03/05/14

"E' impossibile tacere su una morte" - Elias Canetti.


250.000 foto ed effetti personali allestiti nel centro della memoria di Fukushima (foto di Toru Hanai).


E' impossibile tacere su una morte.  Vorremmo una muta del lamento, e poiché non esiste cerchiamo di metterla insieme con le lettere che mandiamo in paesi lontani.

Ma il nostro dolore per il morto è così grande e violento che non scriviamo soltanto a quelli che l'hanno conosciuto: impegniamo ad onorarne la memoria anche tutti quelli che non conosciamo.  Ad essi presentiamo il morto a posteriori, ad essi comunichiamo il meglio che di lui si possa dire; diciamo esplicitamente cosa lui significhi per noi ed esercitiamo una sorta di pressione: guai se anche per loro non significa molto. 

In cuor nostro facciamo dipendere dalla loro reazione alla notizia di questa morte la possibilità che continui la nostra amicizia per loro. 

Li mettiamo alla prova, li osserviamo con diffidenza, misuriamo sulla bilancia ogni parola della loro reazione, e se il peso risulta troppo scarso li cacciamo senza pietà: non potranno più far parte della nostra cerchia. 


Elias Canetti, La rapidità dello spirito, appunti da Hampstead 1954-1971, traduzione di Gilberto Forti, Adelphi, 1994, pag.182.

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