25/06/08

"Fare sesso" - Lucetta Scaraffia.



Come proclamò il famoso mantra di Nanni Moretti anni fa, le parole sono importanti. Anche quando non ce ne accorgiamo.

Così è importante questa riflessione pubblicata ieri da Lucetta Scaraffia sul Calendario del Corriere della Sera che induce a soffermarsi su un (ormai) vieto modo di dire:

"Mai però si era sentita una espressione volgare come "fare sesso", scrive Aldo Cazzullo su Io Donna di sabato scorso, e non si può non dichiararsi d'accordo.

Dal momento che le cose sono anche il loro nome, questo modo di dire ormai universalmente diffuso (naturalmente noi italiani l'abbiamo importato dagli americani 'make sex', nota mia) - che fa il paio con l'altra definizione "sessualmente attivo" - costituisce la dimostrazione più evidente del fallimento della rivoluzione sessuale, della grande utopia che ha attraversato il Novecento e che prometteva a tutti una felicità a portata di mano.

Invece, dopo aver liberato il sesso prima dalla procreazione, poi dal matrimonio, e infine dall'amore, lo si è ridotto ad una attività ludica simile a tante altre: un po' come si dice 'fare jogging', ' fare shopping', o 'fare un week end'.

E quello che è andato perso non è soltanto l'impegno procreativo, o l'impegno amoroso: in questa dissacrante leggerezza si è forse perso il senso dell'umano, dell'incontro tra due esseri che, come bene dice un antico testo di una qualche notorietà, unendosi ' si conoscono."



30 commenti:

  1. per onestà intellettuale devo superare le remore derivanti dalla firma per approvare il contenuto
    Mi lascio però

    Tra l'altro proprio ieri ripensavo al famoso vescovo e al suo "questo matrimonio non s'ha da fare" e al concetto di sessualità. Identificare la "penetrazione"(=impotentia coeundi) con l'esercizio della sessualità mi pare l'altra parte della medaglia della concezione del "fare sesso" qui denunciata: una delimitazione impossibile oltre che errata della sessaulità umana.

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  2. per onestà intellettuale devo superare le remore derivanti dalla firma per approvare il contenuto
    Mi lascio però suggestionare dal tono per pensare che potrebbe esserci una polemica con proprie concezioni precedenti ricusate (insomma un po' l'effetto che mi fa Mancuso)

    Tra l'altro proprio ieri ripensavo al famoso vescovo e al suo "questo matrimonio non s'ha da fare" e al concetto di sessualità. Identificare la "penetrazione"(=impotentia coeundi) con l'esercizio della sessualità mi pare l'altra parte della medaglia della concezione del "fare sesso" qui denunciata: una delimitazione impossibile oltre che errata della sessaulità umana.

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  3. ...e molto triste anche pensare che idea possano farsi i giovani e i giovanissimi del sesso, tra ossessione/ostentazione/eccesso e colpevolizzazione.

    Porrei come sinonimi di una sana sessualità il piacere dell'intimità , il desiderio di fusione con un altro essere, il rispetto della sua anima e del suo corpo, l'amarlo come amiamo noi stessi, l'equilibrio tra passione e pudore ...

    'Guardate: uomo e donna,
    fiamma a fiamma,
    in candida estasi.
    Radici che suggono dal seno
    della terra purpurea,
    fiori di fiamma in seno al cielo.
    E siamo noi il petto purpureo,
    e siamo noi il cielo paziente.
    La nostra anima, anima della vita,
    l'anima vostra e mia
    si raccoglie stanotte in una gola ardente
    e riveste di ritmico ondeggiare
    un corpo di fanciulla.'

    K.Gibran

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  4. Grazie, Magda, per questi versi.
    E' quella concezione alta della sessualità che oggi sembra essersi confusa del tutto.

    Sembra anzi che ci sia quasi un compiacimento nell'atto di ridurre la sensualità e la sessualità alla sua componente puramente animalesca.

    Ma l'uomo, io credo, non è (solo) un animale.

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  5. Quale è lo scandalo?

    Quale è il significato del sesso, o meglio le parole che diamo per descrivere il sesso?
    Quanto veramente le parole combaciano coi fatti (nostri)?

    Nel passato il sesso aveva un significato migliore più umano ma i fatti come erano?

    È meglio la repressione di una volta o la realtà di oggi?

    Ciao 

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  6. 'È meglio la repressione di una volta o la realtà di oggi?'

