24/09/08

Il rischio della Religione Fai-da-Te, oggi.


Conosco sempre più persone - amici, colleghi di lavoro, semplici conoscenti - battezzati e di famiglia cattolica, che ormai si sono costruiti una specie di Religione-fai-da-te, pescando un po' di qua e un po' di là. Di fondo, si sentono ancora cattolici, e probabilmente - se qualcuno li andasse ad intervistare per un sondaggio - alla domanda: "religione cattolica ?" risponderebbero sì, ma soltanto per evitare di dover spiegare quello che magari non è del tutto chiaro neanche a loro.

Queste persone, in perfetta buona fede, e con spesso con le migliori intenzioni, sentendosi deluse da alcuni aspetti del cattolicesimo - in gran parte la qualità delle liturgie (messe noiose, prediche melense), ma anche la posizione della Chiesa e del Vaticano su alcune questioni del vivere comune - cominciano a rivolgersi altrove, in cerca di 'integratori' spirituali d'altra natura.

Così accade che alcuni di loro comincino a frequentare i circoli buddhisti del Soka Gakkai, dove si recita il Sutra del Loto, il namu myoho renge kyo che "fa sentire meglio, perchè libera l'energia che c'è in te." Il Soka Gakkai, come altre discipline buddhiste, è di 'facile approccio': si comincia con la conoscenza di una persona che ti introduce in un circolo di 'praticanti', la prima volta si va per curiosare, e poi si comincia a ... provare.

Non è soltanto il Soka Gakkai, ovviamente. Oramai va di moda 'pescare' anche da altre religioni, dal Tai-chi (che non è una religione, ma un'arte marziale che si usa a scopi meditativi e di conoscenza interiore), allo Zen, magari a un pizzico di Zoroastrismo o di Scintoismo, o di Confucianesimo e magari, perchè no, di new age ?

Credo che la nostra chiesa cattolica, specie in Italia, sottovaluti parecchio il rischio della trasformazione di un cattolicesimo che ormai - come avverte anche Benedetto XVI - rischia di essere percepito come "un insieme di no", di fronte al quale si cerca la consolazione di più facili "sì". E sottovaluti questa 'moda' di fabbricarsi religioni personali pret-a-porter anche da parte di coloro che si professano cattolici.

Il rischio è, secondo me, che si annacqui ancora di più lo spirito originario del cristianesimo, che non si voglia o non si sia più capaci di viverlo nella sua bellezza radicale, nel suo messaggio forte, originale.

Il rischio è che le persone che 'mischiano' tradizione e professioni di fede magari non completamente 'scelte', ma 'trovate lungo la strada' creino ancora più confusione nei cuori, e smarrimento di fronte a ciò che succede nel mondo.

Perchè la Chiesa non prova ad interrogarsi a fondo su questo, e a cercare di ribadire, di ritrovare e riaffermare lo spirito originario del cristianesimo, cioè Cristo, che non avrebbe e non ha bisogno di nessun integratore per affermarsi come Senso nel Mondo ?

17 commenti:

  1. Io mi sono sempre chiesto se Dio ha scelto solo il cristianesimo per entrare nel cuore del Uomo.
    Quale certezza io posso avere per dire che la verità è esclusivamente cristiana e specificatamente cattolica?
    Chi ha vissuto in un paese dove coesistono religioni monoteistiche di svariati confessioni, se vuole, può scorgere Cristo in tutti e non soltanto nei cristiani
    Si vive nella menzogna quando si crede di conoscere la verità od esserci dentro.

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  2. Aveev,

    non puoi avere nessuna certezza che la verità sia esclusivamente cristiana.

    La fede di solito non si conquista con scelte razionali - e quando lo si fa utilizzando solo questo mezzo, dura poco.

    La fede è una adesione, è un gettarsi, è un credere. Di se stesso, Egli disse: "IO sono la Via, la Verità, la Vita." Parole che non lasciano molti dubbi su cosa Egli intendesse. Se si crede in Cristo, Egli è l'unica via di Verità, non altro.

    Poi ciascuno è lasciato libero, come sempre è stato, dall'alba dei tempi, e di scegliere Lui, o altro.

    Detto questo, è ovvio e scontato, che per un cristiano Cristo non è solo nei cristiani. Ma ovunque è l'uomo, cioè in chiunque.

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  3. Tu dici: “Se si crede in Cristo, Egli è l'unica via di Verità, non altro”.
    Percepisco un senso di chiusura in questa affermazione.
    Quando dici che è l’unica via di verità è come se tu stessi dicendo ai non cristiani, siete tutti sulla strada sbagliata e noi siamo i più “fighi”
    Io invece credo che molti possono essere sulla traccia di cristo senza necessariamente conoscerlo.
    Per il resto concordo con te

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  4. Aveev,

    noto sempre una certa vena provocatoria e personale, in quello che scrivi.

