07/07/08

La Parola di Gesù nei Vangeli e quella di Salomè-Augias.


Incredibile come in alcuni passi del Vangelo si trovino riassunti in poche righe dei veri e propri trattati di Teologia. E' il caso del brano del Vangelo di Matteo proposto dalla Liturgia di ieri.

Gesù, secondo quanto scrive l'Evangelista, in quel tempo, disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo edella terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agliintelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, chesono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero".


Si potrebbe scrivere qualche centinaio di trattati su queste poche e apparentemente semplici parole.


La cosa che qui mi interessa è che anche in questo brano del Vangelo, Gesù il Nazareno si autoproclama il Figlio di Dio: Egli, cioè chiarisce da se stesso, la Sua natura divina. Senza nessun possibile fraintendimento, senza nessuna ambiguità. Sono parole molto chiare: "nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. "


E' il centro del credo cristiano. Ed è il centro di quel grande mistero irrisolvibile con strumenti di indagine scientifica che rappresenta la figura storica di Gesù.

Intorno a questo mistero - io credo - ci vorrebbe molta prudenza. E bisognerebbe sempre evitare 'giudizi tranchant'.

Eppure ecco, ad esempio, quel che leggo proprio oggi in una rubrica di libri del Venerdì di Repubblica. Corrado Augias recensisce 'Gesù L'ebreo', il noto testo di Lou Andreas Salomè (l'amante di Nietzsche) e osservatrice non certo fredda e imparziale del Cristianesimo, e Augias scrive, testualmente:

" Questo saggio del 1896 ha acquistato un valore quasi profetico. Gesù appare come un messia ebraico invasato dall'attesa del Regno, analisi sulla quale gran parte della storiografia moderna oggi concorda. "

Un 'messia ebraico invasato' ???

"Analisi sulla quale gran parte della storiografia moderna oggi concorda ??"

Ma Augias ha scritto il giudizio su 2.000 anni di Cristianesimo, e ha deciso lui che Gesù era solo uno dei tanti profeti esaltati ? E la storiografia moderna che legge Augias comprende anche i molti che si dichiarano convinti che Gesù il Nazareno è vissuto realmente e che si fermano di fronte alla impossibilità di definirne la Natura - umana o divina - non essendovi disponibili testi storici o scientifici incontrovertibili, ma solo evangeli, cioè testi che sono diventati fondamenti di fede ?

25 commenti:

  1. Non sono d'accordo con la parte iniziale del post e cioè che ciò che è scritto che sia chiaro e senza fraintendimenti!
    Se l'italiano non è un concetto vago e quello che sento dire regolarmente in ambito cristiano non sono concetti detti tanto per dire il significato può essere totalmente contrario!
    Se tutti siamo figli di Dio, Gesù è nostro fratello e non può essere unigenito!
    Ergo Gesù è divino quanto me!
    Questa è sicuramente una mia interpretazione e pertanto vale tanto quanto MA la lettura del testo è tutto meno che univoca!
    Per quanto riguarda Augias molto probabilmente sta risentendo anche lui del caldo !:DDDDDDD

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  2. E' vero Prov, il testo biblico non può avere il significato che gli dà il primo che passa e legge. Per questo esso si legge e si comprende dentro una tradizione!

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  3. "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli."

    in queste due righe, è nascosto il mistero del regno di Dio, forse lo troviamo quando accogliamo l'Amore di Gesù, e lo trasformiamo in servizio,accoglienza..... ..... possiamo conoscere attraverso Gesù,
    anche il Padre, e non viceversa,credo.

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  4. Si leggerà pure dentro una tradizione. E' necessario.

    Ma le parole di Gesù in questo, come in altri casi, mi sembrano - a me personalmente - di una chiarezza estrema, parlo soltanto relativamente all'aspetto della autodefinizione della Sua natura divina.

    Come ho scritto nel Post tutto il brano è suscettibile di essere interpretato da interi tomi telogici. E in effetti così è stato e continua ad essere nel corso dei secoli.

