10/12/08

Il Vangelo della Domenica - Il Precursore.


Mc 1,1-8
Dal Vangelo secondo Marco
Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. Come è scritto nel
profeta Isaia: "Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la strada del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri", si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.

Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico e predicava: "Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.

Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo".


Chi era questo folle che si ritirò nel deserto per ascoltare la voce di Dio ? Che cosa cercava ? Chi o cosa lo ispirava ? E perchè il deserto ?

Il deserto, perchè nel frastuono delle nostre vite non si ascolta nulla, non ascoltiamo nulla.

E' solo nel silenzio, nell'eremo di una ricerca voluta, interiore, sincera e austera, che possiamo ascoltare qualcosa. Quanta gente oggi si lamenta di non trovare Dio: ma dove, quando mai possiamo trovare Dio se le nostre orecchie sono piene di rumore, se i nostri occhi sono accecati da un continuo luccichìo senza posa e senza sostanza ?

Giovanni fu talmente bravo a fare silenzio, che la voce del Signore gli arrivò così netta e precisa, e quasi terribile, preannunciandogli la Sua presenza in mezzo a loro.

Probabilmente Giovanni non ne era neanche DEL TUTTO consapevole: del mistero che si preparava dopo di lui.

Il Battesimo, ha detto oggi Benedetto XVI, parlando nell'udienza generale del Mercoledì, nessuno può darselo da solo.

Il Battesimo è un atto che presuppone l'esistenza di un altro (e di un Altro). Che presuppone una RELAZIONE. Per questo mi sembra veramente eloquente che oggi la pratica dello 'sbattezzo' si cominci a diffondere nell'Occidente, sulla base di un puro atto ego-istico, ego-centrato (e non potrebbe essere diversamente): si può scegliere da soli di sbattezzarsi, ma NON si può scegliere da soli di essere battezzati (se non v'è un altro che ti battezza, che lo fa, in Quel nome).

E' questo il primo atto, quello che dovrebbe essere sempre il primo atto di una vita cristiana: ricevere questo atto impegnativo. Per il quale occorre: silenzio, prima di tutto, consapevolezza, e anche sottomissione. E che però può far nascere, ri-creare (per ricollegarci alla Maria Zambrano del post precedente) sempre qualcosa di nuovo in noi.
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5 commenti:

  1. ancora Gibran

    Depongo la parola
    che vorrei pronunciare
    nel cuore stesso del silenzio
    il silenzio conserva
    tutto ciò che diciamo
    con sentimento
    con fervore
    con fede
    e il silenzio
    porta le nostre preghiere
    ovunque vogliamo,
    o le eleva a Dio

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  2. ..la luce aiuta a guardare ma non si lascia vedere le parole vere, quelle che vogliono farsi capire e far capire, quelle che escono dal punto di incontro di anima e carne e sono carne, nascono dal silenzio ma il silenzio non si lascia ascoltare, fatichiamo a vivere il silenzio a raggiungerlo, a cercarlo eppure solo li possiamo trovare il nostro vero volto e con esso il nome con cui siamo conosciuti in cielo...

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  3. abbandonando le nostre maschere, attraversando la nostra Ombra, raggiungendo il centro vitale della nostra anima come Dio l'ha creata, un'anima bambina che tutto crede tutto spera tutto ama ... là c'è il riflesso di Dio in noi, là troviamo la Pace con noi con gli altri

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  4. ...e ci riconosciamo come fratelli e sorelle, figli di un unico papà grande...

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