    Ma la accetto, comunque.

    Non capisco però perchè devi mettermi in bocca cose che io non ho scritto o non penso.

    " Quando dici che è l’unica via di verità è come se tu stessi dicendo ai non cristiani, siete tutti sulla strada sbagliata e noi siamo i più “fighi” "

    Non mi sono mai sognato di dire una cosa di questo genere.

    Non sono IO a dire che Gesù è l'unica Via di Verità. E' LUI - secondo quanto scrivono i Vangeli - a dire di se stesso questo.

    Da questo discendono alcune conseguenze:

    - si può ritenere che i vangeli siano un'invenzione e che Gesù non sia mai esistito e/o che non abbia mai detto quelle cose.

    - oppure si può credere, e definirsi cristiani.

    Dopodichè se uno si definisce 'cristiano' dovrebbe credere a quello che c'è scritto nel Vangelo , e non nel Baghavad-Gita o nel libro sacro dei Sioux, per esempio. Nei Vangeli Gesù non ha detto: "la verità è anche fuori di me, e la trovate dappertutto. " Ha detto esattamente l'opposto. Parla anzi, ripetutamente, di sè come unica porta per arrivare al Padre.

    Che cosa c'entra sentirsi più fighi ??? Ma cos'è, una gara ?

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  5. Nooooh,
    Infatti sono sempre più convinto che esprimere le proprie opinioni per corrispondenza e non dal vivo, nel mio modo di scrivere lascia spazio a tanti fraintendimenti. Mi dovrei limitare.
    Non volevo per niente fare un dialogo a livello personale.

    “Fighi”, È una espressione per dire siamo i migliori, meglio degli altri (filosofia di basso rango), ma a questo punto, non era riferita a te, è un modo di pensare generale che ho notato in tantissimi cristiani religiosi e non.

    Vedi, non comprendo ora, come hai potuto dedurre dal mio ragionamento che io potrei pensare che il vangelo fossi tutto inventato.
    Quella che mi sembra di capire dalla tua deduzione è che la verità è solo ed esclusivamente cristiana e dal momento in cui io metto in dubbio l’unicità della verità, allora per me il vangelo diventa cartastraccia.

    Io non la vedo così, io credo di avere fede cristiana ma credo anche che le religioni monoteistiche e non siano valide quanto la mia, altrimenti nel rapportarmi con un musulmano per esempio, inevitabilmente, superata la curiosità iniziale, mi collocherò su un piano superiore. Motivo per il quale il medio oriente era ed è devastato dalle guerre religiose.
    È sempre colpa loro?
    Qua ce ne sarebbe da parlare, ma questa forma di dialogo mi sta diventando un po’ limitante, troppo fredda per miei gusti, mancano gli sguardi e le emozioni immediate.

    Grazie comunque per la tua pazienza
    :-)

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  6. Ma no, Aveev, è vero esattamente quello che tu scrivi. Quando si scrive, e non ci si guarda negli occhi, il fraintendimento è sempre dietro l'angolo.

    Ma se tu ricavi da quel che io scrivo una pretesa superiorità del cristianesimo, stai fuori strada, te lo assicuro.

    Per me tutte le grandi religioni del mondo hanno perfetta e pari dignità. Nessuno può deve o dovrebbe accampare pretese di superiorità. MAI.

    Se questa semplice premessa fosse da tutti accettata, nel mondo si vivrebbe molto meglio. E ti assicuro che io sono convinto che i fondamentalismi e i fondamentalisti cristiani hanno fatto nella storia danni enormi, grandissimi, dei quali ancora paghiamo tutti le conseguenze.

    La fede è importante. La fede, non la religione. io di questo sono assolutamente certo. La fede è il cuore. La religione il corpo. Ma il corpo senza il cuore non vale nulla. Veramente nulla.

    grazie a te.

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  7. ma non è per caso che il problema è nel concetto che abbiamo di verità? come se una cosa è vera l'altra è necessariamente falsa? e se invece, come diceva un antico, Gesù è la verità tutta intera non contro le altre, o in opposizione ad altre veerità, ma essen do la verità intera delle altre verità aprziali...perchè dappertutto ci sono scintille e semi del Verbo, di Lui!

