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10/08/19

L'incredibile vicenda del Busto dell'Imperatore Settimio Severo ritrovato e finalmente esposto al Colosseo.



Lo straordinario busto di Settimio Severo, che da qualche settimana apre al II ordine del Colosseo la mostra temporanea "Roma Universalis", viene finalmente restituito alla pubblica fruizione dopo essere stato protagonista di una incredibile vicenda. 

Il ritratto dell'imperatore appartenente alla "dinastia venuta dall'Africa" e' infatti l`esito di una operazione di recupero che risale al settembre del 2017 quando, al termine di un pedinamento, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma rinvengono il prezioso reperto all`interno del portabagagli di un SUV, avvolto in una coperta, nella centralissima piazza Esedra, tra decine di turisti incuriositi.

L`opera proveniva dall`area di Guidonia - Montecelio, comune della citta' metropolitana di Roma, e dopo il recupero e' stata consegnata alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale, competente per il territorio, con la quale il Parco archeologico del Colosseo ha stabilito una collaborazione finalizzata al restauro ma soprattutto alla sensibilizzazione sui reati contro il Patrimonio.

L`operazione che ha permesso il ritrovamento di questo reperto straordinario, e' frutto del costante monitoraggio della circolazione delle opere d`arte, svolto dalle Fiamme Gialle ai fini della prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni economico-finanziarie, in stretta sinergia con il MiBAC.

Nel peculiare settore dei beni appartenenti al patrimonio culturale dello Stato, l`attenzione della Guardia di Finanza si concentra sulle connesse movimentazioni finanziarie, considerato che il loro intrinseco valore le rende particolarmente appetibili per gli interessi della criminalita', alla continua ricerca di strumenti per riciclare i proventi delle attivita' illecite.

L'opera rimarra' esposta al Colosseo fino al 25 agosto, quando l'intera mostra sara' disallestita e il reperto verra' restituito alla Soprintendenza, dove sara' custodito sino alla fine della vicenda giudiziaria di cui e' tutt'oggi ancora protagonista.

fonte: askanews 

14/02/18

Martin Scorsese girerà una serie TV su Roma Antica e il giovane Giulio Cesare.


E' una notizia bomba per gli appassionati di serie TV.

Martin Scorsese ha annunciato che collaborerà con Michael Hirst, il creatore di Vikings e I Tudors per un nuovo progetto che avrà come argomento la storia di Roma Antica e in particolare della vita del giovane Giulio Cesare. 

Come è noto Scorsese ha già fatto incursioni nel mondo delle serie TV americane, innanzitutto con Boardwalk Empire – L'impero del crimine, acclamatissima e Vinyl, prodotta insieme a Mick Jagger, che invece si è tramutata in un flop.

Le riprese di  The Caesars - così si chiamerà la serie - dovrebbero partire nel 2019 in Italia.

Gli episodi andranno poi in onda nel 2020.

La serie partirà dall'ascesa al potere di Giulio Cesare. A proposito dell'ambizioso progetto, Hirst ha dichiarato: “Scorsese è molto appassionato della cultura dell’Antica Roma. Ha sempre amato questo periodo storico ed è molto preparato sull’argomento. Al telefono con Justin Pollard, il mio consulente, ha fatto molte citazioni in latino, mentre discutevano delle fonti per le storie e della poesia romana”.

Riguardo alla figura di Giulio Cesare, Michael Hirst ha aggiunto: “Nei film di solito è un uomo di mezza età alle prese con le complessità delle questioni politiche, ma quando era giovane era un uomo molto ambizioso e interessante. Molti governatori romani sono giunti al potere quando erano molto giovani e noi non abbiamo mai visto questo lato sugli schermi. È l’eccesso, la vitalità, l’energia di una cultura giovane che è stata guidata da giovani capi”.

fonte: Paramount Channel Italia

23/10/17

Tornano dall'America preziosissimi reperti romani tra cui un pezzo del ponte di comando delle Navi di Caligola al Lago di Nemi !


"Gli Stati Uniti d'America hanno restituito oggi all'Italia diversi beni archeologici provenienti da scavi clandestini o frutto di furti avvenuti nel nostro Paese. Grazie alla preziosa attivita' investigativa del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e alla fattiva collaborazione delle autorita' statunitensi, presto ritorneranno in Italia il prezioso frammento della pavimentazione di una delle navi di Caligola rinvenute nel lago di Nemi, due vasi a figure rosse del V - IV secolo avanti Cristo e diversi reperti numismatici, libri antichi e manoscritti. Tutti saranno ricollocati nei luoghi di provenienza da dove l'attivita' criminale li aveva sottratti". 

Cosi' ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, Dario Franceschini, nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Consolato Generale d'Italia di New York alla presenza di Karen Friedman Agnifilio, Capo Assistente del Procuratore Distrettuale della Contea di New York, di Bridget M. Rhoede, facente funzione del Procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale di New York, di Anthony Scandiffio, facente funzione del Vice Direttore della U.S. Immigration and Customs Enforcement - Homeland Security Investigations e con la partecipazione dell'Ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchi, e del Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Fabrizio Parrulli.

Tra i reperti archeologici, monete, libri e manoscritti restituiti si segnalano: un frammento in marmo romano a mosaico con serpentino e porfido del II secolo d.C., parte del ponte di comando di una delle due navi dacerimonia dell'Imperatore Caligola rinvenute nei fondali del lagodi Nemi durante una campagna di scavo archeologico condotta trail 1928 e il 1932


Il reperto era custodito presso il Museo delle Navi Romane da dove fu rubato nel secondo dopoguerra. È stato individuato presso una collezione privata di una cittadina italiana residente negli USA ed e' stato sequestrato dal Procuratore Distrettuale di New York sulla base delle prove fornite dal Comando Carabinieri TPC; un cratere apulo a figure rosse, 360-350 a.C., attribuito all'artista Python, frutto di scavi clandestini in Campania prima del 1985. 

Le indagini hanno dimostrato che il vaso era stato ricettato e illecitamente esportato da un noto trafficante internazionale italiano, per essere poi individuato presso il Metropolitan Museum di New York, dove e' stato recuperato dal Procuratore Distrettuale di New York; un'anfora attica a figure rosse, V secolo a.C., attribuita al pittore di Charmides, provento di scavi clandestini in Puglia prima del 1983. 

Gli investigatori specializzati nelle ricerche telematiche del Comando Carabinieri TPC lo hanno localizzato nel 2016 sul sito di una galleria d'arte di New York durante i controlli del mercato online. Gli ulteriori accertamenti svolti in Italia e negli Stati Uniti, in collaborazione con gli uffici dell'HSI - ICE di New York e Roma, hanno consentito il sequestro da parte dell'Ufficio del Procuratore Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale di New York, quale bene ricettato da un trafficante internazionale.

FONTE: http://www.askanews.it