    Nessuna delle due, Adama',secondo me

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  7. Dipende da quale passato ti riferisci, Adamà.

    La sessualità è stata vissuta in modi molto diversi, se per esempio consideriamo la Grecia antica o il Medioevo europeo.

    Tutto nasce dalla considerazione della persona femminile, che è stata assai scarsa fino ad appena un centinaio di anni fa (e nonostante Cristo sia stato il primo, forse a dare a loro piena e totale dignità umana, al pari dei maschi).

    Ma quello che la Scaraffia ha voluto scrivere, credo, è proprio questo: che la tanto sospirata emancipazione femminile, la liberazione sessuale della donna, la conquista della libertà e della consapevolezza sessuale ha comportato come effetto - almeno così sembra - non un 'più alto significato dell'amore', ma al contrario una liberazione - anzi una quasi abolizione - della morale sessuale, e un 'abbassamento' della sessualità a puro fatto biologico, o bisogno fisiologico.

    Che sembrerebbe contrastare con quanto l'uomo (l'uomo inteso come maschio e come femmina) va invece affannosamente ricercando quando cerca l'unione sessuale con l'altro sesso, ovvero una 'unione' completa, non solo fisiologica, ma spirituale, cioè umana.

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  8. " Non l'uomo che domini la donna,non la donna che si contrapponga all'uomo,ma che fondino insieme l'armonia libera e necessaria, a segnare l'inizio di un mondo armonioso e pacifico".(D.M.Turoldo)

    Mi unisco al pensiero di Magda,Adamà,
    nessuna delle due.

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  9. Anche per me magda (“venerata” dal Arabo) , non vanno bene nessuno delle 2 situazioni, però la cosa che mi è chiara è che si guarda sempre l’involucro e non il contenuto, il problema sia del passato che di oggi è sempre lo stesso cambia l’involucro ma il contenuto è rimasto lo stesso.
    Si cerca Dio nel sesso, perché non lo si sa cercare nel posto giusto
    E perché si cerca Dio?
    Secondo me Faber, se la Scaraffia, considera la donna di oggi emancipata rispetto alla donna di 2-3 generazioni precedenti allora si è presa uno granchio.
    La donna non ha fatto altro che passare da uno stato di sottomissione ad un altro sempre per soddisfare il uomo, non credo che serva dare esempi.
    Io da uomo sono felice di essere nato uomo!! Spero tanto che un giorno potessi dire “per me fa lo stesso”

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  10. Io da donna sono felice di essere nata donna, perchè il mondo ha ancora tantissime sfide riservate a noi donne!
    Il voto per le donne, solo in Italia è arrivato nel 1946; la rivoluzione francese infatti non parlava di diritti dell'umanità ma di "droits de l'homme"... cioè della pari dignità tra gli uomini maschi di diverse classi sociali. Sono state alcune donne a rivendicare i diritti del'humanité cioè anche della femme e con grandi ostacoli da parte dei colleghi "illuminati".
    Tempo fa, e non tanto, una donna era solo la pedina per matrimoni a fini politici o sociali; ora può scegliere se dire sì o no ad un uomo con cui legare per sempre la sua vita. Tempo fa la donna era considerata solo come passiva, non avente in sè la capacità di avere un seme generatore di vita; dal 1826 è stato scoperto il seme fecondo femminile che contribuisce parimenti a quello dell'uomo alla nascita di un nuovo cucciolo di essere umano. Tempo fa le donne erano considerate solo nel loro ruolo generatore e nutritore ed educatore di figli (angeli del focolare) e non avevano accesso alla "piazza", al dibattito pubblico; al lavoro; alla politica; alla cultura. Non potevano testimoniare in tribunale e dovevano uscire accompagnate da un maschio, fosse pure il loro figlio di 4 anni!
    Tempo fa l'unico ruolo pensabile per una donna era quello in riferimento ad un uomo e cioè come madre, come moglie o come figlia. Tempo fa ci fu la rivoluzione industruuale che permise anche alle donne di accedere al mondo del lavoro a pieno di diritto e di guadagnarsi da vivere autonomamente. Tempo fa la donna era considerata solo un "aiuto" per l'uomo, unico vero rappresentante dell'umanità; tempo fa la donna non era considerata capace di una vita spirituale, morale ed intellettuale perchè differente e più piccola fisicamente e perchè non poteva dimostrare le sue capacità dal momento che le era negato l'accesso alla cultura (le proteste perchè le università aprissero le porte alle donne sono solo del 1600); poco, poco tempo fa le donne non erano professori di matematica, ingegneria, non erano medici, avvocati, politici; poco, poco tempo fa le donne non avevano accesso alla cultura teologica dei seminari ed erano escluse dall'insegnamento di teologia. Solo dal 1970 conosciamo le prime professoresse fanno breccia in italia negli istituti teologici e nei seminari; fino a poco tempo fa e cioè al 1988 la donna nella chiesa cattolica non era considerata creata ad immagine di Dio;
    la donna oggi ha maggiori opportunità rispetto a quelle che dava e dà loro la cultura patriarcale;
    in india i feti e le bimbe femmine sono abortite o lasciate morire con un preoccupante gap sociale; ancora troppe le violenze di genere perpetuate a scapito delle donne, in ogni cittadina del raffinato occidente; in altre culture vengono lapidate o condanante a morte se commettono adulterio (non così per l'uomo!), se si ribellano, se "osano" pensare con la propria testa e contro il proprio padre o il proprio marito; in alcune culture ancora oggi molte donne si lasciano morire perchè il marito senza soldi possa sposare un'altra donna e ottenere così la dote in modo da permettere al figlio o alla famiglia di sopravviere.
    ancora oggi si perpetua una cultura di controllo del corpo delle donne (in francia sono tantissime le donne che si fanno ricostruire l'imene, perchè la verginità è il modo in cui l'uomo può controllare che il primo figlio è davvero suo!) ed è solo dal 1968 che questo terribile apparato valoriale ha incominciato ad incrinarsi!
    Io sono felice di essere donna... c'è ancora tanto da fare per emacipare le donne dalla cultura patriarcale!

