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07/02/09

L'unica cosa santa è il silenzio di Eluana.


Stordito come la maggioranza degli italiani - credo - dall'incredibile accanimento mediatico, politico, giudiziario, giornalistico che si è scatenato in questi ultimi giorni sul caso di Eluana Englaro, rifletto nella calma di una mattina piovosa, e mi dico che davvero, davvero, l'unica cosa santa di questa vicenda è il silenzio di Eluana.

Perchè dico 'santa' ? Perchè il silenzio di Eluana non è sottile, non fa distinzioni e distinguo, non spacca il capello in quattro, non argomenta in un modo e nell'altro, non cerca di portare dalla tua parte, non tenta, non insinua, non vuole instillare nessun dubbio, non mette zizzania, non fa scontrare armate di garanti della vita, e garanti della buona morte, non chiede nulla e non pretende nulla (tutte caratteristiche tipicamente demoniache che vedo dispiegarsi alla grande in queste ore, su un fronte e sull'altro).

Il silenzio di Eluana è, e basta.

Il silenzio di Eluana è il mistero della vita, è l'imperscrutabilità del disegno della nostra vita, che niente e nessuno di noi umani è riuscito finora a sciogliere.

Il silenzio di Eluana è santo perchè nessuno può scalfirlo, e perchè è l'evidenza di ciò che deve essere - nonostante noi, e nonostante quel che noi siamo o pensiamo. Il silenzio santo di Eluana meriterebbe soltanto il rispetto. Un rispetto che non è stato accordato, finora.

Ma lei continua a restare in silenzio, anche senza rispetto.

Il suo silenzio è il suo testamento di vita e di morte, per tutti noi che sappiamo soltanto parlare.
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