15/04/08

La Chiesa ha rinunciato alla sua anima mistica ?


Che fine hanno fatto i cristiani, in questo paese ?

Guardate questa immagine. Come faceva Bellini a dipingere in questo modo ? Cosa metteva nei suoi quadri per rendere le sue Madonne così sublimi ?

Da vero mistico, Giovanni Bellini sapeva - anche senza averlo studiato sui libri di Teologia - che Maria è l'Umanità e l'interprete della condizione umana.

Ogni volto di donna - in Bellini - si fa volto di Maria e nelle espressioni della nuova Eva ciascuno ritrova la madre, la propria origine umana dal concepimento, al destino finale.

Questo Bellini riusciva a rappresentare, forse anche perchè ai suoi tempi la Chiesa sapeva ancora farsi mistica, essere mistica.

Oggi è come se la Chiesa avesse rinunciato alla sua componente mistica - che è l'essenza.

E i Cristiani, quasi senza volerlo, sono diventati anche loro refrattari alla mistica, cioè alla vera anima del Cristianesimo.

Vanno in Chiesa, si genuflettono (in pochi), pregano stancamente, seguono stancamente la liturgia, ma nelle loro vite, una volta usciti da lì, cambia poco o niente.

Ed è chiaro che cambi poco o niente. Perchè se si partecipa ad un rito senza viverlo profondamente, intensamente, senza capirlo, senza esserne parte, nella propria vita cambia poco o niente.

E quand'è che sentiamo la nostra Chiesa parlare un linguaggio mistico ? Quand'è che sentiamo i nostri sacerdoti, i nostri vescovi, il nostro clero parlare un linguaggio veramente mistico ?

Eppure basterebbe guardare una immagine come questa, guardarla veramente, con attenzione, con emozione, con abbandono, per capire profondamente, che tutto potrebbe cambiare, veramente. E che tutto, ancora una volta e sempre, è solo nelle nostre mani.

14 commenti:

  1. Eh già! Che fine hanno fatto i Cristiani......................................in questo Blog ????;)
    E' forse accidia?????;DDDDD

    P

    RispondiElimina
  2. sì però... si può fare una messa in modo brutto? Si può strascinare la liturgia, dire una parole ogni 5 secondi, con un tono di voce op asettico o sonnolento, violentare i fedeli con omelie senza capo nè conda nè senso; stravolgere la sobrietà delle preghiere per aggiungere parole vuote...
    io se non fossi dove sto credo che da un pezzo non andrei più a messa. ma mi chiedo: come fanno i fedeli a resistere?????? è da MORIRE!

    RispondiElimina
  3. Appunto ! Sono completamente d'accordo con te. Quando parlo di assenza, latitanza della 'mistica' dalla Chiesa non mi riferisco certo (solo) ai fedeli. Ma proprio a quello che oggi viene trasmesso come chiesa, come comunità ecclesiale. Le liturgie alle quali io assisto hanno molto poco di mistico, di solito, sia quelle in pompa magna, sia quelle celebrate nelle semplici parrocchie. Così come pochissimo o affatto misticismo percepisco nelle dichiarazioni (politiche) degli alti prelati, delle conferenze episcopali, ecc...ec...

    RispondiElimina
  4. @ provolinos:

    no, no direi molto più propriamente 'ignavia' !!

    ;)

    RispondiElimina
  5. .....ma il problema non sono i fedeli!!!:...il problema sono coloro che dovrebbero diventare...fedeli!!!!....i giovani!!!....che una volta portati in Chiesa ne fuggono ululando! Sono loro la continuità della Chiesa....ed è per questo che nei tempi lunghi....la vedo brutta!!!!:((((

    P

    ps
    ....ignavia accidiosa!!!;DDD

    RispondiElimina
  6. interessante questo post,
    ed anche ciò che dice thekla,
    condivisibilissimo,grazie alla prossima

    RispondiElimina
  7. 'come fanno i fedeli a resistere?????? è da MORIRE!'

    Solamente chi persevera fino alla fine, nonostante le prove e le avversità, avrà la vita eterna.
    :DDDDDDDDDDDDDD

    A parte ogni scherzo, di questi tempi bisogna andare a cercarli quei sacerdoti ('qualcuno' ce n'è) che sanno parlare la lingua di Dio, rendere vivo l'incontro con il Signore, ma penso che questo accade soltanto dopo che essi hanno sperimentato il loro vero e personale incontro con Lui. Altrimenti la Parola resta 'lettera morta', vuota sovrapposizione, esercizio a volte retorico, dovere...

    RispondiElimina
  8. Sì, ma poi la cosa che più mi intristisce è che siano vuoti, deserti, quei luoghi di spiritualità cristiana che sono il grande tesoro della nostra tradizione. Ormai molti di questi luoghi sono diventati mera attrazione turistica.
    E tra quelle pietre antiche non c'è più spazio per la Parola, come è stato per secoli, millenni.

