17/11/10

Corpo Morto





Corpo morto

è avvelenato e celebrato morto
anche se il vento ancora non ha chiuso
la porta, riprende a parlare col fiato corto
l’anatomopatologo dice che è un delitto
e non un semplice torto,
lasciarlo lì a marcire come muffa nel parco
bisogna svellerlo e toglierlo
portarlo a posto
chiuderlo all’istante, riporlo
celebrarne le esequie
e seppellirlo,
il tuo cervello si dispone all’ascolto
ma non ancora per molto
germoglia del pensiero
il fiore non ancora colto,
e subito svanisce insieme al corpo caldo
bisognoso di cura e composizione
come la nave che affonda nel porto
a un passo dalla riva,
nel freddo del fiordo
compensa con calma il trapasso
finale, la presentazione
del conto,
riunisce le forze, disattiva il contatto
e cade finalmente nel pozzo,
cade e nessuno ci penserà più,
cade come una storia che cade,
come un corpo corrotto
come una cosa che si rompe
e succede, come una ferita grave
o un gioco senza scopo e senza morale,
come un semplice corpo morto, cade.


Fabrizio Falconi - 16 novembre 2010
-tutti i diritti riservati-

8 commenti:

  1. Si," Un corpo morto " è un pò come una " ferita grave " che ti porti addosso senza riuscire mai a scaricare...
    Bellissima Fab.

    RispondiElimina
  2. Grazie davvero.
    E' un po' che sento questa sensazione - anche collettiva - di corpo morto che cade.
    Fab.

    RispondiElimina
  3. quel corpo nel pozzo non può non far pensare alla giovane Sara

    e poi

    "Mentre che l'uno spirto questo disse,
    l'altro piangea; sì che di pietade
    io venni men così com'io morisse.
    E caddi come corpo morto cade."
    Inf.V

    RispondiElimina
  4. Scusa Fabrizio, il precedente commento appare piuttosto stringato
    intendevo dire che la tua poesia è fortemente evocativa e si muove tra attualità e tradizione poetica

    RispondiElimina
  5. E'quel che in effetti cerco faticosamente di fare.
    Grazie
    f.

    RispondiElimina
  6. ..direbbe Dante .. ...cadde, come corpo morto cade.. ... in un silenzio gelido e compatto.. ...così accade, oggi, alle parole degli uomini che sappiano di esserlo.. ...uomini!

    RispondiElimina
  7. In effetti, caro Alessandro, può essere così anche per le parole. Ma quelle vere, io credo, continuano a pesare più di un corpo morto, e vanno oltre la stessa morte.
    F.

    RispondiElimina

Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.