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21/12/21

Qual è il libro più incomprensibile mai scritto? Il mistero del Codice Voynich

 


Se si potesse stilare una classifica dei libri più incomprensibili mai scritti, non v'è dubbio che la palma d'oro andrebbe al Manoscritto Voynich

Di che si tratta, esattamente?

Il manoscritto Voynich è un codice illustrato scritto a mano con un sistema di scrittura altrimenti sconosciuto , denominato "voynichese"

La pergamena su cui è scritta è stata datata al carbonio all'inizio del XV secolo (1404-1438) e l'analisi stilistica indica che potrebbe essere stata composta in Italia durante il Rinascimento italiano. 

Le origini, la paternità e lo scopo del manoscritto sono dibattute. 

Sono state suggerite varie ipotesi, inclusa quella che si tratti di uno scritto altrimenti non registrato per un linguaggio naturale o un linguaggio completamente inventato, un codice cifrato, o altra forma di crittografia; o semplicemente una bufala senza senso. 

Il manoscritto è attualmente composto da circa 240 pagine, ma ci sono prove che mancano pagine aggiuntive. Alcune pagine sono fogli pieghevoli di varie dimensioni. 

La maggior parte delle pagine presenta illustrazioni o diagrammi fantastici, alcuni a colori rozzamente, con sezioni del manoscritto che mostrano persone, piante fittizie, simboli astrologici , ecc. 

Il testo è scritto da sinistra a destra. 

Il manoscritto prende il nome da Wilfrid Voynich, un libraio polacco che lo acquistò nel 1912. 


Il manoscritto Voynich è stato studiato da molti crittografi professionisti e dilettanti, inclusi decodificatori americani e britannici della prima e della seconda guerra mondiale

Resta un incredibile rompicapo, visto che il manoscritto non è mai stato decifrato in modo dimostrabile e nessuna delle tante ipotesi proposte negli ultimi cento anni è stata verificata in modo indipendente. 

La cosa certa è che il mistero del suo significato e della sua origine ha eccitato l'immaginario popolare, rendendolo oggetto di studio e speculazione, soprattutto da parte di cultori dell'esoterismo.

27/11/19

Il Mistero del Masso di Cichero: segni umani o della natura ?





Continua il mistero intorno al cosiddetto masso di Cichero, che recentemente ha dato parecchi grattacapi agli esperti epigrafisti d'Italia. 

Si tratta di un masso di arenaria di circa 15 metri quadrati rinvenuto a 800 metri di altitudine sulle pendici del monte Ramaceto, in localita' Cichero nel comune di San Colombano Certenoli, entroterra del Tigullio, in Liguria. 

L'ultimo pronunciamento è quello della Sovrintendenza ligure chiamata ad esprimersi sulle origini dei misteriosi segni visibili sulla superficie del Masso che hanno richiamato molti turisti e appassionati nella zona. 

Secondo la sovrintendenza, il masso non sarebbe archeologicamente interessante perché le incisioni che riporta non sarebbero opera dell'uomo, ma della natura. 

Pronunciamento che non lascia soddisfatti molti: si tratta infatti di incisioni regolari, tanti tagli ripetuti che formano una teoria di segni molto suggestivi.

Il parere è dunque una doccia fredda per chi in quella roccia aveva visto un rilancio turistico: una donna originaria della Fontanabuona residente a New York aveva donato 7 mila euro per ripulire il sentiero che porta al masso, risistemare e mettere in sicurezza l'area e apporre una cartellonistica adeguata. E con la promessa che sarebbero arrivati altri fondi per approfondire gli studi. 

Quei segni erano stati identificati dal crittografo Giovanni Mennella, come incisioni dell'uomo: segni religiosi o contabili. 



E invece secondo il pool di esperti incaricato dalla Sovrintendenza, quei segni sarebbero riconducibili a processi naturali di fratturazione della roccia. 

"Ci siamo rimasti male - rivela la consigliera comunale Carla Casella - ma il prof. Mennella non si dà assolutamente per vinto e  mi ha detto che presenterà una nuova relazione che avvalora la sua tesi. Di sicuro c'e' che il masso di Cichero sia una pietra molto interessante al di la' di come quei segni siano stati fatti". 



20/10/16

J.S.Bach "esoterico" e la sua passione per la crittografia.



Come tutti sanno la musica di Johann Sebastian Bach (185-1750), prodigio di misura ed armonia, è strettamente imparentata con la matematica. 

Forse non è altrettanto noto che Bach era affascinato proprio dalla natura bifronte delle note - suoni da una parte, numeri dall'altro. 

Non per niente decise di inserire il suo nome, come una sorta di firma musicale, in alcune composizioni, approfittando del fatto che nella notazione musicale tedesca B sta per si bemolle; A per la; C per do e H per si. 