    Ma io mi riferisco solo a quell'aspetto: in nessun caso - ma ripeto, parlo per me personalmente - quelle parole possono essere interpretate come uno che parla da 'figlio di Dio come sono figli di Dio tutti gli uomini.'

    Quelle parole mi sembrano inequivocabilmente le parole di chi si autoproclama IL Figlio di Dio, e colui che rivela il Padre agli uomini (così dice espressamente): cosa che nessuno di noi umani può fare ahimè.

    Possiamo amare, ed è già molto, possiamo vivere, possiamo fare del bene. Ma nessuno di noi può "rivelare" il Padre.
    Cosa che Lui, e soltanto Lui, secondo il racconto dei Vangeli, ha potuto fare, e ha fatto.

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  5. Con il rischio, Tek, che li rimanga!
    Quasi esoterico!

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  6. Grazie Faber,
    Io con la mia diciamo modesta capacità di comprendere, da questo brano ho colto che Gesù e Dio è una unica “entità”.
    Per conoscere Provolinos (per esempio) non serve conoscere suo padre mentre non posso conoscere Gesù se non conosco Dio.
    Credo che sia chiaro persino per i sapienti e agli intelligenti.

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  7. Mi spiace contraddirti, Prov. Esoterico implica una segretezza. L'interpretazione deve restare accessibile e comprensibile solo ad una sétta di iniziati che non devono divulgare all'esterno nulla. Questa caratteristica era propria degli gnostici =
    "Queste sono le parole segrete che Gesù vivente ha pronunciato e Didimo Giuda Tommaso ha trascritto."
    (cosa che farà dire ad Ireneo: "La vittoria contro costoro consiste nella manifestazione delle loro dottrine. Perciò abbiamo tentato di mostrare l’informe e misero corpo di questa subdola volpe, rendendolo manifesto. Infatti non ci sarà più bisogno di molti discorsi per demolire la loro dottrina, una volta resa manifesta a tutti.
    ...Così anche noi, allorché avremo messo in luce i loro misteri occulti e segreti, non avremo più bisogno di
    demolire il loro sistema con molte argomentazioni")

    Non mi pare proprio, salvo ammettere anche che io sono la regina d'Inghilterra, che la Chiesa ufficiale abbia mai avuto testi di questo tipo nè interpretazioni soggette a tale sorta di "privata interpretazione" cfr. 2Pt 1,20-21 (le discussioni teologiche e le interpretazione esgetiche si fanno nella "comunità scientifica").

    La tradizione cattolica piuttosto ha sempre avuto testi "pubblici", accessibili a tutti (se non con copie singole per ciascun individuo, che si spiega con il fatto che la stampa è invenzione tarda, la loro lettura però veniva fatta durante il culto e nelle assemblee... tra l'altro questo fu uno dei motivi per l'ammissione di tali scritti del canone, perchè non scordiamoci che ci fu un tempo in cui il cristianesimo non aveva la Bibbia! di qui bisognerebbe ricordarsi che questo testo in questione nel blog non è un .mp3 delle parole di Gesù ma lasciamo stare).
    Comuqnue CHIUNQUE, anche un non battezzato che entra per caso in chiesa durante la proclamazione della Parola per quanto mi risulta - può ascoltare tali parole e udire la loro interpretazione (cfr. omelia ma già la disposizione della selazione della prima lettura con il salmo e il vangelo implica tale percorso di una lettura all'interno di una interpretazione).

    Ireneo diceva nel II secolo:

    "Le lingue del mondo sono diverse, ma la potenza della Tradizione è unica e
    la stessa. Né le Chiese fondate nelle Germania hanno ricevuto o trasmettono una fede diversa; né quelle
    fondate nelle Spagna o tra i Celti o nelle regioni orientali o in Egitto in Libia o nel centro dei mondo

    Non attraverso altri noi abbiamo conosciuto l’economia della nostra salvezza, ma attraverso coloro
    attraverso i quali il Vangelo è giunto fino a noi. Quel Vangelo essi allora lo predicarono, poi per la volontà di
    Dio ce lo trasmisero in alcune scritture perché fosse fondamento e colonna della nostra fede.
    ...e noi possiamo enumerare i vescovi stabiliti dagli apostoli
    nelle Chiese e i loro successori fino a noi.