    W Obama, e w l'abbattimento dei muri razziali...ma Hillary tutto sommato doveva superare un muro molto più grande!

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  11. Propio cosi, cara Thekla,
    come donne abbiamo ancora molto da fare.

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  12. Grazie thekla - mi piace il tuo spirito
    Io comunque non la vedo come sfida riservata solo a voi donne.

    Credo ed immagino che sei d’accordo che le sfide se non sono superati da entrambi i sessi reciprocamente farebbero solo aumentare il divario (e magari le cose in parte vanno in tal senso).
    Il tuo elenco è molto esausto e “convincente” ma non so perché non vedo il color arancione!

    Effettivamente dire che sono felice di essere uomo è triste

    Ciao

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  13. L'appassionato intervento di Thekla che elenca sinteticamente i punti della 'questione femminile' nell'ultimo secolo, non può non essere condiviso.

    Ma io mi sento molto vicino alle posizioni di Adama'.

    Non riesco a vedere TUTTO il bene di questa 'emancipazione', di questa liberazione.

    Bene che c'è, che è immenso e sacrosanto, e che pone fine (e ancora non del tutto, visto che in molte zone del mondo le donne sono ancora pesantemente discriminate, vessate, umiliate, ecc...) a secoli di infamie e di ingiustizia.

    Ma il punto è questo:

    - perchè, una volta che la donna si è 'liberata' sessualmente - almeno in Occidente - i risultati sono stati così deprimenti ? Perchè le donne liberate hanno fatto un uso così 'povero' della loro libertà, limitandosi a RIPETERE il peggio dei modelli maschili ?

    - Lo si vede in molti campi - dal lavoro manageriale (ci sono donne manager che hanno imposto un 'modello femminile' di imprenditorialità ? Io vedo solo donne manager che imitano i modelli imposti dai loro colleghi maschi) alla pornografia (dove le donne hanno sposato totalmente l'idea maschile del sesso, e della sua rappresentazione pornografica) - faccio soltanto alcuni esempi.

    Insomma io ho l'impressione che - come credo voglia dire Adamà - "cambia l'involucro, ma non la sostanza. "
    Nel sesso ora comandano le donne. Benissimo.
    Ma comandano con lo stesso spirito 'maschile' con cui comandavano gli uomini.

    E il modo di 'fare sesso' diventa sempre più povero, sempre più svilente per l'individuo.

    Il contributo delle donne a un possibile 'cambio di rotta' in questo campo, io in giro non lo vedo. Vedo semmai il contrario.

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  14. È proprio questo, Faber, siamo carenti della bellissima essenza femminile.
    Non giustifico assolutamente l’atrocità che subisci la donna ma non dimentico neanche che l’atrocità esiste su ogni fronte, sui bambini sui deboli e sui indifesi, si fa prima male a se stessi trattando male gli altri.

