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16/11/18

E' la mostra dell'anno: arrivano in Italia i capolavori della Johannesburg Art Gallery, nel segno di Mandela.


Una donna, lady Florence Phillips, e un diamante fecero nascere, tanti anni fa, la Johannesburg ArtGallery, una delle piu' affascinanti gallerie del mondo. 

Oggi la Johannesburg presta i suoi splendidi capolavori a Palazzo Ducale di Genova per ricordare al mondo il centenario della nascita di Nelson Mandela. 


Lady Florence Phillips

La mostra, 'Da Monet a Bacon - Capolavori dellaJohannesburg Art Gallery', si apre al pubblico e chiudera' il 3 marzo 2019.

Come tutti gli allestimenti di Palazzo Ducale, piu' che una mera esposizione 'Da Monet a Bacon' e' un racconto, avvolgente e morbido che prende idealmente avvio dall'Ottocento inglese e da due opere di William Turner e prosegue con il dipinto di Alma-Tadema 'La morte del primogenito' raffinata e malinconica scena ambientata in un oscuro e immaginifico Egitto, e con i lavori di due dei maggiori esponenti dei Preraffaelliti, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti di cui viene esposto il 'Regina cordium', ritratto di quella Elizabeth Siddal con la quale il pittore visse un'intensa e sfortunata storia d'amore.

La mostra continua con un'ampia sezione dedicata agli esiti della pittura di fine Ottocento e si apre con quei pittori che scelsero un nuovo approccio al vero in pittura con un piccolo 'Paesaggio' di Jean-Baptiste Camille Corot, la scogliera normanna di Etretat di Gustave Courbet e Jean-François Millet.

La generazione impressionista, introdotta da Euge'ne Boudin e Johan Barthold Jongkind, viene rappresentata da Edgar Degas (con le sue 'Due ballerine'), la bellissima 'Primavera' di Claude Monet e 'Sulla riva del fiume a Veneux di Alfred Sisley.

Avanti: ci sono i post-impressionisti Paul Ce'zanne (I Bagnanti), Vincent Van Gogh (Ritratto di un uomo anziano), Pierre Bonnard, Edouard Vuillard e oltre: varcando la soglia del Novecento, s'incontrano le opere di due dei maestri piu' celebrati del secolo: Henri Matisse e Pablo Picasso che aprono alle nuove istanze dell'arte contemporanea con Ossip Zadkine e altri.

Non mancano esponenti della seconda meta' del secolo: Francis Bacon e Henry Moore e i due protagonisti della pop art americana come Andy Warhol, al Ducale con il trittico dedicato a Joseph Beuys.

La mostra viene chiusa dall'arte che si e' sviluppata in Sudafrica nel Novecento: Maggie Laubser, una delle esponenti dell'espressionismo sudafricano, Maude Sumner, Selby Mvusi e George Pemba, pittori dai forti interessi per il sociale che raccontano le tradizioni del Paese e la vita urbana e la realta' dell'Apartheid.

Fonte ANSA

02/03/16

Il Giardino di Matisse, dal 5 marzo al 23 aprile al Palaexpo (Gratuita).



Mentre le sue forbici correvano sul foglio, fantasticò su come deve sentirsi un uccello quando vola. E mentre ritagliava, Matisse si senti' come se anche lui stesse volando.. 

Parte da un libro una piccola, preziosa mostra-laboratorio pensata per i bambini che il Palazzo delle Esposizioni a Roma apre dal 5 al 22 maggio nello spazio Fontana

Intitolata Il Giardino di Matisse, la rassegna, gratuita e aperta a tutti, si incentra sulle tavole originali dell'omonimo volume (pubblicato da MoMa con Fatatrac) con il poetico testo di Samantha Friedman e le illustrazioni di Cristina Amodeo. 

E come il libro, racconta la passione di Matisse per i collage, l'arte che il grande pittore francese dei fauves sperimento' soprattutto negli ultimi anni della sua vita, quando la malattia lo aveva costretto su una sedia a rotelle. 

Matisse fotografato da Cartier-Bresson


 Il libro, nato in occasione della mostra Henri Matisse: the Cut Outs, inaugura un nuovo progetto del MoMA che prevede la pubblicazione di un albo per ogni grande esposizione legata alla sua collezione e la diffusione dei nuovi titoli in altri paesi, cercando di volta in volta la collaborazione di una casa editrice, in Italia Fatatrac - edizioni del borgo, che possa collaborare all'intero progetto.

 Insieme alla mostra - che accoglie anche una serie di riproduzioni delle opere del grande pittore francese - anche un ricco calendario di eventi a cura dei Servizi Educativi-Laboratorio d'Arte del Palazzo delle esposizioni. 

Tra questi, laboratori gratuiti per i piu' piccoli, prenotabili sia per il pomeriggio del 5 marzo, sia per il 23 aprile in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore.

31/01/14

'L'impero delle Luci' di Magritte in una straordinaria mostra a Venezia.





Luce e oscurità a dare forma a una delle opere più note di René Magritte, 'L'impero della luci'; rapporti di assenza e presenza, di chiari e scuri, che dal quadro dell'artista belga, vero perno centrale, si dipanano tra avanguardie storiche, con un tuffo nel tardo Impressionismo, fino al contemporaneo del teschi 'umani' di Piotr Uklanski o Philippe Halsman, omaggio quest'ultimo a Salvator Dalì. 

Il gioco di assonanze e contrasti, lungo un percorso di 74 opere, tra cui un filmato dedicato a Jackson Pollock, è il filo conduttore della mostra curata da Luca Massimo Barbero al Collezione Peggy Guggenheim, a Venezia, aperta dal primo febbraio al 14 aprile. 

Una rassegna, giunta alla quarta edizione, che prende il titolo da una serie di lavori di Fausto Melotti, 'Temi & Variazioni'. Appare cosi' naturale che la sezione conclusiva della mostra, abituale omaggio del museo americano all'arte italiana, sia dedicata stavolta a un nucleo di una ventina di opere allo scultore che ha fatto della leggerezza di opere fatte di pure linee una delle sue cifre piu' famose. 

L'omaggio a Melotti si concentra sul periodo finale del suo percorso artistico, tra gli anni Sessanta e gli Ottanta del secolo scorso, quando da vita a una sorta di 'antiscultura', quasi ad anticipare l'Arte Povera. 

Una serie di lavoro che il curatore ha voluto a conclusione della rassegna centrata sulla luce proprio "come possibile dematerializzazione della forma plastica in pura luminosità, racchiusa da un essenziale disegno nello spazio". 

L'intero tragitto espositivo, però, e' ricco di sorprese, con le opere della Collezione Peggy Guggenheim che dialogano con lavoro provenienti da collezioni private, come un Degas o un Matisse. 

Ma, tra variazioni tematiche e cronologiche attorno al soggetto della luce, a tessere un dialogo muto ci sono anche Rothko, Fontana, De Kooning, e poi Jasper Johns o Donald Judd chiamati ad aprire le porte al contemporaneo, con maestri quali Richter, Hockney, Kapoor o Kiki Smith. 

E così 'L'impero delle luci' magrittiano trova il suo contraltare finale nella silhouette dell'albero nero di Nate Lowman.