05/04/16

Il libro del giorno: "I racconti di Belzebù a suo nipote" di Georges I. Gurdjeff




Il primo dei grandi libri scritti dall'armeno Gurdjeff dopo il 1924, filosofo, scrittore, mistico e "maestro di danze" , una delle personalità più rilevanti del Novecento.  Un impressionante, ridondante affresco visionario che ricostruisce la storia del mondo dagli albori fino alla civiltà indiana, tibetana ed europea, vista dagli occhi di Belzebù, essere superiore, navigatore spaziale, emissario del Creatore Unico sul nostro pianeta, e  raccontata al nipotino Hassin, ansioso di conoscere particolari sulla vita degli abitanti del pianeta Terra.

Gurdjeff stupisce, sconcerta. La sua è una visione del mondo, della vita e dell'universo realmente nuova, del tutto inedita, che ribalta ogni luogo comune e ogni consolidata certezza.

Lo scienziato Ouspenskij sistematizzò, teorizzandola, l'opera di Gurdjeff, attribuendo valore filosofico ad un'opera per molti versi poetica sulla natura umana, interpretata attraverso una smodata voglia di classificare, enumerare, nominare, che rende difficile e estremamente affascinante questa lettura.

Gli uomini sono esseri tricentrici, tricerebrali che hanno smarrito la loro via (non praticano più i loro "doveri esserici") e si sono abbandonati alle cristallizzazioni dell'utilizzo dell'organo kurdabuffer che porta: odio, invidia e ogni altro tipo di bassezza umana.

Da rileggere oggi, di straordinaria attualità.

I racconti di Belzebù a suo nipote 
di Georges I. Gurdjieff (Autore),
M. Fumagalli (Traduttore), R. Cervetti (Traduttore)
Neri Pozza Editore

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