19/05/15

'Un impiego remunerativo' di Jamie Mc Kendrick




Un impiego remunerativo

Come se non avessi niente di meglio da fare,
e chi dice che ce l'ho, che mettere in ordine
la casa che non ho, siedo alla scrivania di quercia
che ho, anche se è più un tavolo che una scrivania
ma è mia e l'ho carteggiata con le mie mani
e l'ho passata con la cera d'api e con la spugna di ferro.

- per dire quanto era importante per me:
questa superficie sulla quale così tanto sarebbe
stato portato a termine. La cosa migliore, poi, è
che posso toglierle le gambe e rimpiazzarle
con quattro angelici dadi ad alette sui supporti agli angoli
e così è sia qualcosa di stabile che una bestia mobile.

Mi chiedo perché mai ho conservato questa molla di penna
che sto tormentando adesso tra l'indice
e il pollice - non per cucire le palpebre
come le anime degli invidiosi in purgatorio.
Troppo ben fatta per essere gettata via,
immagine dell'infinito o dell'informazione...

Sono ancora qui, dove c'è una gioia inconsolabile
che deve essere goduta, sedendo pronto alla mia postazione
e in attesa del corno o della tromba finale.
Nessuno può dire che sia sprecare il tempo, il mio tempo, tempo che ho,
entrare nel filo più vero della spirale,
vivere sempre attendendo il non udito.



Jamie Mc Kendrick - Un impiego remunerativo, da 'Chiodi nel cielo', ediz. Donzelli, 2000.




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