13/09/13

Attrazione fatale (esiste una attrazione fatale dell'amore?) - Lectio Magistralis di Remo Bodei oggi a Modena. Il testo integrale.



Remo Bodei, professore di filosofia presso la University of California a Los Angeles terrà oggi una Lezione magistrale dal titolo Attrazione fatale. L'appuntamento è a Modena, in Piazza Grande alle ore 16,30

Ecco il testo integrale. 


E siste un’attrazione fatale dell’amore?
È davvero impossibile non ricambiare l’amore di chi ci ama? Esiste un amore irresistibile, contagioso e cieco? Se amati, si deve riamare "per forza"? Tutti questi interrogativi rinviano a una domanda preliminare: Perché, quando si ha la fortuna di incontrarlo, si dovrebbe rinunciare all’amore, a una delle esperienze più piene e appaganti nell’esistenza di ciascuno? Esso rappresenta, infatti, un’energia di radicale rinnovamento, un nuovo inizio, quasi una rinascita: incipit vita nova.

Si gode dell’esaltazione che produce, dell’inafferrabile, luminosa espansione della vita, un allargamento dell’io che sente di non bastare più a se stesso e trova il propriocompletamento nell’altro. Si avverte allora la sensazione di innalzarsi al di sopra della banalità della vita quotidiana e di essere strappati alla solitudine dell’io.

È felicità e tormento che risveglia il desiderio di ignoto, assieme al dubbio di non essere corrisposti e al connesso timore di perdere ciò a cui oscuramente si è sempre aspirato.

È una riscoperta di noi stessi in vesti altrui, l’incontro con quel nucleo di noi stessi, da cui viviamo spesso lontani, assorbiti dall’esteriorità e dalla dissipazione delle nostre energie.

Quando si prova amore per qualcuno, il desiderio più grande è che tale affetto sia ricambiato, superando una doppia difficoltà, poiché è già improbabile trovare tra milioni di persone qualcuno di cui innamorarsi, ma è ancora più improbabile esserne ricambiati.

Gli amori asimmetrici,in cui si ama non riamati, possono finire tragicamente,come sappiamo anche dalla cronaca, con l’uccisione di chi non vuole iniziare o continuare una relazione.

A partire dal celebre verso dantesco «Amor che nullo amato amar perdona», mostrerò,come sostenere questo principio possa in certe culture, da un lato, sfociare nella morte,dall’altro rappresentare un’attenuante e una rivendicazione dell'adulterio.

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