13/10/08

Il Vangelo della Domenica - L'abito nuziale.


Mt 22,1-14
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, rispondendo Gesù riprese a parlare in parabole ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo e disse: "Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze.

Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo,chi ai propri affari; altri presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti".


Il Re vuole un grande banchetto per le nozze di Suo figlio. Il re è gioioso, e vuole comunicare la sua gioia. Vuole una grande festa per tutti gli invitati.

Ma gli invitati che lui ha chiamato, non vengono. Rispondono al suo invito nel peggiore dei modi.

E il Re è piuttosto vendicativo. Ripaga quella gentaglia con la stessa moneta: hanno ucciso, li fa uccidere. Hanno distrutto, fa distruggere le loro città.

Ora il Re non fa più distinzioni: non cerca più 'invitati', ma si rivolge a tutti, a chiunque. Fa reclutare gli invitati per la strada, e non fa distinzioni: buoni o cattivi, purchè rispondano all'invito.

Vengono in tanti. Ma non tutti soddisfano quel minimo/massimo che il Re pretende: che almeno indossino l'abito nuziale !

Che significa 'abito nuziale' ? Significa che se si è invitati, e se si decide di andare ad una festa alla quale si è invitati, non vi si può presentare come se si passasse lì per caso. Bisogna 'pre-disporsi', 'pre-pararsi', 'pre-sentarsi.'

Bisogna cioè, fare qualcosa. Non si può solo aspettare passivamente la chiamata e presentarsi al banchetto per mangiare e bere allegramente.

Non sono eletti tutti coloro che sono chiamati. Lo stato di elezione - la partecipazione alla vera festa, nel vero modo - si materializza soltanto se si indossa l'abito giusto, il che vuol dire 'sentire' l'evento, parteciparvi fino in fondo, davvero. Essere nell'abito giusto, vuol dire, nella nostra vita di tutti i giorni, non dare sempre tutto per scontato, ma chiedersi, ogni volta, cosa è giusto, veramente, cosa ci viene richiesto veramente. Per essere parte della festa.

5 commenti:

  1. Molto bella questa parabola,infatti
    se manca l'abito dell'Accoglienza
    e della fede è molto triste entrare
    solo per mangiare, curiosare...
    grazie, Faber

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  2. Ma è possibile che la scelta, l’eleggere qualcuno da parte di Dio sia condizionata, dipenda, dalle scelte dell’uomo? Gesù racconta questa storia, che è bene non dimenticare essere una parabola, ai principi dei sacerdoti e agli anziani, a coloro che erano o meglio si ritenevano saggi.
    C’è una chiamata, come sempre nel rapporto biblico tra Dio e l’uomo, che è innanzitutto una chiamata d’amore a condividere la gioia dello stare insieme (il banchetto di nozze), poi c’è la risposta dell’uomo che può essere un si o un ricercare cosa dire o cosa fare ma può anche tradursi in indifferenza o addirittura inimicizia; alla fine c’è la scelta, l’elezione da parte di Dio.
    Ma è veramente così e soprattutto lo è ancora oggi per ognuno di noi??

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  3. Io ho capito che avere l’abito nuziale significa: la partecipazione con umiltà nudi e vergognati davanti a Dio.

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  4. Angelo:

    Ma è veramente così e soprattutto lo è ancora oggi per ognuno di noi??

    Se chiedi se è così che il Dio cristiano la mette nei nostri confronti ancora oggi, la mia risposta è sì.

    Se chiedi se è così, nel senso se noi siamo in questa predisposizione di mettersi l'abito nuziale, di entrare in sintonia con Lui, la mia risposta è no. Due giorni fa ho assistito a un battesimo: sembrava un rito pagano, un rito propiziatorio-superstizioso. Non ho visto nessun 'abito nuziale'. Ne vedo sempre meno in giro.

    L'interpretazione di Aveev invece, è suggestiva. La cosa bella delle parabole di Gesù è che ciascuno di noi è chiamato ad interpretarle. Non ha detto: "istruzioni per l'uso per entrare nel Regno dei Cieli: regola n.1 ecc... ecc.. " Ha raccontato parabole, ha usato metafore. In continuazione.

    Anche in questo, ci ha lasciato del tutto, completamente e sempre LIBERI.

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