Un'altra crittografia usata da Bach si basava sulla cosiddetta gematria: Se A = 1 B=2, C=3, eccetera... BACH (B+A+C+H) = 14 e J.S.Bach = 41 (dato che I e J erano equivalenti nell'alfabeto tedesco dell'epoca). 

Nel suo libro Bachanalia uscito nel 1994 il matematico e appassionato di Bach, Erich Altschuler fornisce molti esempi in cui compaiono nella musica del grande compositore numeri come il 14 (BACH cifrato) e il 41 (JSBACH cifrato), che lui ritiene siano stati inseriti di proposito. 

Per esempio, nella prima fuga (in do maggiore) del primo libro del Clavicembalo ben temperato, il soggetto ha 14 note. 

Inoltre, delle 24 fughe del libro, ventidue sono portate a compimento e la ventitreesima è portata quasi a compimento; solo una - la quattordicesima - non è completa né quasi completa. 

Alschulter paragona la mania di Bach di firmare in forma crittografica le sue opere - inserendo in forma criptica, cioè esoterica, il suo nome - a quello del regista Alfred Hitchcock di comparire con fugaci e quasi impercettibili camei in ciascuno dei suoi film. 




J.S.Bach esoterico e la sua passione per la crittografia.



Come tutti sanno la musica di Johann Sebastian Bach (185-1750), prodigio di misura ed armonia, è strettamente imparentata con la matematica. 

Forse non è altrettanto noto che Bach era affascinato proprio dalla natura bifronte delle note - suoni da una parte, numeri dall'altro. 

Non per niente decise di inserire il suo nome, come una sorta di firma musicale, in alcune composizioni, approfittando del fatto che nella notazione musicale tedesca B sta per si bemolle; A per la; C per do e H per si. 

Un'altra crittografia usata da Bach si basava sulla cosiddetta gematria: Se A = 1 B=2, C=3, eccetera... BACH (B+A+C+H) = 14 e J.S.Bach = 41 (dato che I e J erano equivalenti nell'alfabeto tedesco dell'epoca). 

Nel suo libro Bachanalia uscito nel 1994 il matematico e appassionato di Bach, Erich Altschuler fornisce molti esempi in cui compaiono nella musica del grande compositore numeri come il 14 (BACH cifrato) e il 41 (JSBACH cifrato), che lui ritiene siano stati inseriti di proposito. 

Per esempio, nella prima fuga (in do maggiore) del primo libro del Clavicembalo ben temperato, il soggetto ha 14 note. 

Inoltre, delle 24 fughe del libro, ventidue sono portate a compimento e la ventitreesima è portata quasi a compimento; solo una - la quattordicesima - non è completa né quasi completa. 

Alschulter paragona la mania di Bach di firmare in forma crittografica le sue opere - inserendo in forma criptica, cioè esoterica, il suo nome - a quello del regista Alfred Hitchcock di comparire con fugaci e quasi impercettibili camei in ciascuno dei suoi film. 




J.S.Bach esoterico e la sua passione per la crittografia.



Come tutti sanno la musica di Johann Sebastian Bach (185-1750), prodigio di misura ed armonia, è strettamente imparentata con la matematica. 

Forse non è altrettanto noto che Bach era affascinato proprio dalla natura bifronte delle note - suoni da una parte, numeri dall'altro. 

Non per niente decise di inserire il suo nome, come una sorta di firma musicale, in alcune composizioni, approfittando del fatto che nella notazione musicale tedesca B sta per si bemolle; A per la; C per do e H per si. 

Un'altra crittografia usata da Bach si basava sulla cosiddetta gematria: Se A = 1 B=2, C=3, eccetera... BACH (B+A+C+H) = 14 e J.S.Bach = 41 (dato che I e J erano equivalenti nell'alfabeto tedesco dell'epoca). 

Nel suo libro Bachanalia uscito nel 1994 il matematico e appassionato di Bach, Erich Altschuler fornisce molti esempi in cui compaiono nella musica del grande compositore numeri come il 14 (BACH cifrato) e il 41 (JSBACH cifrato), che lui ritiene siano stati inseriti di proposito. 

Per esempio, nella prima fuga (in do maggiore) del primo libro del Clavicembalo ben temperato, il soggetto ha 14 note. 

Inoltre, delle 24 fughe del libro, ventidue sono portate a compimento e la ventitreesima è portata quasi a compimento; solo una - la quattordicesima - non è completa né quasi completa. 

Alschulter paragona la mania di Bach di firmare in forma crittografica le sue opere - inserendo in forma criptica, cioè esoterica, il suo nome - a quello del regista Alfred Hitchcock di comparire con fugaci e quasi impercettibili camei in ciascuno dei suoi film.