    Secondo il mio parere il mondo non ha bisogno di femministe (con spirito maschile) e l’emancipazione delle donne deve dare un cambiamento migliorando lo spirito della vita.

    Non credo che debba essere l’emancipazione la meta ambita dalle donne ma la creazione di una nuova realtà che completa e cura la realtà malata del uomo senza direzione!

    Forse la partenza per una meta simile deve passare per uno smarrimento, ma non interrogandosi sul lavoro fatto è molto pericoloso

    Ciao

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  15. Dimenticavo l'infibulazione... la negazione del piacere sessaule alle donne che crea devastazioni immani (dalla putrefazione fisica all'emarginazione sociale).

    Non l'ho mai capita perchè se un uomo pensa con la sua coscienza maschile = neutro universale (=maschilista) è NORMALE. Se una donna pensa con una autocoscienza femminle è femminista (=negativa).
    Bah in paradiso mi sarà spiegato anche questo.

    Non mi risulta che nessuno di noi si riduca a dire che la rivoluzione neolitica fu negativa perchè il risultato fu l'invenzione di asce, coltelli, lance che hanno permesso agli uomini di ammazzarsi peggio tra loro!

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  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  17. :D:D
    Adamà!!!!!!
    :D:D:D
    ... però ricordati che devi insegnarmi l'arabo!!!!!!

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  18. Thekla:
    "Non mi risulta che nessuno di noi si riduca a dire che la rivoluzione neolitica fu negativa perchè il risultato fu l'invenzione di asce, coltelli, lance che hanno permesso agli uomini di ammazzarsi peggio tra loro!"

    Ma questa è una affermazione capziosa !

    Il fatto di non poter dire che 'la rivoluzione neolitica fu negativa' (per le ovvie conseguenze positive), NON significa NON poter discernere, non potersi permettere la libertà di discernere ciò che è stato bene da ciò che è stato male, di quella Rivoluzione.

    Se la rivoluzione femminista e la liberazione sessuale ha avuto elementi di bene notevolissimi, si può anche dire quali siano state le sue conseguenze non positive. Quelle che vediamo per ora, almeno.

    La tanto agognata liberazione sessuale ha avuto finora come effetto: - una indiscutibile infelicità diffusa (in Italia +18% di consumo di antidepressivi negli ultimi 12 mesi, specie tra generazioni giovani + aumento spropositato del piccolo uso di stupefacenti (a Milano 1 cittadino su 2 ha consumato almeno una volta cocaina, secondo i recenti dati disponibili) - un aumento della infelicità specificatamente sessuale (aumento delle patologie, impotenza, vaginismo, infertilità, ecc..) - un aumento vertiginoso della sessualità mercificata e della pornografia (la parola 'sex' è la più cliccata sul web).

    Altro che liberazione !

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  19. Condivido in pieno Faber, anche se la cosa mi dispiace!!

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  20. Anch'io, Thekla, sono molto felice di essere una donna in mezzo alle donne, con tutto il dolore e la gioia che comporta.
    Tutto ciò di cui parli è terribile, inutile dirlo, come ogni forma di violenza ed abuso, e certo la donna, come i bambini, come i deboli e gli inermi, è stata ed è un obiettivo 'privilegiato' della violenza.

    Ed è giusto opporsi alla violenza.

    La cosiddetta liberazione sessuale non so quanto abbia 'liberato'(come sostiene Faber)... quante (troppe, troppe!!!) donne muoiono ancora per delitti passionali e quante sono costrette a prostituirsi e muoiono per i motivi più vari, carne da piacere carne da macello?

    Probabilmente non è quella la strada definitiva, forse è soltanto una fase di passaggio, come un urlo nero nel viola

    Credo che bisogna educare donne e uomini alla sessualità (non vorrei autocitarmi, ma in un precedente intervento dicevo cosa credo possa essere una sana sessualità) non soltanto come prevenzione da malattie o per l'uso degli anti-concezionali, ma soprattutto ad intendere la sessualità come un modo privilegiato di comunicare che Dio ci ha messo a disposizione... forse il rapporto amoroso è un modo (certo non l'unico!) ma un modo con cui Dio, attraverso l'altro, ci accarezza.

    E forse in questo senso, Adama' (cosa significa il tuo nome? grazie per l'etimo del mio:) Dio può rivelarsi anche nella sessualità.

    E forse bisognerebbe trovare un altro nome al sesso, termine ormai ab-usato, logorato, stravolto, che in una delle sue possibili etimologie indica la separazione, la distinzione, la differenza. Forse sarebbe bene trovarne uno che evidenzi l'armonia delle parti, la fusione, la vicinanza, la complementarietà.