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  8. e ognuno di noi è altrettanto protatore di una verità parziale, che non significa che è falsa. parziale ma vera, ma non è la verità tutta intera alla quale solo può condurre lo spirito

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  9. E' certamente una delle ipotesi interpretative possibili, Thekla.

    Anche se mi sembra difficile che i credenti delle altre religioni monoteiste possano mai accettare di essere compresi dentro una verità intera che è Gesù.

    Chissà.

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  10. e perchè doverci mettere noi dalla prospettiva degli altri credenti?
    Dio "non manca di rendersi presente in tanti modi, non solo ai singoli individui, ma anche ai popoli mediante le loro ricchezze spirituali, di cui le religioni sono precipua ed essenziale espressione" (Redemptoris Missio, n.55).

    Dialogo e Annuncio (19/5/1991) n. 29: "Tutti gli uomini e tutte le donne che sono salvati partecipano, anche se in modo differente, allo stesso mistero di salvezza in Gesù Cristo per mezzo del suo Spirito. I cristiani ne sono consapevoli, grazie alla loro fede, mentre gli altri sono ignari che Gesù Cristo è la fonte della loro salvezza. Il mistero di salvezza li raggiunge, per vie conosciute da Dio, grazie all'azione invisibile dello Spirito di Cristo. È attraverso la pratica di ciò che è buono nelle loro tradizioni religiose e seguendo i dettami della loro coscienza, che i membri delle altre religioni rispondono positivamente all'invito di Dio e ricevono la salvezza in Gesù Cristo, anche se non lo riconoscono come loro Salvatore".

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  11. Ciao Thekla,condivido ciò che dici e anche questo :

    "Dialogo e Annuncio (19/5/1991) n. 29"
    lo stampo e lo conservo ! :)

    Grazie !

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  12. Thekla, temo che Aveev non sia molto d'accordo con il Dialogo e Annuncio del 1991...

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  13. Sono d’accordo con te Faber,
    Credo che dio abbia scelto che io nasca cristiano, come che abbia scelto che io nasca uomo.
    Se fossi nato Musulmano o Druso o Ebreo, avrei di certo pensato di rimanerci in questa o quella religione.
    Se fossi nato senza religione forse avrei potuto scegliere. Ma non è stato così.

    Partire dalla certezza che la mia religione contenga tutta la verità non mi aiuta a sentirmi alla pare con uomini di diversa religione.

    Quanta verità della mia religione sono in grado di comprendere?
    Se la verità fosse l’oceano ed io nuoto a non più di dieci metri dalla riva, cosa cambierebbe per me se fosse stato l’adriatico o il mar rosso? Nulla

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  14. Credo che dio abbia scelto che io nasca cristiano, come che abbia scelto che io nasca uomo.

    nascere 'cristiani' può semplicemente significare aver ricevuto una particolare chiamata... perché non cercare di scoprire di che si tratta?

    Comunque il cristianesimo non è una religione è la Fede (che significa - strada facendo - aderire fidarsi, seguire, ricevere tutto quanto è Vita e Luce) in una Persona che ha Nome Gesù...

    In fondo si tratta di incontrare Qualcuno e intrecciare una relazione vitale con Lui... per farlo aiuta molto incontrare qualcuno che celo 'mostra' e ci fa 'sentire' cosa significa essere amati davvero... è per questo che i cristiani sembrano (ma forse non è così) tanto pochi!

    Ciao Aveev!
    Ciao a tutti!

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  15. Miriam, sottoscrivo completamente.

    E' proprio così. Come ho scritto, la fede è importante.
    Non la religione, intesa come schieramento.

    Ringrazio poi Aveev. Al quale, mi sembra, tu in qualche modo rispondi.

    Sì, anche io percepisco il fatto di appartenere ad una religione - nel mio caso l'essere stato battezzato, e prima di me i miei padri e i miei nonni, per chissà quante generazioni - come una chiamata.

    Se io non capisco prima cosa questa chiamata vuole da me - prima di fare altro, prima di rivolgermi ad altro, come fanno in molti oggi - non andrò mai da nessuna parte. Non sarò mai fino in fondo nè consapevole, nè libero.

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  16. '...l'essere stato battezzato, e prima di me i miei padri e i miei nonni, per chissà quante generazioni'

    bella riflessione Faber!

    come un fiume che sgorga da pura sorgente e l'acqua nuova segue il corso tracciato dall'acqua passata, uguale e diversa, e va nell'abbraccio del mare


    seguo con grande interesse il vostro scambio
    Magda

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  17. Grazie, Magda.

    Ah se gli uomini fossero capaci di capire la loro storia, la storia dei loro avi, la storia che li ha generati, prima di mettere in opera le loro azioni.

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