    RispondiElimina
  9. sì, faber. E' triste...


    una poesia per accompagnare l'immagine di quell'azzurro inverosimile che ci hai regalato

    Nascita di Cristo

    Come potrebbe accaderti ciò che ora
    illumina la notte non avessi tu il candore?
    Vedi, il Dio che tuonava sulle genti
    si fa mite e viene in te nel mondo.

    Lo hai immaginato più grande?

    Che cosa è grande? attraversa ogni misura
    e l'abolisce, con una linea retta, il suo destino.
    Neanche una stella ha un simile cammino.
    Guarda, questi re sono grandi

    e trascinano a te, innanzi al tuo grembo

    tesori che loro reputano i più grandi
    e tu forse stupisci a tali doni:
    ma guarda nelle pieghe del tuo panno
    com'egli ora già tutto sopravanza.

    Tutta l'ambra che per i mari si trasporta,

    ogni monile d'oro e quel sottile aroma
    che si diffonde nei sensi e li conturba,
    tutto questo fu rapido e fugace
    e alla fine non resta che un rimpianto.

    Ma (tu vedrai): Egli fa gioire.

    R.M.Rilke, da 'Vita di Maria'

    RispondiElimina
  10. C'è un misticismo soggettivo e un misticismo oggettivo. Oggi si percepisce una gran sete del sacro a scapito di quella ricerca di spazio dentro se stessi propedeutica all'incontro con l'Altro. Si preferisce dare la precedenza alla ricerca della forte emozione piuttosto che alla contemplazione dello spirito che è in noi. Questo porta i giovani iniziati al cristianesimo, se non ben educati (ben guidati, accompagnati, andando incontro alla loro libertà) a fuggire ululando dalle chiese come ha detto provolinos. Cristo rimane lo stesso ora e sempre. L’uomo cambia e la chiesa cambia senza che chi ha responsabilità pastorali (in primis la gerarchia ecclesiastica e i sacerdoti in generale ma non solo loro) se ne accorgano o meglio ne prendano coscienza, ne siano persuasi. Manca spesso l’approccio antropologico più equilibrato con il risultato di assistere quasi impotenti all’incapacità di molti noi cristiani maturi (intendendo con ciò con più anni alle spalle di vera ricerca di Dio) di essere segno, di comunicare gioia e nel contempo l’incapacità di altrettanti altri (in senso assoluto) di percepire quegli eventuali segni o di riceverne gioia semplicemente perché ritenuti privi di interesse ed utilità.
    Ecco che la crisi del misticismo soggettivo va di pari passo con la crisi del misticismo oggettivo.
    E’ vero, purtroppo, il più delle volte assistiamo (e non partecipiamo per palesi difficoltà) a messe che a me piace chiamare messe “pret-à-porter”, già confezionate, stancamente ripetitive dove, se ti dice bene, c’è un celebrante che fa ottime omelie ma il resto della liturgia è privo di qualsiasi afflato spirituale, oppure il contrario, o , ancora più spesso, nessuno dei due.
    Eppure basterebbe poco….la domenica spesso andiamo, con mia moglie Paola e mio figlio Samuele, alla messa celebrata da un nostro amico sacerdote don Gino Amicarelli alla parrocchia di S.Giovanni Crisostomo a roma; messa nella norma eppure basta che don Gino intoni in gregoriano il per Cristo, con Cristo ed in Cristo alla fine della preghiera eucaristica per ottenere quel silenzio assoluto che ti fa percepire la presenza dello spirito Santo in mezzo all’assemblea.
    C’è ancora molto da lavorare, ad ogni livello, dal nostro più misero di semplici ricercatori a quello dei più alto in grado.
    angelo

    RispondiElimina
  11. Caro Angelo,
    la tua analisi profonda e meditata mi tocca davvero.
    Non c'è una parola che non mi sento di poter condividere.
    Soprattutto là dove cogli quella grande mancanza oggi, dei cristiani di farsi e porsi come exemplum, come prova esteriore e pratica dell'opera della Parola, e quindi di comunicarne la gioia.
    Su questo, soprattutto, su questa nostra spiritualità individuale costretta, dovremmo tutti meditare.
    Grazie.

    RispondiElimina
  12. Thekla:si può fare una messa in modo brutto?...Come fanno i fedeli a resistere???
    Ma sono fedeli, appunto! ;)
    Avete ragione tutti! Ho l'impressione che molti "capi" non si accorgano di ciò che accade. Tutti presi dal mantenere l'istituzione moltiplicano le parole, le richieste, gli impegni e dimenticano la contemplazione, il silenzio, l'ascolto, l'amore, ... la gioia gratis!

    RispondiElimina
  13. Sì Biancospina, e questo 'non accorgersi' da parte dei 'capi' comincia a farsi rumoroso.

    RispondiElimina

Se ti interessa questo post e vuoi aggiungere qualcosa o commentare, fallo.