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08/09/14

Freud e Jung adulteri - due diversi modi di tradire.



Si potrebbe dire, alla Woody Allen: dimmi come tradisci e ti dirò chi sei.

E' abbastanza curioso scoprire le differenze tra i due grandi padri della psicoanalisi, Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, che furono entrambi, nelle loro vite, adulteri conclamati, ma in modi molto diversi. 

Come è noto Carl Gustav Jung sposò nel 1903, all'età di ventotto anni  Emma Rauschenbach, la figlia di un ricco industriale di Schaffusa.
Grazie a lei risolse definitivamente i suoi problemi finanziari e da lei ebbe, nel corso di dieci anni, ben cinque figli, Agathe, Anna, Franz, Marianne e Emma.
Nella sua autobiografia Jung parla poco di questa compagna, divenuta a sua volta psicoterapeuta junghiana. Il matrimonio durò tutta la vita (fino alla morte di lei), anche se Emma tollerò l'infedeltà coniugale del marito oltre ogni aspettativa.

Jung infatti già nel 1909 iniziò la celebre relazione con la paziente Sabina Spielrein che, invaghita di lui, pretende un figlio e tenta di rovinargli la reputazione.

Jung, intimamente coinvolto, non riesce ad interrompere la relazione. Fino al 1910, quando conosce Toni Wolff, poco più che ventenne, che rimane in analisi per circa tre anni.  E' ipersensibile, intelligente, amante della poesia, non bella ma estremamente femminile. Jung non le resiste e nel 1911 la relazione diventa totalizzante. Emma ne soffre molto, anche perché Jung pretende di coinvolgerla nella vita familiare e in quella professionale, rifiutando al contempo l'idea del divorzio.
La relazione con Toni dura per oltre quarant'anni,  in un singolarissimo rapporto triangolare (non fu mai messo in discussione il matrimonio con Emma, ma Jung, sempre più dilaniato interiormente, porterà il suo disastro interiore nel materiale magmatico che formerà il Libro Rosso).

Toni, fra l'altro, sarà l'unica autorizzata a trascorrere con lui i fine settimana nella Torre di Bollingen, il rifugio lontano da tutto, senza luce né acqua che Jung si era fatto costruire sul lago di Zurigo.


Del tutto diverso il tradimento di Freud. Il padre della psicoanalisi era sposato dal 1886 con Martha Bernays.

Anche questo matrimonio, però, non fu felice.  O almeno, non completamente.  Era stato lo stesso Jung, maliziosamente, molti anni dopo la celebre rottura tra i due, ad avanzare il sospetto che Freud fosse stato infedele alla moglie, e in un modo davvero piuttosto scabroso.

Negli ultimi anni, la notizia ha trovato conferme sicure proprio da parte di uno dei più grandi studiosi di Sigmund Freud, Franz Maciejewski, il quale è riuscito a dimostrare il rapporto con la cognata, Minna Bernays, sorella nubile della moglie di Freud che viveva sotto lo stesso tetto con la coppia.

Maciejewski infatti è riuscito a trovare in un albergo delle Alpi Svizzere la firma di Freud.  La prova difficilmente oppugnabile dell' adulterio sta scritta a chiare lettere nell' elenco dei clienti di un albergo delle Alpi svizzere, lo Schweizerhaus di Maloja.

Qui Freud e la cognata, che stavano trascorrendo insieme una vacanza di due settimane, occuparono una camera matrimoniale il 13 agosto 1898, presentandosi come una coppia sposata. E lui si registrò con la donna come «il dottor Sigmund Freud e signora».

Quindi, il giorno stesso, inviò alla moglie, che sapeva del viaggio, una cartolina in cui si soffermava sulla bellezza del paesaggio, ma definiva modesto l' albergo.

Invece lo Schweizerhaus era e resta un hotel di lusso: evidentemente Freud non voleva insospettire la consorte.

In queste due diverse modalità di tradimento, c'è molto della diversa anima di Jung e Freud.

Jung portò l'adulterio, anzi i due adulteri, in superficie, alla luce del giorno, e cercò un difficilissimo - e doloroso - compromesso in vivendi.  Freud preferì la clandestinità.   Jung fu attratto da pazienti giovani, turbate e conturbanti. Freud preferì la cognata, che forse rappresentava un doppio della moglie.

E in queste differenti modalità c'è forse anche il segno di una diversissima interpretazione della libido, il meccanismo del desiderio umano, che mentre per Freud si identificava completamente con l'impulso sessuale, per Jung è la forza vitale psichica, di cui l'energia sessuale è soltanto un aspetto.


Fabrizio Falconi - © riproduzione riservata. 


22/04/13

Un processo per adulterio - Il nuovo grande libro di Kate Summerscale.



Segnalo l'uscita di questo libro, che merita davvero. 


Dopo il grande successo di Omicidio a Road Hill House (Frontiere 2008 e Super ET 2011), Kate Summerscale torna in libreria con la storia vera di Mrs Isabella Robinson, una Lady vittoriana accusata di adulterio, e del controverso processo di divorzio che la vide protagonista. Isabella è infelicemente sposata con un ingegnere civile di Edimburgo, un uomo di «mentalità ristretta e temperamento violento», nonché personaggio «poco istruito, egoista e orgoglioso». 

Un matrimonio che non ha nulla a che vedere con l'amore e che, nell'estate del 1857, naufraga definitivamente davanti ai giudici del neonato tribunale londinese per i divorzi civili. Henry Robinson accusa Isabella di non essergli stata fedele e, come prova del suo tradimento, presenta alla corte il diario della moglie. 

«Nel corso di quei cinque giorni di processo migliaia di parole segrete scritte da Isabella Robinson furono lette davanti alla corte e riprodotte quasi integralmente dai giornali. Il diario conteneva descrizioni particolareggiate ed erotiche in cui si alternavano angoscia ed euforia, ed era un'opera più immorale e licenziosa di qualsiasi romanzo inglese contemporaneo». Il diario documenta gli struggimenti di Isabella per Edward Lane - un medico di dieci anni più giovane - e, nonostante non faccia piena luce su quello che è successo davvero tra di loro (sempre che qualcosa sia successo), solo un miracolo potrebbe impedire a una corte di giudici anziani e conservatori di condannare la donna. Gli avvocati di Lady Isabella, però, propongono una spiegazione alternativa: il diario non è altro che una «prova di romanzo», un'elaborata opera di fantasia scaturita dalla mente malata di una donna sconvolta dal demone dell'isteria. La rovina di Mrs Robinson è un magistrale affresco d'epoca. 

Un racconto avvincente e appassionante, nato dalla meticolosa ricostruzione di testimonianze, documenti e fatti. Un viaggio nel cuore e nei pensieri di una donna libera, intelligente e anticonformista, troppo presto. Un'eroina moderna, «aliena in un'epoca aliena», che Kate Summerscale ci restituisce in tutte le sue travolgenti contraddizioni.