23/02/12

L'affidabilità storica dei Vangeli.


Capita spesso, in discussioni o convivi, di incappare nel vecchio argomento della attendibilità - vera o presunta - dei Vangeli cristiani, della loro potenzialità 'documentale'.  E siccome mi accorgo della dilagante ignoranza in materia - di nozioni storiche, collegata alla perdita di radici millenarie  - vorrei qui riproporre un prezioso résumé che traggo dal sito camcris e che allinea le informazioni storiche relative ai testi più famosi dell'antichità classica.   

Credo che sia utile leggere e conservare. 

L'affidabilità storica del Nuovo Testamento

Come per la maggior parte dei testi antichi, non possediamo gli scritti originali del Nuovo Testamento. Ciò che abbiamo a disposizione sono delle copie dei documenti originali. Queste sono state ricopiate e tradotte nelle varie lingue. Naturalmente la stessa cosa vale per gli altri documenti dell'antichità.


La tabella comparativa che segue - tradotta e adattata dal libro di J. McDowell, "Evidenza che richiede un verdetto" - ci mostra dove si situa il Nuovo Testamento (la tabella è incompleta).




Autore - opera
Periodo di redazione
Copia più antica disponibile
Intervallo (anni)
Numero di copie
Giulio Cesare
100 - 44 a.C.
900 d.C.
1.000
10
Tito Livio
59 a.C. - d.C. 17
20
Platone
427 - 347 a.C.
900 d.C.
1.200
7
Cornelio Tacito (Annali)
56 - 115 d.C.
1100 d.C.
1.000
< 20
   (opere minori)
56 - 115 d.C.
1000 d.C.
900
1
Plinio il Giovane (Storia)
61 - 113 d.C.
850 d.C.
750
7
Tucidide (Storia)
460 - 400 a.C.
900 d.C.
1.300
8
Svetonio (De Vita Caesarum)
75 - 160 d.C.
950 d.C.
800
8
Erodoto (Storia)
480 - 425 a.C.
900 d.C.
1.300
8
Orazio
 65 - 8 a.C. 
900
Sofocle
496 - 406 a.C.
1000 d.C.
1.400
193
Lucrezio
95 - 55 a.C.
1.100
2
Catullo
84 - 54 a.C.
1550 d.C.
1.600
3
Euripide
480 - 406 a.C.
1100 d.C.
1.500
9
Demostene
383 - 322 a.C.
1100 d.C.
1.300
* 200
Aristotele
384 - 322 a.C.
1100 d.C.
1.400
** 49
Aristofane
450 - 385 a.C.
900 d.C.
1.200
10
Omero (Iliade)
1100 a.C.
400 a.C.
700
643
il Nuovo Testamento
40 - 100 d.C.
125 d.C.
25
> 24.000
* tutti dalla stessa copia
** di qualsiasi opera

Il numero di manoscritti del Nuovo Testamento (ben 24.000) è di gran lunga superiore a quello di qualsiasi altra opera antica. Osservando questa tabella risulta anche chiaro che moltissimi documenti antichi sono stati copiati e ricopiati per secoli prima di giungere alla copia più antica in nostro possesso. Il manoscritto più antico del Nuovo Testamento, ha un intervallo di soli 25 anni dall'originale.

In conclusione, basandoci sul numero di documenti disponibili e sull'intervallo fra l'originale e la copia più antica, risulta chiaro che il Nuovo Testamento è storicamente molto più attendibile degli scritti di qualsiasi altro autore sopra menzionato.

Ma oltre all'evidenza che proviene dai manoscritti, abbiamo anche le citazioni in testi e lettere dei padri della Chiesa. Essi citano brani del Nuovo Testamento. Questa fonte esterna garantisce ulteriore sostegno all'affidabilità storica del Nuovo Testamento.