    Se ci fosse qualche controversia su una questione di poca importanza, non si dovrebbe ricorrere alle chiese più antiche, nelle quali vissero gli apostoli, e prendere la dottrina esatta sulla questione presente? Anche se gli apostoli non ci avessero lasciato le Scritture, non si dovrebbe seguire l’ordine (ordo) della tradizione9, che hanno trasmesso a coloro a cui affidavano le Chiese?"

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  8. L'avverbio "quasi" non era casuale!
    Vi sono concetti che "raccontati"
    hanno un significato "vissuti" ne hanno un altro!
    Così ciò che tu spieghi essere apparentemente alla portata di tutti si scopre, che nella storia, è stato ad appannaggio di pochi per secoli e secoli! Qualunque entità, illuminata o meno (Huss,G.Bruno, G.D'Arco), avesse osato uscire dall'interpretazione ortodossa veniva incenerito (con l'obiettivo non potesse riutilizzare il corpo per il giudizio:))! Allora, di fatto, per secoli e secoli
    ".....L'interpretazione( della giusta dottrina è restata )accessibile e comprensibile solo ad una sétta di iniziati (ed è stata divulgata ) all'esterno ( in modo non interpretabile)...."!!
    Lo stesso termine tradizione non ha sempre un'accezione tranquillizzante e su questo lascio Adamà riflettere visto che è più intelligente di me!;)))

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  9. Grazie prov. per la fiducia :-)))
    Però io credo che Dio intervenga anche nel farci comprendere la sua parola, che diventa poi la nostra dottrina personale, fare confronti con l’intelligenza altrui in materia di fede non ha alcun senso, tanto meno ricavare vantaggi dal vissuto raccontato di qualcun altro.

    Prov dice: “Così ciò che tu spieghi essere apparentemente alla portata di tutti si scopre, che nella storia, è stato ad appannaggio di pochi per secoli e secoli! Qualunque entità, illuminata o meno”

    Secondo voi, saremo mai in grado di comprendere la verità?

    Tra qualche secolo parleranno di noi e diranno la stessa frase di Prov. ma non credo che sarò tra gli illuminati di allora
    (tanto meno oggi:-D).

    La verità = La torre di babele

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  10. penso quando ci si addentra a fare questi discorsi sarebbe importante distinguere:
    -la verità
    -la verità salvifica
    -la regula della fede (o zoccolo duro della verità salvifica)
    -il dogma cristiano
    -la dottrina cristiana
    -il pensiero cristiano
    -la cultura cristiana

    ciascuno è distinto dall'altro e può essrere più ampio o più stretto del suo vicino.Per esempio la verità salvifica è più limitata della verità, senza considerare che non è necessario consocere la dottrina cristiana per essere salvi, tanto per fare un esempio; oppure spesso le verità che sono il modo in cui la verità si dà spesso sono state storicamente in conflitto con la verità salvifica ma poi assunte da una cultura cristiana e passate nel pensiero cristiano hanno influito sullo sviluppo della regula fidei perchè la verità salvifica è destinata a svilupparsi finchè resta l'umanità (cfr. Gv 16,13)

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  11. Adamà il tuo ultimo intervento mi sembra sostenere ciò che io, nel mio ruolo istituzionale di prov-ocatore, suggerisco!!!
    Adesso prova a dipanare con Tekla il concetto di verità!!!;DDDDDDDD

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  12. Per spiegarmi meglio!
    Alla fine "qualcuno", in materia di fede,delle verità le tira fuori!
    Questo non sono io! :))))))

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  13. Eh, no, infatti, per tornare al punto, non sei tu, Prov, ma è Gesù, a tirare fuori le verità, anzi LA verità (sempre che si creda al Vangelo, che è la premessa sine qua non) .

