09/03/13

Diretta dal Conclave 5./ Potrebbe essere la volta di 'Francesco I'.




Un Papa Francesco, come è noto, non c'è mai stato

Ma nel mare aperto di questo Conclave - in caso si concretizzasse lo stallo tra le due compagini che sembrano attualmente convergere intorno a due candidati principali, l'italiano Angelo Scola e il brasiliano Odilo Scherer - il gioco degli outsiders potrebbe anche portare a questa sorpresa. 

Tra i cardinali accreditati ad ereditare il Soglio di Pietro, c'è in queste ore infatti, anche l'arcivescovo di Boston, Sean O' Malley, nato in Ohio da genitori irlandesi, appartenente all'Ordine dei Frati minori cappuccini che nella sua esperienza religiosa è stato anche diacono nella lontanissima Isola di Pasqua, in mezzo al Pacifico. 

La nomina di O'Malley a Papa sarebbe per molti versi rivoluzionaria. 

I Papi francescani nella storia sono stati soltanto quattro.   E nessuno di loro ha mai scelto il nome del Fondatore dell'Ordine.

Ma non è solo questo, ovviamente. 

O'Malley, 68 anni, è stato cappellano per i latinos a Washington, dove insegnava letteratura ispanico e portoghese all'Università Cattolica) e questo potrebbe rappresentare un fattore di consenso al Conclave anche da parte dei Cardinali di provenienza centro e sud-americana. 

Ma O'Malley è stato anche uno dei più intransigenti nella lotta al cancro della pedofilia nella Chiesa.  Dopo gli scandali nella diocesi, il frate cappuccino ed ex missionario ha venduto l'episcopio andando a vivere in un piccolo appartamento per pagare i debiti della diocesi di Boston. 

La penitenza per la pedofilia e l'energia e il coraggio che ha messo in questa battaglia lo hanno reso un esempio per molti.  

E il coraggio è davvero ciò che sembra mancare di più in una Chiesa cattolica che sembra spesso e da molto tempo paralizzata dalla paura.  Dalla paura, dal terrore di ogni cambiamento. 

La sua eventuale nomina sarebbe un segnale di speranza e di rinnovamento molto profondo. 

Il segno di una Chiesa che dopo 2.000 anni trova la forza di ricominciare veramente dal basso, e prima di tutto dal riconoscimento delle proprie grandi, estese ombre; della grande lontananza, in molti casi, dalla luce originaria del messaggio evangelico (così spesso contraddetto, tradito e offeso nel corso di questi due millenni, anche da coloro che si pretendevano suoi propagatori). 

Chissà se sarà davvero la volta di un Francesco I. 

Un Papa ispirato allo Spirito di quel Francesco che ottocento anni fa cambiò radicalmente la storia della Chiesa. 

Sono in molti, e noi per primi, ad augurarselo. 

Fabrizio Falconi


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