Autore
Periodo
(dopo Cristo)
Citazioni
Vangeli
Atti
Lettere di Paolo
Lettere generali
Apocalisse
Totale
Giustino martire
100 - 165
268
10
43
6
3 (+266 allusioni)
330
Ireneo
 150 - 200
1.038
194
499
23
65
1.819
Clemente d'Alessandria
150 - 212
1.017
44
1.127
207
11
2.406
Origene
185 - 253
9.231
349
7.778
399
165
17.922
Tertulliano
160 - 220
3.822
502
2.609
120
205
7.258
Ippolito
170 - 235
734
42
387
27
188
1.378
Eusebio di Cesarea
 260 - 340
3.258
211
1.592
88
27
5.176
Totali
19.368
1.352
14.035
870
664
36.289

In tutto il Nuovo Testamento, fra i 24.000 manoscritti ci sono solo circa 40 righe di testo (400 parole) che presentano delle variazioni, peraltro minime. Paragonato all'Iliade di Omero, con 643 copie disponibili, le linee varianti sono più di 700. In percentuale questo significa che il testo dell'Iliade è alterato al 5%, mentre il testo del NT è alterato in misura dello 0,5%. Le variazioni o gli errori del NT consistono essenzialmente in duplicazioni o errori d'ortografia e non incidono minimamente su alcuna dottrina fondamentale. Nessun altro libro al mondo presenta tali garanzie di qualità.

Queste non sono le uniche informazioni sulla validità storica del Nuovo Testamento. Ci sono molti altri documenti che confermano la validità dei testi biblici.

Negli ultimi 100 anni l'archeologia ha scoperto numerosissimi riferimenti a città, luoghi, popoli e nazioni descritti nella Bibbia.


5 commenti:

  1. Ok, allora se ho ben capito la copia più antica rinvenuta del nuovo testamento è del 125 d.c., dunque un centinaio di anni dopo la morte di Gesù.
    Il problema resta che verosimilmente per 4 o 5 generazioni le opere e i fatti di Gesù sono stati tramandati oralmente, di qui la diffidenza degli scettici più incalliti, cioè quanto possono essere restati fedeli i resoconti nei progressivi racconti?
    Cert averne rinvenuto una copia non esclude che nel periodo precdente ve ne fossero circolate delle altre, oggi non ancora rinvenute e forse mai più rinvenibili, però è singolare che già precedentemente all'era di Gesù si scrivevano tomi copiosi e nel suo caso tutto data molto dopo la sua vita terrena.
    Aggiungo una domanda da profondo ignorante : ma quando, come si legge nelle Letture di questi giorni, Gesù diceva convertitevi e credete al Vangelo, a quale Vangelo si riferiva??
    Grazie davvero per questo così interessante contributo.
    Marco F.

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    1. Il Vangelo di cui parla Gesù è Egli stesso, è Lui la buona novella perchè è in Lui che si ricapitola tutta la storia della salvezza. Convertirsi e credere nel Vangelo significa seguire Lui...

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  2. Sì, ma il vero dato in-controvertibile e molto interessante, che tutti sottovalutano - o semplicemente non sanno - è che il Nuovo Testamento è l'unico testo dell'antichità di cui noi disponiamo che sia 'lontano' SOLO 25 anni dalla sua redazione !!

    Cioè dato per scontato che i Vangeli furono scritti tra il 40 e il 100 d.C. noi disponiamo di moltissimi testi originali che risalgono al 125 d.C. cioè 25 anni dopo la redazione originale.

    E' incredibile che oggi noi diamo PIENA ATTENDIBILITA' storica a testi che ci sono pervenuti in una copia scritta 1000 o 1200 anni dopo essere stati scritti ! Un intervallo enorme. Eppure nessuno mette in discussione che quei testi siano stati scritti proprio da Platone, o da Omero o da Aristofane, e nessuno mette in discussione il fatto che siano realmente esistiti (eppure sono passati 1200 anni!) mentre invece si fatica così tanto ad attribuire attendibilità a testi che sono disponibili in così enorme numero (+di 20.000 ! ) e così vicini al tempo in cui furono scritti (solo 20-30 anni !).

    f

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    1. se i Vangeli furono scritti tra il 40 e il 100 d.C. e noi disponiamo di moltissimi testi originali che risalgono al 125 d.C. più verosimilmente dovremmo affermare che il periodo della redazione originale ha una forbice che oscilla dagli 85 ai 25 anni dopo la redazione originale.

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