    E' lui che di se stesso dice: "Io sono la Via, la Verità, la Vita."

    O anche queste sono parole interpretabili ?

    Tu diresti di te stesso:

    "IO sono la Verità ?"

    Io avrei già dei problemi a dire di me stesso:

    "IO SONO."

    E infatti l'IO-SONO è già un concetto così assoluto, e così centrale, che bisogna junghianamente lavorare per una vita intera per giungere a quell'IO-SONO che - metaforicamente, ma forse nemmeno tanto - è il raggiungimento della pienezza del Sè, e quindi della origine divina (e non natura divina) di noi uomini (cfr. canalizzazione del Marchese di Saint-Germain - "Io Sono" ).

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  14. Non è una provocazione, magari ignoranza, ma mi trovo d’accordo con le riflessioni offerte.
    Le certezze che ha riportato Faber, per chi crede sono vere, probabilmente c’sono delle verità che non cambiano lungo la storia ed altri per fortuna si.

    È una grande fortuna per noi che la parola di Dio in certi versi lascia spazio all’interpretazione.
    Altrimenti non diremmo che la parola è sempre attuale.

    Anche se la verità è una sola, Thekla da buona samaritana ha pensato di suddividere il carico per renderlo portabile.

    Di Prov. c’è solo uno ;-)

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  15. Grazie Adamà ! Come avrai capito è dura confrontarsi con tanta sapienza!;DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
    Per Faber
    ma se:...."è Gesù, a tirare fuori le verità, anzi LA verità (sempre che si creda al Vangelo, che è la premessa sine qua non) ".
    Questo vuol dire che per chi non crede (non al vangelo ma ad UNA interpretazione di esso)questa verità non è tale!
    Ed allora questa è una mezza verità!
    Una verità, che in mancanza di controprova o dimostrazione, è una "verità soggettiva".
    Una verità soggettiva ( per di più per sentito dire) non sarà mai assoluta ma relativa.
    Ed allora come si fa a parlare di verità.
    Il problema nasce quando questa presunta verità esce dalla sfera dell'intimo e viene a contatto con il mondo e magari lo influenza!
    Ecco! A questo punto dire:"è Gesù, a tirare fuori le verità, anzi LA verità " può creare qualche problema!
    Quale verità avrà compreso chi parla di verità?
    Abbiamo 2000 anni di storia che mostrano quante volte questa verità è stata fraintesa!
    E non credo che il nostro presente sia un punto di arrivo ( come sottinteso da "Tek" [ l'allusione non è casuale])tanto da poter pensare: " forti degli errori passati ora non rischieremo più di sbagliare verità".
    Io non so quale sia la verità, non mi sembra di vedere intorno verità
    "non soggettive" (in materia di fede).

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  16. Prov. :

    "Questo vuol dire che per chi non crede (non al vangelo ma ad UNA interpretazione di esso)questa verità non è tale!"

    Non capisco cosa intendi:

    Se nel Vangelo Gesù dice: "Io sono la Via, la Verità, la Vita," non vedo dove sia "l'interpretazione" el Vangelo.

    Le parole che lui avrebbe pronunciato stanno là, e sono scritte in quel modo da circa 1950 anni.

    Non sono parole che possono essere interpretate. Lui dice (direbbe): "Io sono la Verità."

    Che vuoi interpretare ?

    Di fronte a questo - e alle altre decine di passi dei Vangeli in cui a Gesù vengono attribuite parole in cui Egli si autodefinisce divino - ci sono soltanto 3 possibilità (e non altre):

    - credere che le parole scritte siano un falso (inventato da qualcuno) e che Gesù non sia mai esistito e/o non le abbia mai pronunciate.

    - credere che le parole scritte non siano un falso, ma che Gesù fosse un impostore o un pazzo esaltato (Augias) e non era in nessun caso divino.