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  21. “comunicare che Dio ci ha messo a disposizione... forse il rapporto amoroso è un modo (certo non l'unico!) ma un modo con cui Dio, attraverso l'altro, ci accarezza”

    Mi trovo molto d’accordo con te Magda.
    Se non riesco a scoprire dio negli occhi della mia donna allora vuol dire che non sto guardando gli “occhi”
    Adamà = Terra

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  22. era capziosa, infatti! Parto semrpe da lontano... e questa volta da lontanissimo!

    Sono nata dopo il 70 e sono felice di aver potuto avere un approccio alla sessualità privo di inutili inibizioni e devastanti sensi di colpa.
    E' ovvio che non è solo per un discorso di emancipazione che si può vivere la sessualità come fonte di felicità e di profonda conoscenza reciproca, ma soprattutto perchè essa si fa logo di accoglienza del mistero che abita il corpo ed espressione di una intesa personale più globale che avviene in regioni molto più profonde dell'epidermide.
    Tuttavia il cammino per ridare alla sessaulità la sua alta valenza conoscitiva e spirituale, è passata (non so se *dovesse* per forza andare così, forse in altri mondi sarà accaduto diversamente) per questa rivoluzione, che come ogni guadagno comporta delle perdite.
    "La storia siamo noi" cantava il mio mitico De Gregori, ma non dimentichiamoci che siamo solo un piccolo pezzetto di storia.

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  23. Come diceva Magda: ci sono anche gli "urli neri nel viola".

    Come accade che ogni ragazzo che voglia arrivare a trovare la sua identità. Egli deve passare per una sana ribellione nei cfr. di ciò che fino ad allora ha costutiito la cappa della sua identità, e cioè attraverso una distinzione dai genitori, ai quali assomiglia troppo perchè egli possa distinguere la sua propria originalità, il suo volto specifico, con la conseguenza che deve violentemente staccarsi da essi, tuttavia sappiamo che questa fase è solo una tappa.
    Così credo va vista questa recente tappa della emancipazione femminile nei cfr. di una cultura che l'ha troppo a lungo sottomessa, denigrata, violentata... e con essa ha denigrato, eottomesso e violentato il corpo, la sessualità, le emozioni, gli affetti e ...il piacere (un piacere sessuale staccato dalla fecondazione e dal potere - che cosa sarebbe stata la morale cristiana se avessero contribuito di più le donne a definirla?) come il dolore i cui abissi (forse) solo ella conosce.

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  24. Complimenti Faber! Bella foto!
    Una colomba che esce in volo da una gabbia!!!!
    Mi sembra in tema con gli argomenti trattati!!!!:DDDDD
    Argomenti finalmente "stimolanti"!!!;))
    Sembrava si dovesse parlare di SESSO e subito si è scatenata la rivendicazione femminista!!!:DDDD
    Poi dice che l'uomo è in crisi!!!
    Ma lo vogliamo dire a queste mantidi che a salvarle dall'uomo è stato l'uomo stesso! Ma lo vogliamo dire che è toccato all'uomo fare per millenni il lavoro sporco di cambiare un mondo creato "bestiale", "a misura d'uomo" e consegnare il futuro alle donne !!!:((((
    Homo homini lupus!!!!!
    E pensare che proprio la donna ci aveva precipitato in tale condizione!!!;DDDDDDDDDDDDDDDDDDD
    Comunque morale provoliniana:
    " Chi è impegnato a fare sesso non può fare la guerra" quindi......???
    (Ovviamente tra consenzienti)

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  25. skorpio in fabula !
    (impossibile che ti sfuggisse il post)
    ;)))

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  26. A supporto delle tesi del Faber!
    http://it.notizie.yahoo.com/ansa/20080601/tod-sesso-danimarca-prima-maratona-di-ma-5946e98.html

    :DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
    ??????????????????????????????????

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  27. Vorrei condividere l'ottimismo di Thekla, così convinta che questa così descritta sia soltanto una fase 'fisiologica' del processo di emancipazione o di consapevolezza che porterà poi la componente femminile della nostra umanità a vette illuminanti anche per noi poveri maschietti.

    Purtroppo non ne sono affatto convinto.

    Anzi, temo che lo scivolamento - al quale le donne stanno già dando un rilevante contributo - sarà sempre verso un ulteriore 'basso'.

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  28. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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