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28/09/12

Vermeer a Roma: una mostra imperdibile.




La mostra "Vermeer, ilsecolo d'oro dell'arte olandese", fino al 20 gennaio 2013 alle Scuderie del Quirinale, offre al pubblico la prima grande esposizione mai realizzata in Italia dedicata al massimo esponente della pittura olandese del XVII secolo, uno degli autori piu' amati in assoluto dal grande pubblico. 

Organizzata dall'Azienda Speciale Palaexpo e coprodotta con MondoMostre, la mostra e' a cura di Arthur K. Wheelock, Curator of Northern Baroque Paintings, National Gallery of Art di Washington, Walter Liedtke, Curator of European Paintings, Metropolitan Museum of Art di New York e Sandrina Bandera, Soprintendente per il Patrimonio Artistico Storico, Artistico ed Etnoantopologico di Milano. 

Johannes Vermeer (1632 - 1675, Delft) dipinse non piu' di 50 quadri nella sua vita (oggi se ne conoscono solo 37, ma solo una parte di questa sono di certa attribuzione). 

Conoscitore e mercante d'arte si considerava soprattutto un pittore.

Lavoro' solo su commissione e non dipinse mai piu' di due o tre opere l'anno, il necessario per mantenere la moglie e gli undici figli: oggi e' considerato tra i piu' grandi pittori di tutti i tempi, certo uno tra i piu' conosciuti diventato personaggio di culto con dipinti-icone che hanno ispirato scrittrici, come Tracy Chevalier autrice del best seller "La ragazza con l'orecchino di perla", e registi di Hollywood. 

Delle opere di Johannes Vermeer riconosciute autografe, nessuna appartiene ad una collezione italiana. 

Solo 26 dei suoi capolavori, conservati in 15 collezioni diverse, possono essere movimentati. 

Negli ultimi cento anni sono state 8 le grandi mostre su Vermeer e solo 3 hanno ottenuto in prestito piu' di 4 capolavori dell'artista: nel 1996 alla National Gallery of Art di Washington, in seconda tappa al Mauritshuis dell'Aja, nel 2001 al Metropolitan Museum of Art di New York e nel 2003 in Spagna al Museo del Prado che, come l'Italia, non ha opere dell'artista di Delft, ma riusci' a riunirne 9. 

Otto i Vermeer presenti nell'esposizione romana, dalle donne "ideali" alla celebre Stradina, affiancati da cinquanta capolavori degli artisti suoi contemporanei, icone della pittura olandese del secolo d'oro, tutti accomunati da una particolare abilita' per le diverse tecniche di rappresentazione della luce su materiali e superfici differenti.

Il visitatore potrà non solo avvicinare il genio artistico di Vermeer, ma anche capire come l'opera del maestro si rapporti con gli artisti olandesi: gli interni di Vermeer, per esempio, spesso rimaneggiati nelle decorazioni e pieni di oggetti non citati nell'inventario dei beni presenti nella casa in cui viveva, sono frutto d'invenzione o presi in prestito da altri, e dipinti sulla tela in uno spoglio sottotetto.