    - credere che siano vere le parole scritte e che esse rappresentino veramente ciò che significano letteralmente, e cioè che Gesù Cristo è Dio.

    Una quarta possibilità non è data.

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  17. No!No!No!
    Esistono molte altre alternative!
    Milioni!
    La più semplice e banale è quella che sostengo io: Gesù è esistito quello che è stato scritto è stato riportato da uomini e pertanto non può essere preso alla lettera!
    Da quì nasce la potenzialità enorme di spiegazioni!
    Chiunque lo interpreta in modo letterale scieglie UNA interpretazione dando per scontato che tutto quello che ci hanno mandato altri uomini sia oro colato!
    Se tu hai tanta fiducia dell'uomo buon per te! Io sono scettico !
    Ergo non esiste una verità inconfutabile.....almeno che non sia dimostrabile!
    Quando riuscirai a portarmi un filmato della resurrezione di Cristo FORSE gli darò maggiore credito!

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  18. Mah, non sono d'accordo.

    La tua alternativa: "Gesù è esistito quello che è stato scritto è stato riportato da uomini e pertanto non può essere preso alla lettera!" può essere secondo me tranquillamente inserito nella mia prima proposizione:

    Vuol dire semplicemente che Gesù è esistito, che ha detto certe cose, ma che "è stato travisato" (da chi ha scritto il Vangelo), ovvero interpretato malamente. Lui parlava di fischi, e quegli altri hanno capito fi'a'schi.

    Il che è del tutto equipollente a dire che i Vangeli siano un falso:

    esistono tanti tipi di 'falso': un falso doloso, uno premeditato, e uno colposo, e anche uno praeter-intenzionale, che cioè è in buona fede, va contro la volontà di chi falsifica.

    Ma sempre falso è.

    Quindi, a mio avviso, le alternative sono sempre e soltanto quelle tre. Quartium non datur !

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  19. Questo è manicheismo!
    Una cosa imprecisa non è necessariamente "falsa"!
    E l'imprecisione può derivare
    da tante ragioni. Anche in buona fede e non per questo deve essere etichettata con un termine
    che sottointende qualcosa dispregiativo o diminutivo!
    Tutti quanti noi sappiamo che quando una cosa ci colpisce profondamente siamo portati ad enfatizzarla per renderla,all'ascoltatore, più convincente, più suggestiva!
    Noi, descrivendo un 'esperienza,sappiamo o siamo convinti di sapere che stiamo raccontando una cosa vera (almeno per quello che noi siamo capaci di interpretare come vero)e pertanto l'enfasi del racconto,in buona fede, ci serve non a cambiare la sostanza ma a renderla più credibile a chi non l'ha vissuta e che noi vorrremmo che a tutti i costi vivesse!
    Tutti quanti noi sappiamo quante volte qualcosa detta ad uno diventa altro dopo pochi passaggi di persona! Ognuno ascolta e capisce quello che può e/o quello che vuole e non necessariamente lo cambia in "cattiva fede", ma anche impercettibilmente lo modifica anche solo perchè corrisponda alla sua necessità di crederlo e/o capirlo ed alla necessità di farlo credere e/o capire!
    Questo è quello che succede nella realtà e non puoi dire che non sia così. La realtà ha milioni di sfumature ed ognuno ne coglie solo una parte quella più vicina alle sue capacità!
    Allora! Perchè solo il Vangelo scritto, come sappiamo, dopo vari passaggi di "bocca" prima di avrebbe dovuto rispettare, come un nastro registrato, ciò che successe al tempo di Gesù ????
    Se ci fai caso pochi hanno, nel mondo e nei tempi, potuto criticare il "messaggio" di Gesù!
    Quello che invece ha creato sfaceli
    è il tentativo, da parte degli uomini, di "gestirlo"!!!!!!!!!!!!
    Insomma per farla breve! Le strade di Dio seguono percorsi umani e come amo dire con l'aforisma di un
    "grande" filosofo mio amico:
    " La Provvidenza non ha bisogno di miracoli per fare.......miracoli "
    ;DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

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  20. Sofismi !

