28/08/08

Monet, Van Gogh o Klimt ?



Una mia amica, ieri, mi ha chiesto a tradimento: "Monet, Van Gogh o Klimt ?" Ho capito l'intento con cui me lo chiedeva. In fondo, Monet, Van Gogh e Klimt, oltre ad essere tre giganti della pittura, sono anche tre modi di intendere l'arte, e quindi la rappresentazione della vita, e quindi la vita stessa.

Come si fa a rispondere, ho pensato. E' come chiedere di scegliere tra un bignè alla crema, uno al cioccolato e uno al miele farcito. Sono tre ottime cose, e ognuna ha un gusto particolare, diverso e essenziale.

Poi, però, riflettendo più seriamente, non ho avuto dubbi: scelgo Van Gogh.

Scelgo Van Gogh perchè è il più antico e il più moderno. Scelgo Van Gogh perchè meglio di chiunque altro ha forse rappresentato l'incanto e l'incubo del vivere. Scelgo Van Gogh perchè con la sua vicenda umana ha offerto una moderna rappresentazione cristica dell'esistenza. Scelgo Van Gogh perchè quando visitai il Van Gogh Museum di Amsterdam ho avuto quasi un mancamento, e non finivo di sentire i colpi del mio cuore, quadro dopo quadro. Scelgo Van Gogh perchè, parafrasando Neruda, egli, con la sua opera e con la sua vita, ha 'confessato di essere un uomo'. Con tutto quello che questa parola - di piccolo e sublime - insieme raccoglie.


qui sotto: tutte le meravigliose opere di Van Gogh, da cliccare e gustare:

08/08/08

La misericordia, non la rigidezza !



Cari tutti, tornato da una tonificante pausa nelle meravigliose montagne dolomitiche, sono contento di ritrovarvi.

Mi sono trovato da quelle parti contemporaneamente a Papa Benedetto XVI, che come avete letto sui giornali ha trascorso le sue vacanze nel Convento Maggiore di Bressanone.

E vorrei proporvi al ritorno, proprio una piccola riflessione a partire dalle parole che il Pontefice ha pronunciato nella cattedrale barocca di quella città altoatesina, nell'incontro - per molti versi toccante (anche per le domande che gli sono state formulate) con 400 sacerdoti della diocesi locale.

Ecco, parlando di sé e della sua esperienza umana e spirituale, Benedetto ha lasciato intravedere una maggiore apertura della Chiesa nell’amministrare i sacramenti anche a coloro che manifestano solo «barlumi di fede».

E, parlando a braccio, rispondendo a un giovane diacono, ha detto testualmente: «Da giovane ero più rigido, col tempo ho capito che bisogna seguire la via del Signore, aperta alla misericordia».

Mi ha fatto molto piacere ascoltare queste parole, pronunciate dal capo della Chiesa Cattolica.

Che in alcune vicende - anche ultimamente (penso ai funerali a Welby, ad esempio) - non è sembrata proprio allinearsi su questa mentalità, è sembrata anzi irrigidirsi su posizioni di chiusura.

Eppure, lo dice il Papa, bisognerebbe comprendere, capire, che la via da seguire è la via del Signore, cioè la via del cuore, la via aperta alla Misericordia. E' questo, alla fine, credo, solo questo che fa di un cristiano un buon cristiano.

in testa: Madonna della Misericordia di Piero della Francesca, Pinacoteca Comunale di San Sepolcro

04/08/08

Perchè Maria Maddalena resta davanti al Sepolcro Vuoto ?




Come è noto, Maria di Magdala, è secondo il racconto di Giovanni (20,1-18) la prima persona alla quale Gesù Cristo risorto appare, e anche la prima a ricevere da Lui la missione formale di annunciarne la Resurrezione, l'ascesa al Padre, il termine del suo cammino, del suo esodo nel Regno dei Cieli.

Maria, come sappiamo, si reca al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio fuori. Arriva al Sepolcro, si accorge che la pietra è stata ribaltata, poi corre da Simon Pietro e dall'altro discepolo (Giovanni ?) per riferire che "Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano posto ! "

L'evangelo racconta poi della corsa di Pietro e di Giovanni al Sepolcro. Il racconto su Maria riprende al v.11.

"Maria invece stava all'esterno vicino al Sepolcro e piangeva".

Maria, dunque, è l'unica che nell'ora della dis-illusione (il Corpo non c'è più, e ancora nessuno crede che sia Risorto, ma solo che sia stato 'rubato') resta lì, non si muove, come paralizzata.

Ed è qui che si presentano i due angeli in bianche vesti. E poi, dopo essersi 'voltata', Gesù, che sta lì in piedi, e lei "non lo riconosce".

E avviene quel meraviglioso dialogo che sappiamo ("Donna, perchè piangi, chi cerchi?") al termine del quale Maria riceve quell'incarico importantissimo e gravoso ( "Non mi trattenere, perchè non sono ancora di salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e dì loro: "Io salgo al Padre mio e Padre Vostro, Dio mio e Dio vostro").

Ed è una missione che Maria adempie, come descritto nel versetto 18: " Andò subito ad annunciare ai discepoli: "Ho visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto.

Ora: leggendo questi brani risulta - almeno per me - davvero sconcertante ammettere che per molto tempo in Teologia - soprattutto Sant'Ambrogio - questo atteggiamento di Maria è stato duramente rimproverato !

A Maria, frotte di teologi hanno rimproverato un atteggiamento riduttivo, mondano, quel suo restare vicino al Sepolcro come un 'non credere', come se fosse morto tra i morti, e dunque cercarlo ancora nell'ambito di questo mondo.

Ma cosa avrebbe dovuto fare Maria di Magdala ???

Cosa avremmo fatto noi al suo posto ? Non avremmo fatto esattamente lo stesso ???

Non è invece, quel suo restare accanto al Sepolcro vuoto, disperata e piangente, proprio una dimostrazione di fede vera, totale, di abnegazione quasi, che infatti - non a caso - verrà premiata dal Signore, essendo il primo essere umano a cui appare Egli risorto ???

Mi sembra che a volte la Teologia, nello spaccare il capello in quattro, dimentichi la grandezza dei semplici comportamenti umani - perfino istintivi - che fanno grande l'Uomo (e in esso includo, anzi intendo soprattutto le donne!).