25/02/10

Ricominciare a dire Amen.


La parola Amen è una parola straordinaria.

So tratta di una traslitterazione dall'ebraico biblico al greco del Nuovo Testamento, poi in latino ed in italiano e in molte altre lingue, così che è in pratica una parola universale.

È stata definita la parola più conosciuta nel parlare umano.


E' utile ricordare che l'avverbio ebraico אמן ámén significa soprattutto "certamente", "in verità", ma etimologicamente è connesso con il verbo אמן ámán, che significa (in forma base, cioè qal) "educare".


Da una parte, quindi, quando noi diciamo amen, ci riferiamo ad un "esser certo, sicuro", "esser veritiero, vero" - il sostantivo derivato אמת emet significa infatti "ciò che è stabile e fermo", quindi "verità" .


Amen è proprio la parola che Gesù pronuncia nel Nuovo testamento, quando introduce i suoi discorsi: "Amen, amen, dico a voi" - con il significato: "In verità vi dico", "Ciò che dico, è vero e certo".

Se ripetuta al termine dell'ascolto della parola divina, quindi 'amen' ha un significato che esprime con forza il concetto di affidamento.

Può essere tradotta: così è, così sia, in verità.

Quando diciamo Amen diciamo due cose insieme: è la verità, è questa la verità. E poi (non meno importante, anzi): io mi affido a questa verità.


Af-fidarsi è oggi l'esercizio più difficile. Che possiamo sperimentare nel silenzio dei nostri pensieri, quando siamo in grado di riconoscere la verità e di pronunciare - con una semplice, antichissima parola (quasi primordiale) - il nostro intero credo.

5 commenti:

  1. Molto bella, caro Faber, questa tua spiegazione-riflessione!
    Dimostra tutta l'importanza e la profonda pregnanza di parole a cui forse siamo troppo abituati, fino a perdere il contatto con la loro essenza, con la loro radice.
    Spesso si abusa delle parole, se ne dicono troppe, se ne sentono troppe e si rischia lo stordimento, lo sviamento dalla verità; ed è bello tornare alle parole che racchiudono l'infinito.

    Spero di imparare a dire Amen con sempre maggiore consapevolezza nella mia vita, con sempre maggiore fiducia.

    Un abbraccio
    Magda

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  2. Grazie Magda carissima,

    è proprio come tu scrivi. Sono convinto che la rivoluzione interiore passa da un recupero e da una riconsiderazione del valore delle parole e della Parola.

    Se è vero - come si dice - che viviamo in una età 'liquida' dovremmo essere capaci di ricominciare a farci 'pescatori' di parole, quelle che scorrono nei fiumi insensati di tutti i giorni, e rivalutarle, riconsiderarle, facendo silenzio.

    Un abbraccio.

    f.

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  3. .....le parole sono carne, sempre!scaturiscono dal punto di congiunzione di anima e corpo, vengono triturate dalla nostra razionalità e appannate dall'immagine che vogliamo dare di noi stessi; per questo sono quasi sempre ambigue nei riguardi dell'interlocutore o false rispetto al nostro desiderio di comunicare. Questo gioco autodistruttivo riesce con gli umani ma è più difficile con Dio, o meglio è impossibile perché ogni angolo è illuminato dalla sua presenza quando la fede è vita. Amen mette la parola fine alla verità di Dio. Tutto il resto è relativo, contingente, storico, transitorio, niente!

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  4. Ho riletto oggi questo tuo post, caro Faber, con altro animo.
    Amen - affidarsi.
    L'unico modo per ritrovare se stessi. Chi non si affida si tiene in mano, ben stretto, prigioniero della propria angosciosa finitudine.
    Amen! Mi consegno alla Tua verità e in essa trovo pace e libertà.

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  5. Grazie carissimi Alessandro e Alessandra !
    Le vostre parole sono una ricchezza.

    "Chi non si affida si tiene in mano, ben stretto, prigioniero della propria angosciosa finitudine."

    "Amen mette la parola fine alla verità di Dio. "

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