24/10/08

Leggere il Vangelo.


Conosco molti amici che mi chiedono, di tanto in tanto: " ma come è che ci si converte ? " Sono persone a cui 'piacerebbe' credere. Che si definiscono anche cristiani, se proprio devono, ma che non hanno mai avuto una illuminazione profonda, riguardo alla loro fede. Sono sempre alla ricerca di qualcosa che li convinca definitivamente, che li scuota, che cambi davvero le loro vite.

E chiedono: "come si fa ? Dove trovo quell'acqua che cura, che consola e che convince, che fa sperare, che mi cambia ?"

L'unica risposta che conosco a questa domanda è: il Vangelo.

Ciascuno, io credo, può parlare semplicemente per la propria esperienza. Ma, andando avanti, mi sono reso conto che per molti è stato così. Un giorno, perchè si è in crisi - parola oggi quantomai abusata - o perchè non si sa dove sbattere la testa, o perchè consigliati da qualcuno, o per caso, ci si imbatte nel Vangelo.

Lo si comincia a leggere tutto, dall'inizio alla fine. E piano piano, ci si accorge che succede qualcosa di molto profondo. Si sentono vibrare corde interiori mai sentite prima. La cosa che io posso dire è questa: bisognerebbe leggere uno dei Vangeli - non importa quale, anche se secondo me il migliore per cominciare è quello di Matteo - per intero. Meglio se di mattina, un capitolo per volta, ogni mattina, e tutte le mattine finchè non si è finito. Seguendo l'ordine di quella Storia che conosciamo già, che ci sembra già scontata, che ci sembra non ci possa più dire nulla, e che invece ogni volta è capace di rinascere dentro di noi.

Non c'è altro modo, per 'convertirsi'. Che non significa altro che 'convergere' verso qualcosa (anche se ormai questo è diventato un termine brutto, come se ci fosse di mezzo una umiliazione, una rinuncia, una abdicazione, e invece è proprio il contrario).

Quelle parole ci parlano, possedendoci (proprio nel senso in cui dice C.G.Jung nel post precedente). Se le lasciamo entrare veramente, le parole di quell'Uomo che si proclamò Figlio di Dio, non ci lasceranno più.

foto in testa: "acqua" di Stefania Camilleri.

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