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06/11/19

La Basilica dei Santi Quattro Coronati e le misteriose iscrizioni dei giochi nel Chiostro.



La Basilica dei Santi Quattro Coronati e le misteriose iscrizioni dei giochi nel Chiostro.

La magnifica Basilica dei Santi Quattro Coronati, vero gioiello incastonato in una fortezza medievale domina il colle del Celio dall’altura cui si accede attraverso la via omonima, in posizione del tutto defilata rispetto al classico itinerario turistico-archeologico che comprende i più importanti monumenti del centro di Roma.

Eppure pochi altri luoghi come questo meritano una visita, magari soltanto per ammirare i notissimi affreschi (risalenti al 1246) nell’Oratorio di San Silvestro, che descrivono le Storie di San Silvestro e di Costantino Imperatore, compresa la porzione con la Donazione di Costantino, che raffigura la concessione del potere temporale alla Chiesa da parte dell’imperatore Romano, sulla base di un documento attribuito a Costantino, che l’umanista Lorenzo Valla nel 1440 dimostrò inequivocabilmente essere un falso.


Ma molti altri sono i motivi di interesse di questo edificio, costruito originariamente nel IV secolo d.C. e intitolato a quattro martiri cristiani, quattro scalpellini che si rifiutarono di realizzare idoli pagani, non ultimo quello di ospitare una antichissima comunità di suore agostiniane, che ogni giorno, da sempre, recitano i vespri nella chiesa al dolce suono di una chitarra orizzontale. 

Altra attrazione particolarissima è poi il Chiostro, iniziato nel XIII secolo e rifatto nel Cinquecento, cui si accede dalla navata sinistra della Chiesa, di grandissima eleganza con la sua fila regolare di doppie colonne e la galleria. Come capita in diversi Chiostri antichi di Roma, anche qui i portici sono costellati di lapidi, iscrizioni, resti marmorei di diversa provenienza.


Tra le curiosità ci sono anche due figure che hanno attratto la curiosità degli studiosi, rappresentando un rompicapo.

La prima si trova all’ingresso del Chiostro, su un muretto, ed è un insieme di quindici linee parallele all’interno delle quali sono incise cifre romane in ordine sparso.  E’ stato ipotizzato che si tratti di una sorta di abaco, o di calcolatore ante litteram, oppure che al contrario l’iscrizione raffigurasse una sorta di gioco, probabilmente legato al tiro dei dadi. 


L’altra figura si trova invece su di una parete, in posizione quasi simmetrica rispetto alla prima, dall’altro lato del Chiostro, e in questo caso si tratta di tre quadrati concentrici, collegati tra di loro da linee centrali che terminano nel quadrato centrale.  Il riferimento al quale si è pensato è quello del gioco del filetto, che è molto antico e si praticava già nell’antica Grecia e in Egitto.  Ma alcuni studiosi fanno riferimento invece alla cosiddetta triplice cinta esoterica, che è stata ritrovata in diversi edifici in Europa, in Asia, fino in Estremo Oriente: i tre quadrati sarebbero i tre diversi livelli di conoscenza, legati al cammino spirituale che coinvolge le tre diverse essenze umane: fisica, mentale e spirituale e la triplice cinta con la sua evidente simbologia iniziatica finì perfino per essere adottata dall’Ordine dei Templari.



Fabrizio Falconi, tratto da Misteri e Segreti dei Rioni e dei Quartieri di Roma, Newton Compton Editori, 

05/04/17

Durante i Lavori per la Metro C, spunta a Piazza Celimontana, proprio di fronte all'Ospedale del Celio, un Acquedotto romano di 2.300 anni fa.




Saranno presentati oggi, Mercoledì 5 aprile alla Sapienza diRoma  i dettagli riguardanti la scoperta del tratto di acquedotto romano rinvenuto sotto piazza Celimontana durante i lavori per la Metro C. 

A illustrarli - nel corso della giornata di apertura del convegno "Roma medio repubblicana: dalla conquista di Veio alla battaglia di Zama" (alle 14.30 presso la sala dell`Odeion - Facoltà di Lettere), sarà l`archeologa Simona Morretta, responsabile scientifico dell`area del Celio per la Soprintendenza, insieme a Paola Palazzo (Cooperativa Archeologia), che ha diretto lo scavo.

La scoperta dell`Acquedotto si presenta tra le più interessanti degli ultimi anni: tra le ipotesi più verosimili è possibile una identificazione con un tratto dell`Aqua Appia, l`acquedotto più antico di Roma (312 a.C.), che sicuramente attraversava questo quartiere a una notevolissima profondità.

L`opera, per ora, è stata smontata e in parte delocalizzata, in attesa di un rimontaggio futuro, in una sede ancora da individuare

Il convegno, organizzato dalla Soprintendenza speciale per il Colosseo e l`area archeologica centrale di Roma, l`UniversitàSapienza di Roma e la British School at Rome, proseguirà nelle giornate del 6 e 7 aprile presso la British School, con sezioni tematiche dedicate a gettare nuova luce sul periodo dell`età repubblicana. 

fonte: askanews.it

08/02/17

Domenica 5 Marzo alle ore 15 visita ai Gioielli del Celio (Santo Stefano Rotondo, Villa Celimontana, Case Romane al Celio...).




Il prossimo Domenica 5 Marzo alle ore 15 condurrò per gli amici e per le persone che vogliono partecipare una visita gratuita alle meraviglie antiche del Celio. 


La camminata a piedi comprenderà: 


- visita alla Chiesa di Santo Stefano Rotondo (al Celio)
- Obelisco Matteiano (egizio) a Villa Celimontana
- piazzale dei Santi Giovanni e Paolo con resti del Tempio del Divo Claudio
- visita delle Case Romane al Celio (qui è previsto biglietto di ingresso, con le tariffe che sono indicate sul sito). 

L'appuntamento è per le ore 15 (puntuali) davanti all'ingresso dell'Ospedale Militare del Celio - dove è presente anche un grande parcheggio. 

Per confermare la vostra presenza basta che mi scriviate qui o sulla pagina Fb o sui mezzi che conoscete. 

Fabrizio