Non mancano inoltre dei veri gioielli, come il paesaggio di una Roma ideale, alle spalle delle due eleganti personificazioni dell'Arte pagana e dell'Arte cristiana. Qui, il Colosseo e il Colle Palatino, la Basilica di San Pietro e San Giovanni in Laterano, fino al Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, sono uniti da un'atmosfera morbida e crepuscolare.

La visione del pontefice che emano' l'enciclica 'Rerum Novarum', ha spiegato Micol Forti, mirava anche a definire il ruolo della Chiesa in accordo con lo sviluppo delle scienze e dell'arte. Cosi' le pitture a secco di Seitz hanno immortalato le arti maggiori e quelle minori, fra cui compare anche la fotografia, che aveva preso piede da pochi decenni. Una decorazione indubbiamente di pregio quella voluta da Leone XIII, che pero' negli ultimi decenni ha subito un forte degrado.

Gli sbalzi climatici degli ultimi tempi, ha aggiunto Francesca Persegati, la mancata impermeabilizzazione del tetto, l'esposizione continua ai raggi solari ha determinato problemi strutturali e alle pitture. Per ripulire le ampie superfici decorate a monocromi, ha proseguito la restauratrice, sono stati sperimentati molti materiali, ma la scelta e' caduta su una spugnetta per make-up, che ha consentito di non macchiare le superfici e restiuire la Galleria dei Candelabri all'antico splendore.

03/12/15

"Caput mundi per il Giubileo" - Uno speciale di "Bell'Italia" in edicola dedicato a Roma e al Giubileo.



La Basilica di San Pietro come fulcro di storia e cristianità, e poi via via tutti i tesori della città, dai Musei Vaticani ai giardini di Castel Gandolfo, tra chiese, monumenti e quadri immortali, ma anche quartieri, ponti, palazzi e vicoli: c'e' tutta l'inesauribile e stupefacente bellezza della Capitale nel numero di dicembre di Bell'Italia, il mensile di Cairo Editore dedicato a Roma "Caput mundi per il Giubileo" e presentato per l'occasione in Vaticano, con una visita privata alla Cappella Sistina. 

Servizi fotografici ad hoc, mappe, approfondimenti e itinerari pedonali corredano questo numero monografico speciale che vuole proporre uno sguardo a 360 gradi sulla città, non certo da semplice guida turistica ma da accompagnatore d'eccezione, proprio in occasione di un evento straordinario come il Giubileo della Misericordia voluto da papa Francesco, durante il quale Roma accoglierà su di se' gli occhi e il cuore del mondo intero. 

"Mi piace chiamare libro questo numero, perchè è ricchissimo e rappresenta una spinta alla riflessione e alla conoscenza", ha detto Urbano Cairo, editore del mensile diretto da Emanuela Rosa-Clot, "da 16 anni abbiamo acquisito la rivista e crediamo che Bell'Italia, con le sue 70 mila copie vendute e il suo livello qualitativo, abbia qualcosa da dire: per questo va preservata e merita investimenti"


Rosa Clot, Antonio Paolucci e Urbano Cairo

In questa edizione speciale, non potevano ovviamente mancare penne eccellenti a firmare gli articoli, come quella del professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, che e' stato protagonista di una lezione speciale all'interno della Cappella Sistina riservata agli intervenuti alla presentazione.

Autore di due scritti, uno dedicato al Colonnato del Bernini e l'altro ai Musei da lui guidati, il professore ha affermato di essere "un uomo fortunato, perchè dal mio ufficio ogni giorno vedo la Cupola che abbraccia tutti i popoli cristiani: la Citta' del Vaticano è grande 44 ettari ma accoglie tutto il mondo se si pensa ai tesori che custodisce", sottolineando che "il pregio di questo numero speciale e' di aiutare il lettore a dipanare il gomitolo d'oro di Roma permettendo di scegliere e capire". 

Accanto alla cura dei dettagli e alla capacita' divulgativa ma mai banale, la varietà degli approcci rappresenta un altro punto di forza di questo numero: all'interno della rivista, infatti, trovano spazio non solo le sezioni piu' strettamente dedicate alla storia dell'arte - come l'itinerario suggerito da Vittorio Sgarbi per esplorare il rapporto tra arte e fede attraverso cinque opere - ma anche pagine dai toni piu' leggeri, come quelle che raccontano al lettore le vie dello shopping, i luoghi dei "peccati di gola", le caratteristiche dell'ospitalita' "per tutti i gusti" o gli eventi previsti durante il Giubileo.