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02/06/12

Erich Fromm e la religione.




La religione è nulla. Vivere religiosamente è tutto. Ciò che intendo per vivere religiosamente è ciò che pensavano i profeti, ciò che Gesù pensava: fare ciò che è giusto, dire la verità, amare il prossimo tuo come te stesso. Questo è tutto. 

Erich Fromm (Francoforte sul Meno, 23 marzo 1900 – Locarno, 18 marzo 1980), Il coraggio di essere, pag. 31

04/07/11

RI-COMINCIARE . Da dove ? (12 cose da cui ripartire) – 4 - AMORE



Ricomincerò ogni giorno dall’inizio.

E l’inizio è il primo sorriso ricevuto sepolto nella mia infanzia. Ogni inizio è un sorriso di infanzia e se non saprò ritrovarlo nei giorni che vivo, il mio tempo sarà del tutto sprecato.

Un no non è uguale a un sì, e un concedersi non è uguale a un negarsi.

Quel che ho imparato potrò restituirlo in forma d’amore soltanto se avrò imparato a stare da solo. 
Il silenzio e la prudenza sono le costellazioni che mi guideranno da te.

Quando arriverà la notte, forse saremo pronti. 

E lo saremo soltanto se il mio fuoco avrà bruciato quel che c’è da bruciare ed io sarò pronto a ricominciare con te.

Dovrò ricordare che ogni amore, in questa vita, nascerà dall’essere svegli.

La situazione paradossale per un gran numero di persone, oggi, scriveva Erich Fromm, è quella di essere mezzo addormentate quando sono sveglie e mezzo sveglie quando vogliono dormire.   Essere ben desti è condizione indispensabile per non annoiarsi e in verità, non annoiarsi e non annoiare è una delle condizioni principali per amare.  Essere attivi nel pensiero, nel sentimento, con gli occhi e con gli orecchi, durante tutto il giorno, evitare di perdere tempo, è condizione indispensabile per la pratica d’amare.

Amore è interesse attivo per la vita e la crescita di ciò che amiamo. 

19/06/11

Imparare a stare soli per prepararsi ad amare veramente.




L'uomo moderno crede di perdere qualcosa – il tempo – quando non fa le cose in fretta; eppure non sa che cosa fare del tempo che guadagna, tranne che ammazzarlo.

Così scriveva Erich Fromm in quel fortunatissimo libro - quasi una sorta di Bibbia per una intera generazione - che è L'arte di amare (pag.119).

Osservando i tempi confusi, la confusione di pensiero (che genera confusioni di emozioni e di sentimenti)  si resta colpiti dalla pre-veggenza di Fromm, del quale molte sentenze sembrano oggi chiarissimamente evidenti.

In quell'altro suo 'testo capitale' che è L'arte di vivere, Fromm partiva dall'analisi delle regole compulsive che regolano la società dei capitali, la società dei profitti.


È un dato di fatto che la maggior parte degli uomini siano oggi impiegati o simili di livello più o meno alto, che fanno ciò che qualcuno dice loro di fare o che è imposto dalle regole, evitando di provare sentimenti, perché i sentimenti disturberebbero il funzionamento armonico della macchina.

Il tratto distintivo di ogni società industriale è il suo corretto funzionamento, giacché ogni intoppo, ogni frizione nel meccanismo della macchina è uno spreco di denaro. Così gli uomini devono esercitarsi a provare quante meno emozioni sia possibile, perché le emozioni costano denaro.


Questa dis-abitudine alle emozioni alla quale abbiamo ridotto le nostre vite, è per Fromm la causa anche della nostra incapacità di amare, e di costruire relazioni stabili nel tempo, in un lungo tempo d'amore.

Paradossalmente, la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d'amare. Ma essere soli vuol dire imparare a conoscersi. Cioè fare i conti con le proprie disarmonie, con le ombre, con i lati peggiori, con le aperture e le risorse inaspettate, che costano fatica.  

E' però l'unica strada, avverte Fromm.

Perché se si gioca tutto sul piano del possesso, del tutto e subito, del 'meno emozioni possibili', la strada non potrà che essere lastricata di delusioni. Perché tutte le forme di unione sessuale hanno tre caratteristiche: sono intense, e perfino violente; coinvolgono tutto l'essere, mente e corpo; sono periodiche e transitorie.

Perché L'amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te. L'amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo. 

Ma chi, oggi, ha la forza e la pazienza, e l'educazione mentale di ascoltare se stesso, i propri desideri, ma soprattutto la capacità di essere e di dare ?  Senza questo, non si va lontani. La girandola delle passioni ci lascia l'amore in bocca, stancamente ci lascia naufragare nel lago di un tempo insensato.

Eppure ogni bellezza è lì, nella conoscenza di sé, nel canto liberato della nostra psiche. Che solo si completa -   quello che una volta si chiamava il gioco delle anime - nel prudente avvicinamento, nell'addomesticamento, nella conoscenza reale reciproca.

La psiche non ha mai detto che il sesso è la radice di tutto - scrive James Hillman ne il Linguaggio della Vita - è stato Freud a sostenerlo. La psiche dice di essere 'lei' la radice; 'lei' le sue immagini' .

Fabrizio Falconi