Visualizzazione post con etichetta migrazioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta migrazioni. Mostra tutti i post

12/08/18

Poesia della Domenica: "Piccolo cabotaggio (i salvati e i sommersi)" di Fabrizio Falconi.




Piccolo cabotaggio
(i sommersi e i salvati)

Sottovento preparano i salvagenti
riparano la schiera dei fiocchi
colorati, smontano la vela, mettono
le dita nel mare e non sanno
più in che direzione voltarsi.
Arriva la costa, procedono
al minimo del motore, cercano
di sopravvivere, si proteggono
gli occhi dal riflesso della chiglia
rossa nell'acqua, zampillano
pesci d'alba e sono muti nella
loro piccola navigazione: ogni giorno
è mare in più, ogni giorno
quella parvenza chiamata vita
resiste.


Fabrizio Falconi
inedita - riproduzione riservata 2018

25/12/17

"L'Europa ha contratto un male terribile: il pessimismo." Mario Vargas LLosa



Mi ha molto colpito questo passaggio dell'ultima intervista rilasciata due giorni fa da Mario Vargas LLosa a Barcellona all'inviato del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo.  E' qualcosa su cui vale la pena di meditare, a proposito del destino di noi abitanti nativi dell'Europa. Qui l'intervista completa. 



Non trova che gli italiani tra loro si somiglino ?

Proprio gli italiani confermano la mia idea. Da voi non esistono neppure le regioni. Lei conosce due toscani che si assomiglino ? I pisani non amano i livornesi, i pistoiesi rivaleggiano con i lucchesi; e tutti insieme detestano i fiorentini; per tacere delle contrade senesi. L'immagine della tribù felice contro il resto del mondo è un imbroglio ideologico. 

L'Europa però non gode di buona salute.

Gli Europei hanno contratto un male terribile: il pessimismo. In realtà viviamo un tempo grandioso. Uomini e popoli si stanno integrando tra loro. Se l'Europa è così male come ci raccontiamo, perché milioni di africani lasciano la loro terra, corrono ogni sorta di pericoli, rischiano la vita, per arrivare qui ? Soltanto per migliorare la loro condizione ?

Per cos'altro se no ?

Non cercano solo pane e lavoro. Cercano legalità. Fuggono la barbarie. Scappano da regimi orribili, da dittature spaventose, in cui non hanno certezze né diritti. Cercano una terra che offra la sicurezza di poter avere al fianco la propria donna, di professare la propria religione, di crescere i propri figli. Questa per loro è l’Europa. Dovremmo esserne un po’ più fieri. C’è qualcosa di grandioso nelle migrazioni: c’è il riconoscimento della grande cultura giuridica europea, la prova del primato della democrazia.


13/10/17

La Catastrofe prossima ventura.

fotogramma dal film di Animazione Wall-E, 2008, Pixar Animation

Non per indurre in depressione, ma perché si sia tutti più consapevoli, pubblico questi scarni dati sullo stato del Pianeta, pubblicati da Giorgio Dell'Arti su La Biblioteca del Sole 24 Ore di Domenica 24 settembre. 

- Le Nazioni Unite considerano possibile per le sole cause ambientali, l'esodo di 200 milioni di persone entro il 2050. 

- Dal 1979, anno in cui sono iniziate le osservazioni satellitari dei Poli, la superficie dei ghiacci artici alla fine dell'estate, quando raggiungono l'estensione minima, è diminuita del 40%. La perdita netta è stata stimata in almeno 3 milioni di chilometri quadrati di superficie ghiacciata. 

- Concentrazione di Co2 nell'aria fino al XIX secolo: tra le 180 e 280 per milioni (ppm). Oggi: 400 ppm. 

- Secondo le previsioni, nel caso in cui non vengano adottate misure particolari per frenare l'uso di combustibili fossili, la temperatura della terra aumenterà di 4-4,5 gradi centigradi. Se invece verranno rispettati gli impegni dell' "accordo di Parigi", la temperatura salirà di 3 gradi centigradi.

- Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), che si basa anche su dati dell'Intergovernmental Panel on Climate (IPCC), il cambiamento climatico potrebbe ridurre la produzione agricola fino al 30% in Africa e al 21% in Asia entro il 2050.

- Il concetto dei "confini planetari", introdotto nel 2009 da un gruppo di esperti sulla rivista "Nature", quantifica nove cicli di equilibrio ecosistemico, indicando dove l'attività umana ha oltrepassato i limiti di modifica entro i quali il sistema può controbilanciarli spontaneamente. Gli esseri umani hanno già superato quattro dei nove "confini" individuati: il livello di gas serra nell'atmosfera, quello di fosforo e azoto, la deforestazione e la perdita di biodiversità.

- La sesta estinzione di massa, iniziata con la rivoluzione industriale, ha assunto velocità crescente a partire dagli anni Cinquanta, tanto che adesso procede a un ritmo almeno 100 volte superiore rispetto a periodi normali, che diventa 114 per i vertebrati.

- Il nostro pianeta ha 4.6 miliardi di anni. Riducendoli in scala a 46 anni, la rivoluzione industriale è iniziata da 1 minuto, ma nel frattempo siamo riusciti a cancellare totalmente più del 50% degli ecosistemi terrestri spontanei e a modificare quasi tutto il resto, lasciando intatto solo il 3% degli ecosistemi emersi originari.

- Si stima che, se dovesse fondersi tutto il ghiaccio della Groenlandia, il livello del mare si alzerebbe di circa 7 metri; e circa metà della popolazione mondiale dovrebbe cambiare casa.

- Nella sola Alaska le alluvioni aggravate dai cambiamenti climatici e l'erosione delle coste interessano già 180 villaggi, con il rischio di imminente inabilità per 31 di essi.

- Quasi il 40% della popolazione degli Stati Uniti risiede nelle zone costiere. "Una rapida crescita del livello dei mari - notano in uno studio della Università di Princeton - rischia aggravare l'esposizione a lungo termine ai rischi di inondazione (...). Circa 1.3 milioni, 3.4 milioni e 11.7 milioni di persone negli Stati Uniti continentali potrebbero essere a rischio di spostamento con scenari di innalzamento rispettivamente di 0.3 metri, 0.9 metri e 1.8 metri del livello del mare entro il 2100. L'entità delle popolazioni dislocate dall'innalzamento del livello del mare potrebbe costare fino a 11.7 trilioni di dollari. Città come Boston, New York, New Orleans e Miami sono a rischio e le prime avvisaglie ci sono già, con l'erosione di diverse isole.


notizie tratte da: Grammenons Mastrojeni, Antonello Pasini, Effetto Serra, effetto guerra, Chiarelettere, Milano, p.168, Euro 15.