07/04/08

Il Sacro Fuoco di Olimpia e le contestazioni.


Fa una gran tristezza assistere in questi giorni a quel che avviene al passaggio della sacra fiaccola olimpica, in viaggio verso Pechino: contestazioni ovunque, a Londra tentativi di spegnimento con l'estintore, da ultimo a Parigi le autorità costrette a caricare la fiaccola a bordo di un pullmino, per oltrepassare i gruppi di protesta.

Protesta sacrosanta, sia bene inteso.

Come sarebbe possibile non indignarsi per quello che sta accadendo in Tibet in questi giorni ?

Ma la tristezza assale ugualmente, pensando a quel che dovrebbero essere i Giochi Olimpici, a quel che rappresentano simbolicamente, all'ideale perduto di uguaglianza, fraternità tra i popoli, amicizia, pace.

Che è rimasto di questi ideali, nel mondo ?

Stiamo vivendo, mi sembra, tempi sempre più difficili, contrassegnati da una evidente schizofrenia degli uomini, specie in Occidente:

un Occidente che pensa da pessimista e vive da ottimista. Crede che la vita sia brutta e che tutto finisca con la morte, che nulla abbia senso, che siamo solo un insieme di molecole in movimento e materia in disgregazione; ma pretende di vivere allegramente circondandosi di benessere economico, salutismo, diavolerie tecnologiche, divertimenti, distrazioni.

Come è possibile non diventare schizofrenici, vivendo e pensando in questo modo ?

E' chiaro che anche il simbolo Olimpico sia vissuto - allo stesso modo, oggi.

Da una parte si pensa tutto il peggio possibile di questa fiamma Olimpica che potrebbe rappresentare e rappresenta, la legittimazione del potere di Pechino. Dall'altra vorremmo tutti goderci lo spettacolo sano dei Giochi, vissuti come momento di competizione, di svago e anche - in Italia soprattutto - di vanto nazionale.

Come se ne esce ? Non se ne esce.

8 commenti:

  1. Grazie Blogger!
    Questo è un problema incredibilmente serio!
    Non mi sembra abbia il giusto risalto! Non è solo un problema politico, non solo un problema economico, nè solo razziale !
    Quì c'è il confronto della peggiore espressione della cultura laica (la Cina) che si scontra con una delle più alte espressioni della di un'altra "cultura laica" (il Tibet). Quì c'è un confronto tra una morale, un'etica, una democrazia e religiosità di pensiero ed il suo esatto contrario.Quì c'è forse una ulteriore prova che la proiezione verso il rispetto del prossimo come
    regola di vita e di pensiero quando si scontra col male assoluto rischia di essere perdente!La scomparsa del Tibet come centro di culto della spiritualità non è una semplice tragedia sociale è un pericoloso segnale di cosa ci aspetta se non si creerà un intransigente argine morale all'aggressività di questo androide senza Dio che è la Cina.
    Quale migliore occasione del boicottaggio dei giochi???
    Quale migliore risposta non violenta potrebbe dare il mondo
    a questo assassinio dello spirito e dell'anima dell'uomo????
    Quella fiamma va spenta!!!! C'è in gioco il nostro futuro!!!
    P

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  2. si vorrebbero riportare i n vita i valori di un tempo, o meglio, quelli che dovrebbero essere i valori di sempre, invece ci misuriamo con un 'tempo' davvero denso di violenza di minacce ma soprattutto di mancanza di senso perché si pè perso il Fondamento.
    Ciò che accade lo rivela: nella antiche olimpiadi si sospendeva di mutuo accordo ogni guerra... oggi per l'olimpiade esplodono contese... ma purtroppo c'è sempre chi le pilota e perchè?
    Quello che fa impressione sono le masse pilotate che basta poco per scatenare

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  3. Infatti non credo che quelle che protestano siano davvero persone che hanno a cuore il destino del Tibet... magari! ci sono troppe persone pronte a lanciarsi nella mischia per un minimo pretesto

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  4. Cè in giro una protesta coraggiosa,
    e la fiaccola accesa o spenta che sia
    ci deve ricordare la costituzione
    che parla del rispetto e dei diritti umani,
    altrimenti questi cosi detti giochi.......
    sono solo illusione.

    ps:hai ragione Miriam,
    ma.......

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  5. Troppi interessi in gioco! Contratti stellari con gli sponsor, intese ufficiali tra Nazioni, televisioni, contributi internazionali, fiumi di denaro e altro ancora... figurati se fermano i giochi!!!

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  6. Credo che tu abbia ragione, Boanerghes. I giochi non si fermeranno.
    Al massimo ci sarà qualche boicottaggio, il che sarà forse anche peggio.

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