27/03/14

In Gran Bretagna vietano i libri ai detenuti. E gli scrittori si ribellano.





Alcuni fra i maggiori scrittori britannici, come Mark Haddon e Philip Pullman, hanno aderito alla campagna contro il divieto imposto ai detenuti del Regno Unito che non possono ricevere libri dall'esterno del carcere dove sono rinchiusi, e quindi da familiari e amici. 

Una petizione che chiede al ministro della Giustizia, Chris Grayling, di fare marcia indietro e annullare il provvedimento, ha raccolto migliaia di firme su internet. 

Haddon, autore del romanzo "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", ha chiesto a ogni scrittore britannico di opporsi a questo regolamento che va contro i diritti dei detenuti e ne limita le possibilita' di reinserimento in società. 

Mentre Pullman, ha definito il divieto come uno dei più "deprecabili, meschini, e vendicativi atti di un governo barbarico". 

Il governo ha precisato che la decisione e' stata presa per evitare che sostanze stupefacenti vengano introdotte di nascosto all'interno delle prigioni. 

fonte ANSA

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