    :-)))

    1. Tutto queste tue 'mental pypes' si riducono a una domanda, alla quale dovresti rispondere (sei chiamato a rispondere):
    L'uomo chiamato Gesù di Nazareth è realmente, storicamente esistito ?
    Ha egli pronunciato quelle parole che gli vengono attribuite nei Vangeli ?
    Insomma: lo ha detto 'Io sono la Via, la Verità, la Vita ?'
    O lui ha detto 'Io sono la Vite, la Vetustà, la Vittoria', e poi di bocca, in bocca, si sa com'è, è diventato 'Io sono la Via, la Verità, la Vita ???'
    Uno deve 'semplicemente' rispondere a questa domande.

    2. Le verità tramandate oralmente, nell'Antichità, sono spesso state molto affidabili. Alla lettera. Non ti dico questo per convincerti, capisci bene.
    Dico semplicemente che per esempio sappiamo con certezza che Iliade e Odissea (migliaia di versi, non so se mi 'piego...' ) sono stati tramandati per intere generazioni oralmente, e praticamente senza sbagli.
    In questo caso, poi, se si riteneva che a parlare fosse stato un Dio, anzi Il Dio, immaginiamoci quale sacro terrore vi sarà stato di travisare anche una sillaba... (considerando anche cosa significava a quel tempo la trasmissione del verbo divino, a chi era affidata, e con quali riti specifici...).
    Poi, tutti questi travisamenti (o male interpretazioni) dovrebbero essere accaduti nel giro di non più di una quarantina d'anni (nemmeno una generazione), considerando che abbiamo testi scritti dei Vangeli risalenti e databili al 70/80 d.C. ( e non differiscono di molto, anzi di quasi nulla da quelli che conosciamo oggi).

    Chi ha orecchi intenda !!!!!!!!

    ;-)

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  21. Why to forget first love ???

    1)
    L'uomo chiamato Gesù di Nazareth è realmente, storicamente esistito ?
    -Penso di sì ma nessuno può dimostrarlo!
    Ha egli pronunciato quelle parole che gli vengono attribuite nei Vangeli ?
    -Penso di sì! Un buon 80%!!
    Insomma: lo ha detto 'Io sono la Via, la Verità, la Vita ?'
    -Forse sì! Chi può saperlo? Ma certo applicando il suo insegnamento si potrebbe imboccare la Via che porta alla Verità (ciò che è vero) e di conseguenza alla Vita (intesa come vittoria sulla morte, sul concetto di fine).
    Come vedi siamo d'accordo sui concetti ma cambia l'interpretazione!
    La mia sembra più democratica!
    ;-)))

    2)
    Le verità tramandate oralmente, nell'Antichità, sono spesso state molto affidabili

    Il problema è l'avverbio "spesso" che non è (e non può essere)sempre!!:(((

    Ed infine:
    puoi contare quante storie sono state completamente riscritte negli ultimi quaranta anni????
    (E c'era già la TV)
    Forse non sarai in grado di contarle! Se hai più di 40 anni!!!!
    ;DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

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  22. "hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti"

    no comment

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  23. Prov.

    1. - VITTORIA ! Abbiamo finalmente ottenuto tue risposte !

    2. - Le storie della TV, fortunatamente, non sono considerate 'parole di Dio' (beh, a pensarci bene, da qualcuno oggi sì... :-(( )
    E noi superficialoni, rimbambiti da web, telefonini, menate varie tecnologiche non siamo - fortunatamente - gli uomini di allora, per i quali la PAROLA era la PAROLA (e sapevano quanto fosse importante trasmetterla senza
    tradu(i)(r)re.

    RispondiElimina
  24. E' vero!
    Non ci sono più i profeti di una volta, le mezze stagioni........
    ...............:DDDDDDDDDDDDDDDD

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