22/05/08

Taizè - Jesus le Christ - una esperienza mistica d'ascolto.



Di tutti gli splendidi canti di Taizè, questo è secondo me forse il più suggestivo: Jesus le Christ, composto da J. Berthier.

Ascoltarlo nella grande, immensa Chiesa di Taizè, recitarlo insieme a migliaia di persone, come avviene ogni giorno, è una esperienza indimenticabile.

Qui sopra lo ascoltate in una occasione recente, durante il Meeting Europeo di Ginevra, il 28 dicembre 2007.
Qui sotto lo ascoltate invece nell'originale - e senza sovrapposizioni di altre voci - e con splendide foto di accompagnamento.
E' una preghiera. (comunità di Taizè - www.taize.fr )

13 commenti:

  1. Magnifica musica e belle immaggini !! il secondo video di Taizè, l'ho apprezzato di più.
    Grazie Faber

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  2. Sì Ysmaré, nel secondo si può gustare maggiormente la nitidezza della linea musicale e le immagini sono davvero belle.

    Nel primo filmato però mi colpisce moltissimo l'atmosfera che si respira ... di attesa, semplicità, sospensione piena di speranza, gioia.
    Cosa potrebbe spingere tutte quelle persone di ogni età, tanti tanti giovani, a stare là, seduti in terra a cantare insieme se non una promessa d'amore senza fine?

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  3. Condivido e credo Magda,che sia quella ricerca continua del Padre,e in quell'atmosfera che si respira solo in certi luoghi ti sembra di esserci vicino.

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  4. La musica con il secondo video è molto vicino a ciò che io percepisco come Chiesa! Un richiamo,un rifugio,una suggestione,una necessità di intimità con Dio!
    Grazie Faber

    P

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  5. Quanta pace! Davvero è possibile immergersi in questo splendido ventre eccllesiale che la comunità di Taizè rappresenta.
    Osservando i video ti vien voglia di entrare dentro quell'abbraccio d'amore.
    Grazie carissimo Faber per questo regalo.

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  6. Secondo voi, c’è il “rischio” che l’eccesso di emotività spirituale possa sfociare in una realtà forviante o meglio irreale?
    Quando è troppo Bello mi lascia con il dubbio del senso.
    Ciao

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  7. Adamà' QUANTO sei sano!!
    Infatti credo proprio che sia così.
    L'emozionalismo come il razionalismo stretto fa male alla fede... e purtroppo pare che oggi non ci sia via di mezzo... il popolo lasciato alla deriva del più bieco devozionalismo emozionale e dall'altra chi tenta di spiegare Dio con la formula dell'energia di Einstein...

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  8. Condivido la preoccupazione di adamà e il severo ammonimento di thekla - avevo già in mente fra l'altro di scrivere una cosa sull'argomento, domani.

    Ma francamente chi è stato a Taizè almeno una volta sa che non c'è proprio nulla che si possa classificare come 'eccesso di emotività spirituale' o come 'devozionalismo emozionale'.

    A Taizeè la vita in comunità è scandita da ritmi e accomodamenti molto molto austeri. La preghiera comunitaria lo è altrettanto: lunga, silenziosa, e meditativa. Il contrario di quanto avviene nelle adunate di massa che vanno di moda oggi.

    Io, personalmente, già al secondo giorno volevo scappare, proprio perchè non c'era nulla di superficialmente consolante emotivamente, e nulla di confortevole materialmente.
    Ma per fortuna, poi, ho deciso di restare.

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  9. emozionalismo,razionalismo....e il dogmatismo?l'apologetica?la liturgia?.....fanno forse bene alla fede?
    Buon anno san Paolino!!!!!
    BRRRR.....RABBRIVIDIAMO!!! (by Aldo,Giovanni e Giacomo)

    P

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  10. Non mi riferivo all'esperienza specifica di Taizé.

    x Provolinos: dimmi come preghi e conoscerò il tuo Dio.

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  11. ......perchè hai l'impressione che Dio voglia farsi conoscere ?????

    P

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  12. Credo che nulla possa fare male alla fede se siamo onesti con noi stessi.
    la fede va cercata dentro di noi.
    Per qualcuno la liturgia possa essere uno spunto per cambiare e per altri una noia e basta, dipende da ciò che siamo dentro, perfetti come siamo.

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  13. Sì infatti.

    Chi può dire: l'emozionalismo fa male alla fede ?

    O Chi può dire: la liturgia fa male alla fede ?

    Bisognerebbe prima ragionare su cosa E' la fede, e su cosa è diventata la fede in Italia, e in Occidente.

    E poi, trarne conclusioni che - comunque, a mio parere, non possono che essere individuali.

    L'approccio alla fede è per ciascuno diverso. La strada NON è affatto segnata. E ognuno la trova - o la può trovare - nei modi più inusuali e meno scontati.
    La strada la si trova solo cercandola, è questa l'unica cosa che possiamo dire. Alla Grazia che discende dal cielo e illumina come un fulmine chi in quel momento è in ben altro arrovellato, io non ho mai creduto.

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