05/05/08

Vito Mancuso - Le quattro discontinuità, i grandi misteri dell'esistenza.



Con piacere vi ripropongo qui - dopo averlo cercato a lungo - il brano della trasmissione di La7 L'infedele, in cui era ospite Vito Mancuso, teologo dell'Università San Raffaele di Milano, che in poco più di due minuti riassume con efficace sintesi quelle quattro discontinuità che sono al centro del suo libro, L'anima e il suo destino, grandissimo successo editoriale, pubblicato da Raffaello Cortina Editore.

Vi consiglio di ascoltarlo con attenzione, perchè, in pochissimo tempo, si percepisce appunto quale incredibile, stupefacente concatenazione di eventi (di un livello di improbabilità elevatissima) hanno permesso la nostra vita qui, la vita della specie umana, di noi tutti su questo pianeta.

E' una cosa a cui non pensiamo spesso, e che invece dovrebbe essere sempre al centro della nostra consapevolezza.

Buona visione !

Il sito di Raffaello Cortina Editore:

http://www.raffaellocortina.it/

Su Vito Mancuso:

http://it.wikipedia.org/wiki/Vito_Mancuso

Il sito de La7:

www.la7.it

3 commenti:

  1. "questo è un cristiano che vuole essere amico della scienza e intreccaire la sua esperienza con il tempo contemporaneo"
    Bah. Secondo voi ci riesce?
    Io sono moooolto, anzi sempre più perplessa. Giurin giurello lo leggerò
    Però è fantastico ciò che dice Aamà nell'altro post: che è rigido e manca di immaginazione ... GENIALE ADAMA'!!

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  2. Non volevo dire che mancassi di immaginazione, ma che lasciassi poco all’immaginazione!
    Mi esprimo male probabilmente.
    Io ho bisogno che il mistero rimanga tale.
    Anni fa cercavo di dare delle definizioni al mistero, un castello che crollava dopo pochi giorni, come la torre di babele, ora mi rendo conto che la bellezza del divino sta proprio nel mistero. Spiegare tutto lascia poco all’immaginazione in questo senso.
    Che poi se vogliamo, forse la si può interpretare anche come è stato recepito da Thekla, cioè, per mancanza d’immaginazione (mistica) si tenderebbe a razionalizzare il mistero ponendo basi scientifiche, però non mi sentirei di estendere questo ultimo ragionamento su Mancuso.
    P.s.
    Thekla detto da te sono cresciuto altri 10 cm (non passo più dalle porte)

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  3. Beh, dire, come dice Thekla, che Mancuso 'manca di immaginazione' è veramente fargli un torto.
    E, fra l'altro, disattendere il significato di ciò che credo intendesse scrivere Adama'.
    La lettura di Mancuso, se un pregio ha - e ne ha tanti, anche quelli discutibili - è quello di 'aprire' la mente, di farla viaggiare su orizzonti molto poco frequentati dai cristiani - auto-dichiarantesi tali - di oggi.
    Ho la testimonianza personale di molti amici che hanno letto il libro e hanno scoperto, e sono stati spinti ad andare oltre e ad approfondire.

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