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06/09/22

"Dammi forza", una poesia di Fabrizio Falconi






Dammi forza 
e un quieto scomparire, 
di questo poco
sventolio evanescente 
non voglio ricordare
neppure
l'ombra o l'inizio.


Fabrizio Falconi, da "L'ombra del ritorno", Campanotto, Udine 1998, e da "Poesie 1996-2007", Prefazione di Robert P. Harrison, Postfazione di Marco Guzzi, Campanotto, Udine, 2007 

14/02/21

La Poesia della Domenica: "Coniando sfere dissimili" di Fabrizio Falconi






Coniando sfere dissimili
come granelli,
biglie sbeccate
nell'ilare quiete della valle,
segnata dallo strisciare serpesco
della morte, tutti c'eravamo:
assonnati risvegliati menomati,
pulzelle disarcionate da selle,
musicisti temporalmente tristi,
inconsapevoli reticenti colpevoli,
spersi bambini tersi,
tutti,
sotto il campanile mattonato
acuminato,
contro il cielo alabardato.






22/05/16

Poesia della domenica - "La curva dei capelli" di Fabrizio Falconi.








Freddo trillo mattutino
d'amianto e sonno,
tutto a ritroso vento
cipigli, corse e inganni,
soffiando via, scrolli
tenera barcolli,
con la punta delle mani
risali e svolti
la curva ombrosa dei capelli.




Fabrizio Falconi, da L'ombra del ritorno, Campanotto, Udine, 1996. 

30/04/16

Dettagli - di Fabrizio Falconi





Silenziosi
termini di paragone
fioriscono intorno
al giardino della tua assenza.
Sono dettagli
i frutti spinosi del rimorso ?
Sono misteriose strade
a ritroso, di gioiosi ritorni
a quando eravamo noi
- io e te - 
quelle tracce d'acqua piovana
disseminate nella terra
coperta d'erica e di sonno ?




in testa illustrazione di Paul Flora

24/09/14

L'acqua dei figli - di Fabrizio Falconi




L’acqua dei figli


Ore di sonni a imbuti
a singhiozzo a ricordar parole
a senso, filastrocche e canti
ore di veglie e corti
respiri, mani nelle mani
e piedi nei piedi
pancia nel cuore, e odori
così
è scritto, e passa
l’acqua dei figli
sul letto di sassi dei padri
e lava, e consuma
e rende vecchio e nuovo
e prosciuga, e inonda
e rinnova da se stessa la vita
e niente è mai come il giorno prima.


da: Fabrizio Falconi, Poesie 1996-2007  (prefazione di Robert P.Harrison, postfazione di M.Guzzi), Campanotto, 2007

25/05/14

La poesia della domenica - 'La messe di pensieri' di Fabrizio Falconi.




La messe di pensieri

La messe di pensieri
dipana improvvisa, tra molte
orazioni di ore pallide
e sommerse, una: all'alba,
come sempre,
nell'attimo più ventoso
uno scrollare di spalle,
quieto risveglio
al riparo dalla scure dei fantasmi.
Quieto nella casa vuota
venni a sedermi sulla poltrona azzurra.
Nel drappo disadorno
del cielo, senza neve
e senza uccelli
un solo filo di fumo bianco.
Nel domino degli oggetti
intorno, manca un pezzo: quello
che tu spostavi,
in un inizio di riso
lasciato a risplendere nell'aria.

da: Fabrizio Falconi, Poesie 1996-2007  (prefazione di Robert P.Harrison, postfazione di M.Guzzi), Campanotto, 2007


in testa: foto dell'autore

27/10/11

Robert Pogue Harrison - prefazione a 'Poesie 1996-2007'





Prefazione di Robert Pogue Harrison al volume Poesie 1996-2007 di F.Falconi, Campanotto Editore, 2008.

Il filosofo americano Ralph Waldo Emerson inizia il suo saggio L’esperienza  con una domanda:  “dove ci troviamo?”  È una domanda disorientante, innanzitutto a causa dell’uso della prima persona plurale.  Questo “ci” si riferisce ad un soggetto collettivo impersonale?  Alla comunità dei lettori di Emerson?  Ai suoi compatrioti?  È solo quando si arriva alla fine del saggio che si comincia a capire che pochi di noi si fanno questa domanda in modo serio, sin quando non riusciamo a renderci conto del fatto che siamo, in effetti, persi.