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24/03/18

Il Libro del Giorno: "Ritratti di dodici filosofi" di Sossio Giametta.



E' lo stesso Sossio Giametta - filosofo e giornalista di stanza a Bruxelles, traduttore di tutte le opere di Nietzsche per Adelphi, Rizzoli e Utet - a raccontare nella prefazione, la genesi di questo libro. 

Incontratosi per caso a Capri nel '94 durante le serate del Premio Malaparte, con Pier Luigi Vercesi, all'epoca direttore del settimanale Sette del Corriere della Sera, Giametta si sentì proporre qualche tempo più tardi di curare una rubrica fissa - un articolo tra le 6000 e le 8000 battute - nella quale raccontare un grande filosofo ogni mese. Una sfida raccolta da Giametta con entusiasmo pur conscio delle difficoltà che comportava il condensare l'intera opera di un filosofo in uno spazio - divulgativo - così compresso. 

L'esperienza - maturata in un settimanale che sotto la direzione di Vercesi coniugava l'alta qualità dei contenuti all'eleganza della veste grafica - era destinata a spegnersi rapidamente. L'arrivo del nuovo editore - Cairo - infatti piegò immediatamente il settimanale ad esigenze più abbordabili e appetibili per il grande pubblico, affidandone la direzione a Beppe Severgnini, che ne è tuttora direttore. 

La rubrica di Giametta fu dunque subito annullata, con il cambio dei direttori. 

Di quella esperienza rimane però ora testimonianza in questo libro edito da Saletta dell'Uva, che ha raccolto i dodici ritratti usciti nell'arco di un anno, in un volume dove essi sono presentati in sequenza, senza un ordine cronologico. 

Si tratta dunque di una compilazione piuttosto arbitraria che evidentemente nelle intenzioni dell'autore e del direttore di allora rappresentava soltanto la sequenza dei primi dodici titoli di un elenco che sarebbe stato molto più ricco e lungo. 

Si tratta di Nietzsche, Montaigne, Hegel, Spinoza, Giulio Cesare Vanini, Kant, Francesco De Sanctis, Schopenhauer, Aristotele, Platone, Il Mago del Nord (Johann Georg Hamann), Cartesio. 

Pur nella particolarità dell'assortimento, il libro di Giametta si fa leggere come rapido compendio, non affatto nozionistico. L'autore ha anzi l'intenzione di tessere un agile racconto la cui trama dovrebbe rivelare in pochi tratti i più significativi aspetti (e novità) di questi grandi maestri. 

Non sempre l'operazione - e la sfida di stringatezza - regge: alcuni di questi racconti sono decisamente troppo tranchant, altri fin troppo oscuri nei passaggi da un argomento all'altro di opere di autori che sono spesso sterminate e impossibili da illustrare per salti o per voli pindarici. 

Dunque più che un compendio per gli inesperti o per coloro che si dilettano con i primi rudimenti della filosofia, questo volume è adatto a coloro che già conoscono piuttosto bene l'opera dei grandi filosofi ritratti e possono così riconoscerne i lineamenti tra le sottolineature  - e spesso le provocazioni - di Giametta che non si fa problemi, come è giusto, a rendere evidenti le sue personali idiosincrasie e preferenze, come per l'amato Nietzsche di cui viene offerto un ritratto a volo d'angelo tra i più convincenti. 

Fabrizio Falconi