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21/09/16

Riapre la Scalinata di Trinità dei Monti dopo il Restauro. Strinati: "Non sia più luogo di bivacchi e vandalismi".





La sosta sulla Scalinata di Trinita' dei Monti, recentemente restaurata e che il 22 settembre sara' restituita alla citta', "deve essere consentita ma deve essere regolamentata, perche' la Scalinata e' stata concepita come via di transito".

A sostenerlo e' Carlo Strinati, storico ed ex sovrintendente a Roma, in un lungo documento diffuso dal presidente dell'Associazione Via Condotti Gianni Battistoni e sottoscritto da alcune personalita' del mondo della cultura, dell'arte e delle attivita' produttive: Roberto Wirth, Umberto Galimberti, Massimiliano Fuksas, Masolino D'Amico, Dante Ferretti,Paolo Giorgi, Bedy Moratti, Jas Gawronski, Michele Dall'Ongaro, Adriana Asti,Gianni Rivera, Anna Fendi,Giorgio Ferrara e Lucio Villari.

La scalina, dice Strinati, "deve essere vissuta, ma non puo' essere utilizzata come fosse l'uscita di uno pseudo pub irlandese all' italiana, dove si beve, ci si ubriaca, si schiamazza, si molestano le persone tra loro, si fanno i propri bisogni corporali e si rompono spesso e volentieri gli arredi urbani che abbiano la disgrazia di trovarsi nei dintorni".

 "Certo non si propone qui - aggiunge lo storico - di riprodurre i divieti della Spagna franchista ( visto che siamo a piazza di Spagna) per cui non ci si poteva riunire in più di poche persone pena l' arresto. Ma prima di tutto deve essere escluso a priori l' utilizzo della parte centrale della Scalinata per sedersi e sostare. Puo' e deve essere invece consentito nelle parti laterali e nelle due piazze lungo la salita ma senza riempire integralmente i gradini impedendo cosi' a chi cammina di passare. Il vincolo forse gia' esiste. Ove cio' fosse deve essere applicato. Ove non esista e vi siano le condizioni giuridiche, si applichi. Ove la proprieta' pubblica inibisca l' apposizione del vincolo venga allora la Scalinata regolamentata con norme di disciplina urbana apposite e venga vigilata da vigili urbani. Certo, si dira', e' una utopia, ma a ben vedere non e' utopistico che la nuova amministrazione capitolina ripristini la tipologia dei servizi di vigilanza su Ville, palazzi e transiti pubblici di rilevante interesse e qualita' storica, un servizio che esisteva al tempo della nostra infanzia e funzionava pure. Non e' impossibile, e l' amministrazione romana appena insediata - conclude - potrebbe individuare in questa riattivazione di funzioni un nobile e sacrosanto obbiettivo".

Fonte: ANSA

23/06/16

Torna a splendere dopo 40 anni il magnifico mosaico romano delle Terme di Caracalla .





Dopo 40 anni, grazie al finanziamento di Bulgari, torna a splendere uno dei più bei mosaici della palestra delle Terme di Caracalla a Roma. Il Soprintendente speciale per il Colosseo e l`area archeologica centrale di Roma Francesco Prosperetti e l`amministratore delegato di Bulgari Jean-Christophe Babin hanno annunciato il completamento del restauro della prima parte del mosaico policromo della palestra occidentale e, alla luce dei risultati, Babin ha espresso la volontà di Bulgari di finanziare la prosecuzione dei lavori nella seconda parte del mosaico ancora non restaurata. 

Avviati alla fine del 2015, i lavori sono stati realizzati dalla Soprintendenza grazie a una donazione di Bulgari facilitata dall`Art Bonus, e hanno riportato alla luce dei mosaici pavimentali in pregiati marmi policromi, caratterizzati da un raffinato motivo geometrico a ventaglio, e che da oltre 40 anni non erano visibili ai visitatori perché coperti con un tessuto e uno stato di terra per proteggerli dal possibile degrado

Sensibilizzata dalla Soprintendenza, Bulgari ha sostenuto questo complesso progetto, legato a un tesoro archeologico che in passato aveva affascinato i designer della Maison: infatti per Bulgari il restauro rappresenta il tributo a un luogo che è stato fonte di ispirazione primaria per la collezione di gioielli Divas` Dream, il cui disegno riprende proprio le linee pure e perfette dei mosaici delle Terme di Caracalla. 

"Questo intervento - ha spiegato il Soprintendente Francesco Prosperetti - conferma il rapporto privilegiato che Bulgari ha voluto instaurare negli anni con le Terme di Caracalla. La preziosità dei decori architettonici e gli sfarzi delle Terme costituiscono da sempre una fonte di ispirazione per la creazione, come è anche accaduto a Bulgari, che con generosità oggi ci ha annunciato un nuovo finanziamento per proseguire il restauro. 

L`Art Bonus si è rivelato anche in questo caso uno strumento efficace per la valorizzazione del nostro patrimonio". Jean Christophe Babin, amministratore delegato di Bulgari, ha commentato: 

"Oggi festeggiamo la conclusione di un restauro perfettamente eseguito ma anche l`inizio di un nuovo restauro su un`area adiacente e altrettanto significativa. Le Terme di Caracalla sono un gioiello archeologico nel cuore della Città Eterna, un luogo nel quale si respira tutta la grandezza della storia di Roma. Per un gioielliere come Bulgari, che pone la ricerca del Bello al centro della propria passione creativa, contribuire a valorizzare lo splendore racchiuso in un luogo così suggestivo è un motivo di grande orgoglio. E` stato quindi naturale rinnovare il nostro sostegno a un progetto che restituirà alla città e a questo monumento un tesoro rimasto celato per tanti anni".

Il restauro, curato da Marina Piranomonte e Anna Borzomati, si è articolato in diverse fasi: dopo una pulitura preliminare si è proceduto al consolidamento del piano del mosaico e ad altri interventi finalizzati a evitare cedimenti; questa fase ha permesso il recupero di numerose tessere interrate, cosicché la reintegrazione del mosaico è avvenuta con pezzi originali; infine la pulitura definitiva, delicata per la presenza di incrostazioni minerali e diversificata tra le tipologie dei marmi, è stata completata dalla stesura di un velo protettivo.