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18/04/09

Clonazione - L'allarme di Padre Giertych .

Sono personalmente atterrito di fronte a certi scenari che può intraprendere la ricerca scientifca nel campo della clonazione umana. Trovo perciò quanto mai interessante pubblicare questo allarme lanciato da padre Giertych, attento ossevatore di questo campo.

"La clonazione umana incontra l'opposizione disgustata di tutti coloro, cristiani e non, che percepiscono spontaneamente l'inalienabile dignita' dell'essere umano". Ma ugualmente, lamenta sull'Osservatore Romano padre Wojciech Giertych, teologo della Casa Pontificia, in molti laboratori si continua a lavorare a questo progetto, tanto che siamo davanti a quella che appare come una "incombente prospettiva che genera giustamente la risposta estremamente allarmata dell'umanita'".

E se nel campo dell'educazione "un programma di formazione che neghi l'individualita' e lo sviluppo delle virtu' personali e che richieda solo un'esatta imitazione di un'identita' imposta" sarebbe qualificato come "essenzialmente inumano", ben maggiori riserve suscita l'idea della fabbricazione in laboratorio di cloni uguali in tutto al genitore clonato o anche semplicemente "prodotti" per esigenze terapeutiche, cioe' "con un patrimonio genetico prefissato, da cui si potrebbero raccogliere cellule staminali embrionali per la produzione di farmaci" da utilizzarsi a favore di altre persone "per superare il problema dell'incompatibilita' immunologica nei trapianti".

La storia - afferma il religioso domenicano - e' piena di tragici esempi di ideologie che sono nate da menti chiuse nell'orgoglio intellettuale, non disponibili ad accettare, con un atteggiamento umile, la verita' della realta'". Citando il recente documento della Congregazione della Dottrina della Fede intitolato "Dignitas personae", padre Giertych ricorda che "gli interventi tecnici che distorcono la natura e la finalita' della procreazione rappresentano un tragico attacco alla dignita' umana", in quanto l'uomo "non puo' essere trattata allo stesso livello della zootecnia: l'adattamento dei processi riproduttivi in piante e animali intrapreso per esigenze umane e reso possibile dagli sviluppi della biotecnologia diviene inammissibile se applicato alla procreazione umana".