14/02/15

Carlo Rovelli: Sette brevi lezioni di fisica. Un caso editoriale.





Consola sapere che un libro come Sette brevi lezioni di fisica edito da Adelphi è diventato in Italia un best-seller.   Oltre 70.000 copie infatti sono state vendute di questo libricino di appena 85 pagine che mette in scena - è il caso di dire - le moderne acquisizioni scientifiche in materia di teoria generale della relatività, meccanica quantistica, astrofisica e fisica delle particelle elementari. 

Un territorio apparentemente ostico, che Rovelli attraversa con passo british, cioè leggero ed essenziale. 

La divulgazione scientifica nel nostro paese fa sempre fatica. Ma Rovelli, che da molti anni lavora all'estero e attualmente al Centro di Gravità Quantica di Marsiglia, sembra aver trovato la formula giusta.

7 semplici lezioni, di poche pagine ciascuna, che affrontano temi vertiginosi, come i buchi neri, l'illusione spazio-temporale, la probabilità, il calore, l'architettura incredibile del cosmo e delle particelle di cui esso - e anche noi stessi - è costituito. 

Il segreto forse è tutto qui.  Se si sono approfonditi altrove questi temi, il libro potrà risultare anche troppo leggero. Ma se si vuole invece cominciare, se si vuole entrare nel rovescio di prospettiva che rende ardua da pensare la nostra condizione di esseri gettati  (come diceva Heidegger)  nella esistenza, consapevole, in questo incredibile, meraviglioso mistero, questo forse è proprio il testo ideale.

Vi si trovano piccole perle come questa: Abbiamo cento miliardi di neuroni nel nostro cervello, tante quante le stelle di una galassia, e un numero ancora più astronomico di legami e combinazioni in cui questi possono trovarsi. Di tutto questo non siamo coscienti. "Noi" siamo il processo formato da questa complessità, non quel poco di cui siamo coscienti.

Fabrizio Falconi

Carlo Rovelli

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