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23/11/14

5 domande per sapere chi sei - Interpretazione delle risposte.




Ieri ho pubblicato qui un piccolo gioco da me escogitato (e sperimentato) per tentare di decifrare qualcosa di più sulla propria personalità (o indole, o carattere, o anima). 

Ecco la chiave per interpretare le vostre risposte. 

Il tipo di risposta appartiene ad un genere che ho suddiviso in:

- intelligenza classica: e sono le risposte  1A - 2A - 3B - 4B - 5A.

- intelligenza romantica: e sono le risposte 1B - 2B - 3A - 4A - 5B. 

Le due definizioni sono prese in prestito da R.M.Pirsig (Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta) e rappresentano due diversi atteggiamenti mentali, due diversi modi di guardare la vita.

Per sapere a quale categoria - o meglio, filosofia - si appartiene, basta conteggiare quante risposte abbiamo dato, in un senso o nell'altro. 

Se ci sono 5 risposte tutte nel segno classico - ad esempio AABBA - vuol dire che si dispone di una intelligenza prettamente classica.   Se ci sono 5 risposte opposte: BBAAB, vuol dire che si dispone di una intelligenza precipuamente romantica.  

Se le risposte sono miste, bisognerebbe valutare il confronto: 3 a 2 o 4 a 1, e si stabilirà comunque una prevalenza dell'uno o dell'altro fattore caratteriale. 

Generalizzando molto, possiamo dire che:

L'intelligenza classica è fondata su una preponderanza della ragione: il rigore perseguito come fine a se stesso, che ha dato luogo a un modello di cultura dove predominano un'esattezza e un ordine stabiliti in base ai criteri del misurabile e del dimostrabile, in una parvenza di scientificità che esclude altri parametri. Essa concepisce la realtà come ordine, schema, struttura logica, in cui è possibile riconoscere delle leggi generali che regolano il tutto. I sostenitori di tale uso della ragione sono dei formidabili teorici, propensi a dedurre più che ad osservare, a ragionare più che a imparare dall'esperienza.

L'intelligenza romantica invece, concepisce la vita come ispirazione, intuizione, autenticità. C'è qui una preponderanza del sentimento, del fattore emotivo come termometro del fenomeno.  C'è la fiducia in una conoscenza del cuore che viene prima e va oltre la comprensione del fenomeno, del visibile, del reale e quindi anche dei rapporti umani, dei legami, ecc.. Il privilegio dell'essere rispetto al come deve essere.

Da questi due atteggiamenti mentali di fronte alla vita, discendono molte delle cose che incontriamo, molte di quelle che facciamo.  Delle volte si vorrebbe essere l'uno o l'altro, ma sul contenuto della natura umana (cioè da quel dato da quale partiamo) è molto difficile prescindere. Come diceva un vecchio proverbio cinese, se nasci sasso, non puoi essere albero (e viceversa).

Fabrizio Falconi