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29/07/14

Essere "equilibrati" non è tutto.



Foto di John Dominis per LIFE — Una acrobata salta la corda su Chicago, 1955 (John Dominis—Time & Life Pictures/Getty Images)



Tutti sono sempre e solo alla ricerca dell'equilibrio. L'equilibrio mondiale, l'equilibrio economico, l'equilibrio di coppia, dei matrimoni, l'equilibrio dei figli. 

Eppure, l'equilibrio di per sé non dice nulla. Molti equilibri sono fondati sulla più ripugnante sperequazione, sui compromessi, sull'ipocrisia, sul far finta di nulla, su due patologie che si compensano.. 

Non è l'equilibrio che andrebbe perseguito (che è un valore neutro), ma l'armonia. 

La Sonata n.3 bwv 1029 di Johann Sebastian Bach non è meravigliosa (solo) perché è equilibrata, ma perché è armonica. Una persona non è bella (solo) perché è equilibrata e tiene a bada come può i suoi conflitti interiori, ma se è armonica, se le parti di sé sono risolte, aperte e dialogano tra di loro.


Fabrizio Falconi

27/02/14

L'armonia della dissonanza.






L'essere è dissonanza. 

Ogni volta che ricerco l'unità, la dissonanza mi sospinge lontano, ai margini. Mi riporta indietro.  

Eppure appartengo ad un nucleo originario. E quella parola fastidiosa che pronunci, destino, anche se non mi appartiene in fondo, la vedo scritta ovunque, sul trionfo dei melangoli bagnati dalla pioggia, sull'inciampo del marciapiede sollevato, sulla miserabile compagnia di sogni che mi son scelto. 

Ma è una illusione. 

Tanti suoni mi abitano, e tutti insieme vogliono suonare. Tutti insieme vogliono esistere.  Lo pretendono, mi inchiodano alla sofferenza, al vuoto delle ore senza, al bisogno, alla cura, all'impazienza e al suo contrario. 

L'ordine non viene dalle cose, l'ordine non è nelle cose. Tutto danza, e la danza non si tiene.  Sono io che osservo, che la tengo. 

Io fragile, io codardo, io forte come un tronco, io dissonante come le canne del ghiaccio suonate dal vento nella caverna.  Nessuno capisce quel suono. Nemmeno io, anche se non posso fare a meno di vibrare e di essere fino in fondo quel ghiaccio, quella vera vibrazione, quel vento.  



Fabrizio Falconi © - proprietà riservata/riproduzione vietata.


in testa: Jennifer Connelly in A Beatiful Mind. 

04/10/13

La vita armonica. (perché debbo vivere armonicamente ?)






Perché bisognerebbe vivere armonicamente ?  Anche ammesso che ciascuno sappia cosa significhi questo - cosa significhi scegliere tra una vita armonica, dove le cose e i gesti e i pensieri seguano il ritmo coerente di un ordine intrinseco,  e una vita caotica, dove ci si limiti a vivere come un legno alla deriva, sospinto dagli umori del vento - perché bisognerebbe scegliere la prima opzione ?

L'obiezione mossa da alcuni (dai tempi di Schopenhauer e prima ancora, e sempre più spesso) è: perché si dovrebbe scegliere l'uno - cercare faticosamente di vivere in armonia - invece dell'altro, abbandonarsi alla inerzia delle cose, visto che il fine della vita è lo stesso, ovvero la morte e la dispersione di tutto?

La risposta, molto banalmente, è nel dover essere.

E' così che è. Perché l'universo si è formato e sviluppato, secondo un ordine perfetto, invece di non nascere e di sbrindellarsi in un immane caos ?  Perché la vita ha ordinato il suo filo nel corso di miliardi di anni, per raggiungere uno scopo obbedendo ad un ordine inaudito di sequenze, anziché non nascere e rimanere poltiglia, cosa inespressa ?

Il dover essere del mondo è il suo essere.

Il dover essere è una legge (per quanto misteriosa) del mondo.

Noi siamo mondo.

E a quanto pare, nessuno può esimerci dal desiderio di una ricerca di vita armonica, perché - a quanto pare - l'armonia nasce solo da un'ordine (o al massimo da un armonico disordine).


Fabrizio Falconi